COMUNICATO COMITATO VERITA E GIUSTIZIA PER GENOVA
VENERDI 12 OTTOBRE 2007 ore 12,00 PRESIDIO DAVANTI AL TRIBUNALE DI GENOVA
UDIENZA DEL PROCESSO BOLZANETO: ora tocca a Toccafondi!
Il dottor Giacomo Toccafondi: Spiccate doti professionali.
Esiste una speciale sezione, nelle Forze Armate italiane, di cui pochi sono a conoscenza.
Si chiama 'Riserva Selezionata', fa parte delle Forze di completamento ed è costituita da civili. Della riserva fa parte chi è in possesso di spiccate doti professionali, abbia specializzazioni difficilmente reperibili in ambito militare e dia ampio affidamento per prestare la propria opera nelle Forze Armate.
In possesso di questi requisiti il dottor Giacomo Toccafondi, medico chirurgo, è stato scelto dalle Forze Armate italiane per partecipare alla missione italiana in Bosnia. E deve essere stato sempre per 'spiccate doti professionali' che il magistrato Alfonso Sabella, capomissione del Dap (Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria), durante il G8 di Genova, lo nominò dirigente sanitario dell'ospedale all'interno del carcere di Bolzaneto, dove decine e decine di manifestanti arrivarono già feriti, per subire ulteriori pestaggi e feroci umiliazioni.
Abusi e minacce.
Il dottor Toccafondi è uno dei 45 imputati nel processo in corso a Genova per le torture inflitte a molte delle 250 persone, italiane e straniere, che nel luglio del 2001 furono 'ospitate' nel carcere provvisorio di Genova Bolzaneto. Carabinieri, agenti di polizia, agenti di custodia, medici ed infermieri carcerari sono accusati di un vasto campionario di reati: abuso d'ufficio, violenza privata, lesioni personali, percosse, ingiurie, minacce, falso ideologico, abuso di autorità contro i detenuti.
Nessun provvedimento a carico degli imputati. Al medico Toccafondi, i Pm hanno contestato anche violazioni dell'ordinamento penitenziario e della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.
In particolare, gli è stato contestato di "aver effettuato egli stesso, ed avere comunque consentito che altri medici effettuassero, i controlli e il cosiddetto 'triage' e le visite mediche al primo ingresso con modalità non conformi ad umanità e tali da non rispettare la dignità della persona visitata, così sottoponendo le persone ad un trattamento penitenziario anche sotto il profilo sanitario inumano e degradante".
Nonostante i gravi capi di imputazione, il dottor Giacomo Toccafondi non è stato trasferito, rimosso o licenziato, ma, al contrario, è rimasto aiuto chirurgo
nellospedale di Pontedecimo gestito dalla Asl n. 3 di Genova, continuando addirittura a svolgere la mansione di direttore sanitario nel carcere
femminile di Pontedecimo. Come numerosi indagati e rinviati a giudizio nei processi Diaz e Bolzaneto, anche nei suoi confronti nessuna sanzione disciplinare è stata adottata. Anzi.
Il Maggiore Toccafondi (tale è il suo grado nelle Forze di complemento dell'Esercito) è stato 'richiamato alle armi', prestando servizio presso il ministero della Difesa, dal 25 al 26 giugno di quest'anno. Come è stato impiegato? In una nuova missione 'di pace' come in Bosnia? Per qualche perizia medica, per la quale erano indispensabili le sue 'spiccate doti professionali'? Per un colloquio di lavoro, in vista di un ulteriore e ben remunerato incarico da parte del ministero della Difesa?
Come nel 2004 quando il medico, per il quale i Pm avevano già chiesto al Gip il rinvio a giudizio, è stato richiamato in servizio dall'Esercito, per un incarico nel contingente militare italiano dal 29 settembre al 10 dicembre del 2004, nel Kosovo?
Nel mese di luglio del 2001 a Bolzaneto arrivarono moltissimi feriti (provenienti dalla macelleria messicana della Scuola Diaz, dalle strade di Genova, rastrellati dagli ospedali) ma nessuno di loro fu curato, anzi! Molti subirono nuove violenze, percosse ed ingiurie. Il dottor Toccafondi costrinse un manifestante a gridare Viva il duce, ad un altro disse Alla Diaz dovevano fucilarvi tutti oppure bastardi. Ad una ragazza tedesca, con la bocca distrutta dalla violenza della polizia alla Diaz, disse, invece di prestarle le cure necessarie, puntandole un manganello alla bocca: Manganello, manganello.
Il dottor Toccafondi a Bolzaneto non indossava il camice sanitario, come ogni medico che si rispetti, ma una maglietta con la scritta Polizia penitenziaria ed i pantaloni di una tuta mimetica. Il dottor Toccafondi a Bolzaneto si è appropriato di alcuni effetti personali dei manifestanti dicendo che erano i suoi TROFEI, vantandosi di avere anche dei TROFEI che aveva raccolto in Bosnia.
Comitato verità e giustizia per Genova
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