Author: ANDREA AGOSTINI Date: To: forumgenova Subject: [NuovoLab] genova sant'ilario parcheggi selvaggi in paradiso
da repubblica.it
9 ottobre 2007
Nella creuza che porta a San Rocco, ristrutturata con fondi pubblici, il presidente della circoscrizione denuncia un abuso
Sant´Ilario, un park in paradiso
Fra gli ulivi della collina spunta un posteggio abusivo
Vetture lungo i tornanti, ogni slargo occupato
MARCO PREVE
D´accordo che il luogo, anche se tra i più noti di Genova, è fuori mano; e mettiamoci pure che appioppare qualche multa a professionisti e imprenditori non rientra tra gli obiettivi primari del locale comando dei vigili urbani. Resta il fatto che non si riesce a capire come uno degli interventi maggiormente pubblicizzati da politici e amministratori appena cinque mesi fa, si sia oggi trasformato in un parcheggio abusivo all´ombra degli ulivi e in barba ai vincoli paesaggistici.
E´ quanto sta accadendo sui 450 metri con piazzola finale della strada che collega sant´Ilario a San Rocco. Un´antica creuza ristrutturata con fondi pubblici che, secondo il presidente della circoscrizione Franco Carleo, non solo sarebbe ancora da collaudare, ma dei veicoli - e si badi bene dei soli residenti - dovrebbe tollerare appena il transito.
Invece? Invece basta una passeggiata attorno a mezzogiorno di una soleggiata domenica di ottobre per scoprire che l´abuso si è arrampicato fin sull´ultimo lembo della collina dei vip.
All´inizio della strada, l´ingresso è filtrato solo da una catenina rossa e bianca di plastica, assicurata ad un gancio e priva di qualsiasi fermo. Chiunque può accedere ignorando il cartello che riserva questa facoltà ai soli autorizzati. Che poi sarebbero i residenti. I quali, visto che Comune e Regione - sotto forma di un milione e 261mila euro - gli hanno già dato una mano, hanno pensato bene di prendersi tutto il braccio.
Le loro macchine, gli scooter o i quad (i mini fuoristrada) li potete trovare parcheggiati lungo il bellissimo percorso lastricato e delimitato da muri a secco realizzati da artigiani bergamaschi. C´è chi è tanto sicuro che la strada ormai sia sua, che ha infilato la moto sotto un giovane ulivo e l´ha protetta dalla pioggia con un telo di plastica. Altre vetture si incontrano lungo i tornanti, le discese e le risalite dei 450 metri. Ogni slargo creato per consentire le manovre si trasforma in un park privato a due passi da casa.
Ma l´apoteosi del posteggio selvaggio la si raggiunge al termine della stradina, in uno dei punti panoramici più conosciuti: il piccolo piazzale alberato che ospita la cappella di San Rocco, eretta nel 1300 e intitolata al santo nel 1600. Il sito internet del Civ di Nervi lo descrive come «incantevole panorama nella tranquillità del luogo immerso nella natura». Urge aggiornamento. Cosa abbia di incantevole e naturale uno sterrato dove Jaguar, Bmw e utilitarie hanno occupato tutto il perimetro, rendendo impossibile avvicinarsi ai muretti dai quali ammirare la costa, è difficile dirlo. Non c´è neppure un cestino per la spazzatura, ma forse è una scelta per non rubare spazio alle auto. Un signore che ha portato a spasso il cagnolino si aggira con in mano un sacchetto con i bisogni della bestiola. Dopo un´infruttuosa perlustrazione se ne torna verso sant´Ilario con il pacchetto. Una coppia straniera vorrebbe leggere la placca di marmo incastonata nella grande pietra, sormontata da un crocefisso di ferro, collocata sul lato sud della piazza. Impresa impossibile, visto che una Fiat 500 nera è stata parcheggiata dal suo proprietario con il muso incollato al monumento.
«Bisogna fare qualcosa, si dovrebbe almeno vietare la sosta delle macchine, tra un po´ le metteranno pure dentro la chiesetta» lamenta sconsolato don Glauco, il parroco di Sant´Ilario.
Più duro il neo presidente di circoscrizione Franco Carleo. «Quella è una strada panoramica, che è stata realizzata con caratteristiche precise - spiega l´ex comandante della stazione dell´Arma di Nervi - . E il suo utilizzo è ben definito. I residenti possono servirsene per portare vicino a casa persone oppure cose, ma poi, se non hanno un parcheggio privato, l´auto non possono lasciarla lì. D´altra parte sarebbe troppo comodo ritrovarsi con il valore della propria casa raddoppiato grazie ad una strada interamente pagata con soldi pubblici».
Ma, secondo Carleo, c´è dell´altro. «Non solo quest´utilizzo è sbagliato e illegittimo - dice - , ma addirittura la strada dovrebbe essere ancora chiusa e non carrabile perché, a quanto mi risulta, non è stato ancora effettuato il collaudo. In ogni caso andrò subito a parlare con l´ufficio della polizia municipale di Nervi per chiedere che vengano effettuati dei controlli».
IL RACCONTO
Sempre respinti, finora, i progetti del sacerdote: "Invece, poco più giù..."
L´amarezza di don Glauco "La mia chiesa aspetta da 50 anni"
lO SFOGO Di sicuro succedono delle cose strane, vecchie baracche che da un giorno all´altro diventano belle casette con bagno e veranda
La parabola di Sant´Ilario narra che i parcheggi non si fanno con i miracoli ma con i permessi degli enti locali e delle Soprintendenze. Così la racconta don Glauco Salesi: «Il tetto della chiesa ha 57 anni e deve essere rifatto. Ma di soldi la curia non ne ha. Così ho deciso di fare dei box nello spiazzo qua dietro, ma fino ad oggi mi hanno sempre respinto il progetto. Io non conosco in dettaglio i motivi, ma certo che mi chiedo come mai, invece, un intervento simile sia stato concesso a tanti altri, anche qui sotto, a pochi metri... forse è una questione di nomi».
I metri "sotto" sono appena un centinaio in linea d´aria, l´intervento è un mini-silos lungo via sant´Ilario e il "nome" cui accenna il parroco è quello - importante - di Alessandra Uckmar. Una grande autorimessa con tutte le autorizzazioni in regola, ci mancherebbe altro, ma certo è che le dimensioni dello sbancamento fanno impressione, specie se si osservano le immagini del posto precedenti l´inizio dei lavori (lo consente internet con il programma Google earth, coordinate 44°23´04.09" N; 9°03´ 13.31" E; elev. 74M).
E non si tratta dell´unico cantiere. Altri interventi per la realizzazione di box si trovano un po´ dovunque lungo le strade principali e secondarie della collina. Un iperattivismo che spesso ha prodotto esposti e denunce alla procura firmati da numerosi residenti. Ma nonostante tetti che si sono misteriosamente innalzati di qualche metro, e magazzini tramutati in villette, fino ad oggi sia i controlli dell´urbanistica comunale che quelli della magistratura, non hanno riscontrato nessuna violazione. Eppure, la morfologia di sant´Ilario ha subito negli ultimi anni evidenti mutazioni. In molti casi il grimaldello necessario per ottenere l´autorizzazione a trasformare un vecchio fienile in una villetta, è stata la parola dei vicini. Quello che dichiara che «certo, qualche anno fa ci abitava una famiglia in quella fascia». Anche così arriva la licenza.
«Di sicuro delle cose strane qui succedono - ammette ancora don Glauco - Vecchie baracche che da un giorno all´altro diventano belle casette con bagno e veranda».
L´allarme per la situazione a sant´Ilario - che con Nervi, fin dal 1949 è tutelata da uno specifico piano paesaggistico simile a quello di Portofino - era già stato lanciato lo scorso anno da Legambiente, con un capitolo dedicato a Nervi di un dettagliato dossier sul verde in pericolo nel levante cittadino.
Lo stesso tipo di emergenza l´aveva segnalata, in primavera, nella sua relazione al Ministero dei Beni culturali, il Soprintendente della Liguria Giorgio Rossini, quando aveva parlato di «aggressione al verde urbano del Levante. Albaro, San Martino, Quarto, Quinto, Sant´ Ilario... dove ipotesi di nuova espansione edilizia innescano una perversa involuzione territoriale». Ciononostante, il maxi parcheggio Uckmar è stato autorizzato.
E adesso, tra gli abitanti, c´è chi teme che la nuova strada per San Rocco apra ulteriori vie all´abusivismo. Che i sentieri si allarghino sempre più e i ruderi vengano tramutati in villette. Qualche apprensione ha creato la recente apertura di un cantiere a neppure quaranta metri dalla cappella del 1300. In realtà, si tratta della realizzazione di un paddock per cavalli. Peccato solo che, sul cartellone dei lavori, compaia solo il nome del progettista e manchino quelli del proprietario e del committente.
(marco preve)
Unico neo: si paga
L´ascensore più ambito della città
Tra i progetti già approvati dalla precedente amministrazione comunale, anche la realizzazione di un ascensore che collegherà via Donato Somma a via Crocefisso, poco sotto San Rocco. Un´opera utile ai proprietari del nuovo residence realizzato nell´ex hotel Internazionale, per costruire nuovi parcheggi a rotazione e per residenti.
Unico neo, come spiegava l´allora assessore all´Edilizia privata, Roberta Morgano gli ascensori non saranno gratuiti: «Avranno libero accesso gli utenti del parcheggio, mentre per i residenti si possono studiare convenzioni o abbonamenti. D´altro canto neppure sugli ascensori dell´Amt si sale senza biglietto».