Autor: daniele/tanderion.org Data: Para: autoprod - muzak - no-copyright - etc. Asunto: Re: (L) i radiohead
> per millenni il concerto e stato l unico lavoro del musicista... non il
> centrale... dal momento in cui nel piatto ricco ci si sono ficcati i
> produttori le cose sono quelle che sono...
> ho capito che per millenni si suonava solo dal vivo, ma credo che il
disco abbia aggiunto qualcosa, non tolto, all'arte di fare musica.
> per me suonare e quando 4 persone si mettono a suonare insieme e nei dischi
> di grossa produzione non avviene mai quindi a mio avviso e gia una truffa di
> per se... certo che il prodotto finale e bello leccato e i produttori ci
> sguazzano perche ci guadagnano un botto... magari si promuovono bene 4
> bellocci e il gioco e fatto...
>
non mi interessa cosa fanno le grosse produzioni, non compro i loro
dischi e stop. è un altro mondo e non dovrebbe fregarcene un cazzo di
cosa fa' britney spears o chi per lei.
che poi se sti 4 suonano senza mai vedersi e fanno grandi cose, che cazz
me ne frega? se il disco è fantastico, qual'è il problema?
> anche io credo che vada valorizzato il lavoro in studio... ma facendo
> suonare la gente insieme non uno oggi e uno domani... cosi anche un asino fa
> un bel disco... che suona bene... anzi in realta in quel caso i dischi li
> fanno i produttori... non credo che i beatles avessero competenze di fonica
> cosi solide da fare quello che dici... e tutto bello ma niente e farina del
> loro sacco... in quel caso ci vuole inl concerto...
> i beatles non avevano tutta quella competenza probabilmente, ma il
lavoro di un produttore in un studio di registrazione è un lavoro
fondamentale,
mai sentito nominare phil spector o joe meek?
non è sempre solo farina del sacco del gruppo, è un gran problema?
penso che chi ha prodotto kid a e amnesiac abbiamo fatto un gran lavoro
con le parti elettroniche, che i radiohead non sarebbero stati in grado
di fare.
e grazie a dio! la base di drum machine di idioteque dal vivo è
imbarazzante :\
> 10 euro a cd per la mole di roba che ascolto e una esagerazione... dovrei
> selezionare troppo e diventerebbe castrante... per quale cazzo di motivo non
> posso avere accesso a tutto il sapere di cui ho bisogno per la mia
> evoluzione? lo trovi democratico? dici che suoni quindi ascolti... e ce la
> fai a comprare tutti i dischi che ti servono per capire quale e il panorama
> artistico attorno a te? per sapere quali sono le correnti? per cercare
> influenze artistiche? se ce la fai sei ricco... io no...
>
sisi siamo d'accordo che è una gran figata abbiamo tutto quello che
vogiamo e gratis pure.
ma per la maggior parte dei gruppi basta ascoltare un pezzo in streaming
per rendersi conto se sono interessanti per noi o no.
e non c'è bisogno di avere 100GB di mp3 per rendersi conto che alla fine
ne ascolti il 10%
bisogna selezionare di più, e questo secondo me è una buonissima cosa,
ascoltare meno e meglio.
dopo di chè attaccati a last.fm e ascolta in streaming tonnellate di
roba, ogni tanto ne passa una che ti piace e ti vai a sentire qualche
altro pezzo in streaming sul sito del grupppo, ti piace un sacco e te lo
compri e quando passa nella tua città te lo vai a vedere. a me questo
pare già il paradiso :\
> continuo a pensare che limitare la conoscenza a chi ha i soldi per pagarsela
> sia un crimine contro l umanita... un freno al sapere... all evoluzione del
> genere umano. le piccole etichette dovrebbero fare in modo di promuovere i
> gruppi con il live facendo una sana azione di management... trovando le
> date... e prendendo una legittima percentuale... purtroppo a differenza del
> resto delgi stati europei questa figura in italia e rara soprattutto non
> esiste nelle etichette... tranne in rarissime occazioni di cui non faccio
> nimi per non fare pubblicita...come mai?
> d'accordo la maggior parte dei soldi dai live, non so se copre tutto, al
massimo salirà il prezzo del biglietto si potrebbe anche fare.
qua in italia sicuramente rimarrebbe solo vasco, magari nel resto del
mondo si può anche fare :\
> non essendoci le proposte nemmeno
> uno puo sapere che una cosa esiste... per fortuna c e il mulo... e ci sono i
> torrenti...
> bè insomma io le cose so che esistono prima di andare sul mulo, e di
solito so anche benissimo dove potrei comprarle. non è che sul mulo o
sul torrent scopri il nuovo gruppo che ti piace, quello l'hai scoperto
da qualche altra parte..
> per la gran parte dei musicisti il disco e un biglietto da visita... lo
> faccio e poi lo faccio girare per trovare le date. a mie spese...agli
> indirizzi che io trovo... inoltre le etichette chiedono una parte
> percentuale dei diritti d autore quando ci sono e alcune se i pezzi non sono
> depositati non ti producono nemmeno perche nemmeno ci guadagnano... quindi
> in definitiva il disco e un biglietto da visita e la quasi totalita dei
> musicisti lo usa come tale... ed e pure una gran rottura di coglioni perche
> per suonare lo devi fare e costa affittare una sala mixare editing mastering
> grafica ecc... altrimenti nessuno ti prende in considerazione, quindi un
> sacco di artisti non riescono ad avere produzione perche non possono pagare
> per mettere la loro musica su un supporto... bella liberta...
> ok per i gruppi emergenti è fondamentalmente un biglietto da visita.
e si sono d'accordo con te, è una gran rottura di coglioni :)
io da romantico penso che sia una grande soddisfazione incidere un
disco, che qualcunaltro lo senta o no.
un momento magico, da preservare e stare tanto attenti che non si perda.
il fatto che nessuno ti prenda in considerazione se un disco non ce
l'hai bè, non è del tutto vero.
se suoni in giro a gratis e hai talento qualcuno di interessato lo trovi.
dopo di chè trovo ragionevole che se tu fai sentire un disco registrato
in saletta alla cazzo uno non ti caghi... ma solo perchè un disco
registrato in saletta alla cazzo, fa' cagare! per quanto belle idee uno
abbia ci vuole un bel po' di sforzo per far suonare decentemente
chitarra basso batteria su disco, e non molte persone sono in grado di
farlo..
daniele
ps: si vede proprio che oggi non avevo un cazzo da fare?