Author: ugo Date: To: aderentiretecontrog8, forumgenova Subject: [NuovoLab] NOI VOTIAMO NO al referendum sull'accordo del 23 Luglio
Allego un volantino che è stato consegnato questa mattina ai cancelli di
ANSALDO ENERGIA in cui mi sembra molto bene evidenziato i punti negativi
dell'accordo firmato con il governo il 23 Luglio dai sindacati
NOI VOTIAMO NO
A quanto pare, i giovani sono di moda. Tutti, giornalisti di grido, partiti
attuali e futuri, sindacati ... dicono di preoccuparsi del nostro futuro. Tutti
dicono di pensare soprattutto a noi. Anche il Go¬verno, con il Protocollo
firmato il 23 di luglio con CGIL, CISL e UIL, sostiene di aver varato una serie
di misure per assicurarci un futuro più sereno e tranquillo. Ma è proprio così?
Il Protocollo su Welfare e Pensioni, che sarà sottoposto al voto anche nella
nostra azienda nei giorni 8, 9 e 10 ottobre, interviene su una serie di materie
che ci riguardano direttamente; soprat¬tutto su pensioni e mercato del lavoro.
Sulle pensioni per noi c'è ben poco ... anzi.
Si dice che il Protocollo garantisce un "tasso di sostituzione" (ossìa una
percentuale della pen¬sione rispetto allo stipendio) del 60%, ma non è così. Il
Protocollo si limita ad affermare che è isti¬tuita una Commissione con il
compito di proporre meccanismi che "potrebbero portare indicativa¬mente il
tasso di sostituzione ...ad un livello non inferiore al 60% ... facendo salvo
l'equilibrio fi¬nanziario dell'attuale sistema". Non è necessario essere dei
veggenti per capire dove l'uso del condizionale e la garanzia dell'equilibrio
finanziario andranno a parare.
È previsto un progressivo aumento dei requisiti per andare in pensione,
rispetto ai criteri attuali, e soprattutto è sancito che i coefficienti di
trasformazione (ossia quei numeri che moltiplicati per la somma complessiva
versata durante la vita lavorativa serviranno a determinare l'ammontare della
rendita pensionistica) saranno rivisti (leggi ridotti) ogni tre anni, a partire
dal 2010, in manie¬ra automatica con decreto del governo e quindi senza
possibilità di contrattazione.
Dicono che sono stati finalmente introdotti i "lavori usuranti". È dal 1992
che lo affermano. Ora però, per individuarli è stata istituita una commissione
che ... avrebbe dovuto finire il proprio lavoro il 30 settembre 2007. Non
saranno più di 5000 all'anno! Oltre non si può andare. Come faranno a decidere
chi ne avrà diritto e chi no, non è dato sapere. Ogni commento è superfluo.
La parte riguardante il mercato del lavoro non è certo meglio ... anzi.
La Legge 30 (o legge Biagi), che ha introdotto o ridefinito una serie di
contratti precari e di cui tanto male si è detto negli anni scorsi, non è stata
toccata. Certo, si è abolito il lavoro a chiamata ed una Commissione, forse,
abolirà lo staff leasing, due forme di contratto che in Italia nessuno usa, ma
per il resto nulla. Rimangono tali e quali i contratti di inserimento, il
lavoro interinale, la durata (abnorme) dei contratti di apprendistato e si è
addirittura peggiorata la normativa sulla reiterabilità dei contratti a tempo
determinato prevedendo la possibilità di superare la durata dei 36 mesi.
Sotto la voce "competitività" ci sono, infine, due interventi che gridano
vendetta.
È abolita la contribuzione aggiuntiva sugli straordinari introdotta nel 1995,
col bel risultato di farli costare di meno per i datori di lavoro e quindi di
incentivarne la richiesta.
È introdotto uno sgravio sui "premi di risultato" a patto che essi siano
"incerti a priori nella corresponsione o nell'ammontare", ossia totalmente
variabili.
Se tutto questo è pensare ai giovani è meglio che lascino perdere.
Non facciamoci abbindolare.
Mandiamo un bel segnale chiaro e netto votando e facendo votare NO.
Un gruppo di giovani dell'Ansaldo Energia
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Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal
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