*PRESENTA
*
*Olivier Bailly, Denis Lambert, Jean-Marc Caudron
**IKEA
CHE COSA NASCONDE IL MITO
DELLA CASA CHE PIACE A TUTTI?
**
*DAL 20 SETTEMBRE, IN TUTTE LE LIBRERIE
EDIZIONI ANTEPRIMA */* ISBN 978-88-7180-685-3 */*
pagg. 174 */*
euro
16,00 */
*
Da «Il Manifesto-Le Monde Diplomatique»
DICEMBRE 2006
*Dietro l'immagine di un'azienda «etica»
*
«Ikea in India: un lavoro da smontare. Dopo
aver installato
negozi in Russia e in Cina, mercati
promettenti, il gigante
svedese Ikea ha comunicato, in ottobre, che
non intende aprirne
in India �per via della legislazione
eccessivamente
vincolante
per le imprese straniere�. Il gruppo si
accontenta di
fabbricarvi i prodotti, senza vincoli,
soprattutto sindacali,
pagando ogni lavoratore 1,60 euro al
giorno...»
Il libro al centro di una grande campagna
internazionale di
un�importante ONG europea sulle condizioni del
lavoro negli
stabilimenti IKEA di tutto il mondo.
IKEA è socialmente responsabile.
IKEA è impegnata nella difesa
dell�ambiente.
IKEA è al servizio del maggior numero
possibile di persone.
IKEA vuole migliorare il nostro quotidiano.
IKEA ci ama.
IKEA è oggi uno dei brand mondiali più
conosciuti e amati,
specialmente dai giovani � è stato calcolato
che un bambino su
dieci
in Europa viene concepito in un letto IKEA. Con la
sua immagine
pulita, i prezzi bassissimi, i mobili carini, IKEA
in apparenza è
una azienda modello, attenta all�impatto
ambientale delle proprie
lavorazioni e rispettosa dei diritti dei
lavoratori.
Così vuole apparire agli occhi del grande
pubblico la
multinazionale
del /prêt-à -habiter/. Ma la sua immagine di
azienda etica è
frutto
di pratiche effettivamente responsabili o solo di
un�ottima
strategia di comunicazione?
*Negli ultimi anni si sono moltiplicate le denunce
di sfruttamento
del lavoro minorile nei Paese sottosviluppati, le
denunce dei
sindacati circa il mancato rispetto degli orari di
lavoro
contrattuali, quelle dei fornitori costretti a
lavorare a
condizioni
inique, l�impiego di materiali pericolosi per la
salute come la
formaldeide o per l�ambiente come il PVC negli
imballaggi...*
L�ONG belga /Oxfam-Magasins du monde/ ha voluto
saperne di più e
ha
avviato un�inchiesta per far luce sulle modalitÃ
di lavorazione
dei
prodotti IKEA, sul sistema di approvvigionamento
del legname e
sull�applicazione delle norme di rispetto
ambientale, sulle
condizioni di lavoro dei suoi dipendenti diretti e
di quelli dei
suoi subappaltatori.
La conclusione è che gli impegni assunti da IKEA,
per quanto
lodevoli e concreti, sono insufficienti a
garantire soluzioni
accettabili per la salvaguardia dell�ambiente e
dei diritti dei
lavoratori. Tanto più che, nell�ottica di un
riserbo portato
all�estremo, i suoi bilanci e i controlli
effettuati in base al
codice di condotta interno all�azienda (IWAY)
*non *sono
accessibili
al pubblico.
*L�IKEA è dunque il soggetto ideale per una
seria inchiesta
giornalistica condotta senza pregiudizi ideologici
alla ricerca di
una verità scomoda.
*
*Questo libro però non parla soltanto di**
**IKEA, ma anche
(soprattutto?) di noi*.
Il modello di sviluppo che, direttamente o
indirettamente, è
incoraggiato dalle pratiche del gruppo �
acquistare sempre più
cose,
a un prezzo sempre più basso, da conservare per
un tempo sempre
più
breve � è incoerente con un discorso sociale ed
ecologico
credibile.
Per questo la responsabilità di accettare o
rifiutare un modello
di
sovraproduzione e sovraconsumo ricade su noi
acquirenti: scegliamo
di consumare meno e meglio, in modo più equo,
ribellandoci alla
dolce influenza delle multinazionali.
L�agile volume di Bailly, Lambert e Caudron è
una lettura
sorprendente, una serrata inchiesta giornalistica
sull�universo
IKEA, condotta sul filo di preziose � e anonime
� testimonianze
di
lavoratori e fornitori che compongono la galassia
IKEA in tutto il
mondo, dal Vietnam alla Bulgaria, dall�India al
Belgio. Dati alla
mano, ne risulta un quadro inquietante, certo
molto diverso
dall�immagine accattivante che la multinazionale
svedese ha in
tutto
il mondo.
*gli autori
**Olivier Bailly* è un giornalista free-lance e
nella sua casa
trova
posto un tavolo IKEA.
*Denis Lambert** *è il Segretario generale della
ONG belga
/Oxfam-Magasins du monde/. A casa sua ha una sedia
IKEA.*
**Jean-Marc Caudron* è ricercatore presso la
Oxfam-Magasins du
monde. Nel suo appartamento si trovano ben due
vasi IKEA.
... il che dimostra che non è tutto bianco o
nero�
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«Attualmente IKEA mantiene il massimo riserbo
sulla lista dei
suoi fornitori e dei paesi d�origine del suo
legname. IKEA
non
rivela i propri conti. IKEA nasconde la
propria struttura
giuridica. Più che informarci, IKEA ci dà in
pasto storie che
non stanno né in cielo né in terra, delle
saghe farcite di
aneddoti su un sedicente miliardario
spilorcio.»
«Come IKEA ripete, la sua missione è
rendervi più felici e
per
riuscirci dovete acquistare sempre di più. I
depressi del
mondo
industrializzato devono ancora chiedersi come
mai non sono
riusciti a essere felici in mezzo a tante
ricchezze
materiali�»
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