[cm-Roma] il sogno si realizza

vedere persone in bici è bello.
oggi ne ho viste molte.
il loro contrasto con il consueto panico romano era duro, forte. metallico.
e dolce, ovviamente. persone che gentilmente galleggiavano sull'infame fondo romano, sfatto e sfinito dai camioncini delle merci inutili e dai bus poveracci del trasporto pubblico in mano a incapaci di sognare.

eppure il sogno, piano piano e con il contributo di tutti, e con la realizzazione personale di ciascuno che così non si può andare avanti, sta prendendo forma.

bisogna fare ancora di più. bisogna continuare a dire, in silenzio e con la propria presenza sulle strade, che c'è un modo ovvio e magnifico per muoversi.

si chiama 8 tubi. bastano quelli, messi insieme. poi qualche altra cosa per farli muovere.
ma soprattutto si chiama "muoversi con il proprio corpo", ed è più facile farlo con l'aiuto della bici.

non è pace, non è fratellanza: è bici. ci si muove.

oggi ho visto belle forme umane in movimento, che volteggiavano tra chi resta ancorato al nulla costoso, dannoso, disumano.

usciamo dalle caverne sotterranee, e andiamocene per strada, ognuno a fare ciò che deve fare.

c'è un unico mezzo necessario, ed è semplice, semplice, semplice.
ovvio.
basta vederlo.