Autore: franciluc78 Data: To: forumlucca Oggetto: [Forumlucca] Settimana Ezechiele
Martedì 25 settembre ore 21.30
Prime visioni
COME L'OMBRA
Mostra Cinema Venezia 2006 Giornate autori
di Marina Spada, Italia 2006 87'
con Karolina Dafne Porcari, Anita Kravos
Claudia, trentenne milanese anonima, inquieta e sofferente, si invaghisce del suo insegnante di russo, Boris. Il quale, dopo averla respinta, le chiede di ospitare una presunta cugina, Olga. Le due donne diventano amiche, finché la ragazza ucraina scompare senza un perché. E Claudia, testardamente, decide di non fare finta di nulla. Tosto Come l'ombra, secondo lungometraggio di Marina Spada.
Una messa in scena dilatata per una Milano cattiva, splendidamente fotografata da Giuseppe Basilico che continua con quest'opera la sua riflessione sul paesaggio urbano disumanizzante. Una metropoli (ormai) multietnica che ancora non si è accorta di esserlo. La storia tra le due donne diventa metafora dell'accoglienza, e curiosamente è il punto di vista di Olga, specie durante la sua assenza, a farsi insostenibile e a denunciare l'impermeabilità morale della città. Per Goffredo Fofi, su Film Tv, "...racconta Milano e si collega a una grande tradizione (cita La notte di Antonioni, L'aria serena dell'ovest di Soldini, il cinema di Ozu e delle nouvelle vagues) ed è probabilmente il più bel film diretto in Italia da una donna e sulle donne."
Mercoledì 26 settembre ore 21.30
Omaggio a Bergman
LA LANTERNA MAGICA
IL CINEMA DI INGMAR BERGMAN
A cura di Marco Vanelli
«Nessun'altra arte come il cinema va direttamente ai nostri sentimenti, allo spazio crepuscolare nel profondo della nostra anima, sfiorando soltanto la nostra coscienza diurna. Un nulla nel nostro nervo ottico, uno shock: ventiquattro quadratini illuminati al secondo, e tra di essi il buio». Così ebbe a dire Ingmar Bergman parlando del cinema, di quell'evoluzione della lanterna magica che tanto lo aveva affascinato da bambino. Un cinema in cui ha saputo evocare sogni, visioni, introspezioni, contemplando anche il mistero del buio. A Bergman il nostro Cineforum ha dedicato in passato una retrospettiva pressoché completa. Ora che lui non c'è più, lo vogliamo ricordare con una serata in cui rivedremo alcuni momenti della sua opera per cercare di coglierne i fili conduttori, alcune caratteristiche visive, certe ossessioni tematiche. Sarà anche l'occasione per conoscere uno dei suoi ultimi film, il cortometraggio Il volto di Karin (1986), dedicato a sua madre.
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