[Forumlucca] [GETTARE IL MIO CORPO NELLA LOTTA 1 3 2]

Üzenet törlése

Válasz az üzenetre
Szerző: gia nni
Dátum:  
Címzett: forumlucca@inventati.org
Tárgy: [Forumlucca] [GETTARE IL MIO CORPO NELLA LOTTA 1 3 2]





      132


*Pasolini: gli occhi   [ /Dino Pedriali 
/]                                           **28 settembre 2007
**** **Perciò io vorrei soltanto vivere*
*pur essendo poeta
* *perchè la vita si esprime * *anche solo con se stessa.
* *Vorrei esprimermi con gli esempi.*
*Gettare il mio corpo nella lotta/./*
                                      */Pier Paolo Pasolini/* **
**
**
**
*amori, riflessioni, invettive .............      **                    *
*                                                                                                                                
giornale per e.mail a cura di* g*ianni quilici **[ 
**gianniq@???* <mailto:gianniq@protocol.it>* ]*
** 
*collaborano:* 
*                       ...  aldo zanchetta, anna, betty bastai, dante 
albanesi, diego simini, *
*emilio michelotti, franco dinucci, letizia, loredana, marisa cecchetti,
maurizio della nave,  **nadia davini, nicola cuciniello, ninuccio 
aiulla, peppe de angelis, raffaella,
renzia d'incà, **rosa, tommaso panigada, ** umberto franchi, valeria 
giglioli ...  
*




**
**
****Email spedite: n. 9 3 5

Rimuginate,
alludete,
giocate,
pensate,
collegate,
giocate,
gettate,
soffiate,
estirpate,
scrivete...
...............


**
***Sono bellissimi
bellissimi vuol dire fieri, naturali, asciutti, coraggiosi, colorati,
uguali e unici
i monaci birmani
che sfilano contro
che sfilano per

*

* ROMA IL 20 OTTOBRE
Se c'è un eroe nella politica italiana
oggi (non ieri)
mi sbaglierò senz'altro
è Rifondazione Comunista.
Perchè in questa crisi generale
è esposta a tutti gli attacchi
da destra, dal centro e da sinistra
e si trova quindi in un equilibrio delicatissimo:
sentirsi responsabile di un governo,
che a volte non può non attaccare
(Vicenza, il protocollo sul Welfare, la mancata tassazione delle rendite finanziarie)
e una crisi di governo,
che cadrebbe a destra,
consegnerebbe forse
dico forse
il paese a Berlusconi ecc, ecc.

La manifestazione del 20 è forse una risposta giusta, ma disperata.
[Dico forse,
perché mi manca davvero una conoscenza di ciò che è oggi l'italia].

Ciò che manca oggi a Rifondazione o alla sinistra
è purtroppo un leader.
Può sembrare marginale,
per me non lo è:
Bertinotti ha sbagliato a voler diventare presidente della camera,
Bertinotti doveva diventare un ministro che conta,
che decide le scelte economiche e anche uno dei due vicepremier.
Così può soltanto alludere,
invece oggi bisogna combattere
e avere la capacità di parlare non solo alla sinistra,
ma a tutto il paese,
soprattutto alla gente oggi molto confusa.
Bertinotti lo ha saputo sempre fare...
                   gianni [quilici]


*

******
**
****
*Chi è in Italia che incita all'odio...

/Come si può,
come può il direttore del tG2 in quota AN
Mauro Mazza
ammonire Beppe Grillo col gesto della pistola e dire:
"Che accadrebbe se un mattino qualcuno,
ascoltati gli insulti di Grillo,
premesse il grilletto?"

Risponde, tra l'altro, Marco Travaglio:
"Per la verità Grillo non ha mai evocato ne' pistole ne' fucili,
diversamente da Bossi che li evoca continuamente
nella totale distrazione del Mazza medesimo" (Gi)

/Su Beppe Grillo
(Gettare 131)

Bravo Gianni,

su Gillo, intendo. Condivido tutto quello che dici, salvo che Grillo sia 
un ottimo comunicatore. Secondo me è un pessimo comunicatore -noioso, 
stancante, irritante da sempre, non solo da ieri. Io sono giunto alla 
conclusione che il movimento non cura i partiti e che i partiti (la 
Politica con la p maiuscola) si debbano curare con las logica dei 
partiti. E' mezzo secolo che facciamo collettivi e attivi autoconvocati. 
Non hanno mai prodotto un cambiamento nei partiti, anche quando tutti, 
ipocritamente, ci si rifanno (come fu anche nel 68). Non chiedermi però 
se i partiti italiani siano curabili, perchè allora ti rispondo 
decisamente no, in quanto abbiamo una classe dirgente debole e 
frammentata e vittima di ogni ricatto populista anche minimo. Quando poi 
sento i partiti che dicono che bisogna "acoltare di più la gente" mi 
viene semplicemente ... da CACARE.
                   Nino [Muzzi]


*
*
Caro Gianni ho ritenuto opportuno pubblicare sul mio Blog 
*http://haveadream.splinder.com* 
la tua puntuale e articolata riflessione sul fenomeno Grillo.*
*Devo dire che in buona parte coincide con il mio pensiero.
Certo da parte dei "nostri" ci vorrebbe maggiore lungimiranza politica....*
*Grazie e cari saluti*
*                                Mauro [Pucci]


/Grazie a te, caro mauro,
e,
a chi ama i blog fatti con cura,
ricchi nei contenuti
e preziosi esteticamente,
consiglio di attraversarlo il tuo blog
/[J Have a dream]

*

********
********
*film  
     da           vedere


Scrivendo spesso di cinema
voglio soltanto segnalare con due parole:
Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti
Film d'esordio d'un giovane regista italiano,
tra i più feroci e poetici della stagione:
un contrasto tra un pastore per scelta e la sua bellissima famiglia
e una comunità montana
che si vive atto per atto
PIANO, SOLO di Riccardo Milani.
Da vedere soprattutto per il personaggio e l'interpretazione
di un grande Kim Rossi Stuart, bello fragile e dannato.


I L S O G N O
*

*Mi hanno sparato *

*/E' un sogno molto metaforico,
quindi molto affascinante
situato su quei confini indefiniti
tra realtà e immaginazione
che si prestano ad essere interpretati
infinitamente (/Gi.) *

Non ho idea in che contesto si stia svolgendo questo sogno, so solo che
qualcuno, ma non ho idea di chi sia, mi ha sparato due colpi di pistola
ed io sono a terra immobile ma cosciente.

Sento distintamente che un proiettile si è conficcato nei polmoni mentre
l'altro nel cuore ma non hanno compromesso nessuna delle mie funzioni
vitali. So che devo restare immobile per evitare che i proiettili si
possano spostare uccidendomi.

La cosa strana è che non sento alcun dolore fisico, solo il proiettile
nel polmone mi crea un po' di difficoltà di respirazione ma riesco
comunque a respirare solo molto più piano.

Aspetto, sdraiata ed immobile, che qualcuno mi venga ad aiutare.

Finalmente arriva una persona, non so chi è e non so nemmeno se è un
uomo o una donna perché non riesco a distinguerne il viso, è come se
avesse una maschera bianca che mi impedisce di capire chi è.

E' comunque una persona che avverto molto premurosa e gentile e che mi
sta rassicurando che mi aiuterà.

Si inginocchia vicino a me e mi apre completamente l'addome, pelle e
muscoli, io vedo tutto e continuo però a non sentire alcun dolore.

Poi mi dice: "Stai tranquilla ora ti tolgo il proiettile dal polmone"

Con delle pinze lunghe e dorate delicatamente e con molta precisione
estrai il proiettile e me lo mostra dicendo: "Hai visto?Eccolo qua! E'
fatto"

Io sono felice e mi accorgo subito che sto già respirando meglio.

Poi questa persona si avvicina al mio cuore e lo prende delicatamente e
dolcemente in una mano, lo muove e lo sposta mentre con l'altra mano va
a togliere il secondo proiettile che era posizionato proprio sotto il
cuore stesso. La persona poi, piano piano, rimette il cuore al suo posto
e mi mostra orgogliosa il proiettile che ha estratto e scompare dalla scena.

Io sono felice perché so che ora non rischio più di morire ma vedo anche
che la persona che mi ha salvato se ne è andata lasciandomi il torace
completamente aperto e nessuno sta venendo per ricucirlo.

Io aspetto che arrivi qualcuno, anche perché con il torace così non mi
posso muovere, ma nessuno viene a ricucire la ferita.

Comincio a rassegnarmi al fatto che non arriverà nessuno.

Lo squarcio del mio torace è veramente grande ma, ancora una volta, mi
accorgo con meraviglio che non provo alcun dolore fisico, non sento niente.

Sono solo preoccupata che questa ferita così aperta mi rende vulnerabile
e che devo stare molto attenta finchè non sarà ricucita.

Loredana
24 sett. 2007




*
Riflessioni **
**Quotidiano poetare **[gia nni quilici]
**
  Tra Padova e Venezia
**1.
Padova
Quando non si riesce
a entrare nel centro di una città
e si gira a vuoto quanto basta
quando non si riesce a trovare
l'hotel
e ci si gira a vuoto intorno,
quando per qualche minuto soltanto
ti trovi sventolante
una bella multa per sosta vietata,
quando ti consigliano di mettere l'opel
in uno di quegli orrendi silos...
quando...
allora ti fermi,
ti guardi negli occhi
e ripensi
                               20 sett. 07
*
*2.
Lindore
L'azzurro della laguna
è felicità
a portata di occhi
                     21 sett 07
*
*3.
Tintoretto**
Finalmente posso sedere
e dinnanzi a me grandissima
luminosa la tela
/Le nozze di Cana.
/Che fare?
Retoricamente rispondo
guardare.
Guardare una volta, due volte.
Ma come guardarla?
Tintoretto mi offre un punto di vista.
Non Gesù
ma una donna piegata che protende la mano parlando,
mentre occhi la guardano
a formare nell'insieme una scena.
Una scena che corre (lungo la tavolata)
da una parte gli uomini
dall'altra le donne
fino a lui
Gesù quasi in ombra
se non fossero  che è in lui
che convergono le linee di fuga.
Ma ci vuole poco a capire
che i dettagli hanno una loro forza
quasi fossero un quadro nel quadro
che quindi l'insieme diventa complesso
perché si moltiplica:
l'uno agisce sul due
perchè il due agisce sull'uno
e così via.
Ma c'è qualcosa che sfugge
come nella vita succede
qualcosa di esprimibile certo
in migliaia e migliaia di parole,
ma anche di misterioso
come sempre succede
di fronte alla grandezza
-ma che cos'è la grandezza?-
che resiste all'usura del Tempo.
Come quella luce calda
meravigliosa...
         21 sett. 07
*
*4.
*
*Venezia
Scrivo
ma non riesco
Non riesco
a prendere Venezia


Ha bisogno di tempo
Venezia

Non basta uscir via
dalla pazza folla
trovare il silenzio
sentire il rumore dei passi
è il tempo
il tempo di venezia
che (mi) manca.


*
*
*
*
*

*
Quotidiano rimuginare
(a una voce)
1.
ENRICO GHEZZI
Leggo.
"Chi è Enrico Ghezzi?"
"Un viandante da fermo"
risponde lo stesso Ghezzi.

Mi colpisce l'ossimoro;
se poi penso a ghezzi
mi sembra una definizione geniale,
perchè lo vedo come un pensiero
sempre all'erta,
ma invisibile quindi fermo,
che associa moltissimo tra loro
elementi anche lontanissimi,
che interpreta la realtà sulla base di categorie
personalissime,
quindi in viaggio:
viandante

2.
TG5
Non sopporto la sigla del TG5,
perché banalmente allarmistica,
volutamente emotiva,
perchè ci avverto la presunzione
dei "primi della classe".

3.
IL MACHETE
I machete sequestrati agli ultras laziali
danno un'idea del livello barbarico
dell'immaginario presente tra una fetta
(sia pure limitata)
di giovani.
Ma questa barbaricità
non viene dalla vita
come l'accetta per il contadino o il coltello,
ma dal consumo culturale di massa.


*

***                                                                                                                                    


*

* *

* *
*/ /**Invio **/Queste email le ho inviate anche a chi conosco poco o 
pochissimo,/*
*/o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente/*
*/       è entrato nella (mia) posta  
ettronica.                                                                                                                   
/*
*/Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi/*
*/me lo faccia,  e scusatemi, sapere:     gianniq@??? 
<mailto:gianniq@protocol.it>  /*


*/Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,/**/ aggiunga,
proponga, faccia le sue critiche, e magari faccia circolare ..../*

*/                                                          Chi vuole 
essere inserito 
/****//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//* 
*//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**scriva........**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//**//*