Dopo lo strappo tra il sindaco di Bologna e i rappresentanti dei collettivi,
si è concluso senza incidenti il corteo organizzato dal centro sociale 'Crash'
per protestare contro le politiche e l'amministrazione Cofferati. Circa duemila
persone hanno dato vita a un corteo partito da via Indipendenza e confluito
dopo poco più di due ore in un nuovo spazio occupato in via Zanardi.
Si tratta di un edificio privato poco distante dall'ex punto di ritrovo del
centro sociale sgombrato nell'agosto scorso da Cofferati. I manifestanti,
trattando con la Questura, hanno cambiato il percorso in precedenza autorizzato
dalle Forze dell'ordine e hanno attraversato solo marginalmente il centro
puntando direttamente alla nuova sede occupata. Numerosi i cori anti-politici
"Odio i Ds" e gli striscioni contro l'amministrazione Cofferati: "Crash in
difesa degli spazi sociali, contro il modello Cofferatiano"; "Nessun
compromesso con chi ci reprime, dieci, cento, mille occupazioni"; "A piedi nudi
contro il Den Xiao Ping padano (testo corredato da una foto di Cofferati)";
"Riprendiamoci le città"; "Contro sgomberi e sindaci-sceriffi". Nessuno
scontro, come si temeva, con le Forze dell'ordine. Alcuni No-global hanno
disegnato graffiti dipingendo sul muro del sottopassaggio di via Zanardi la
scritta: "Crash again". I manifestanti hanno poi fatto un buco nel muro della
vecchia sede del centro sociale dove, all'interno, hanno improvvisato una
conferenza stmapa per denuciare come questo spazio "sia stato lasciato in
condizioni di totale abbandono" dal Comune di Bologna dopo la decisione dello
sgombero. Tra i partecipanti alla parata anti-Cofferati anche il parlamentare
indipendente di Rifondazione Comunista, Francesco Caruso. Presente anche il
consigliere comunale indipendente del Prc Valerio Monteventi.
(06 ottobre 2007)
fonte (Repubblica on line)
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Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal
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