Lähettäjä: Silverio Tomeo Päiväys: Vastaanottaja: social forum Aihe: [Lecce-sf] verso il 20 ottobre
MARTEDI' 25 settembre alle ore 18 al circolo arci ZEI
riunione aperta del Comitato per la manifestazione del 20 ottobre a Roma.
Questa sarà la terza riunione del Comitato 20 ottobre di Lecce e Provincia. Manca meno di un mese per l'evento di una presenza che si spera massiccia, pacifica, multiforme, in grado di far pesare nella situazione politica italiana una presenza di bisogni, vertenze, punti programmatici ed anche di un soggetto plurale di sinistra.
Le precenti riunioni sono state partecipate e unitarie, ma poco quaglio organizzativo. Si parla di una segreteria organizzativa ma i soggetti che la propongono poi sfuggono dietro i loro legittimi impegni. Si parla di convocazioni pubbliche del Comitato ma poi nessuno si adopera per farlo. Si parla di mettere su un'ipotesi di quanti pulman per Roma (due, tre, quattro, dieci...), ma nessuno poi si dedica e prende vere prenotazioni, propone la dispozione per zone del Salento, fornisce pubblicamente telefoni verso cui confluire. Si è parlato di una quota di autofinanziamento di dieci euro a testa, il resto si raccoglie con collette o sponsor dei partiti impegnati (Rifondazione, Comunisti italiani, Verdi e solo in parte Sinistra Democratica). Ci sono pezzi di CGIL interessati, qualche associazione o circolo. Perchè non qualche esempio di vertenza in corso, ad esempio per Punta Palascìa, visto che uno dei 7 punti della convocazione riguarda l'ambiente? Bisogna evitare di confluire univcamente sul punto, pur di primaria grandezza, del precariato, giacchè vi sono anche altri punti. Bisogna evitare di credere o far credere che il 20 costruiamo una fatidica "Cosa rossa", giacchè i Verdi la vorrebbero Arcobaleno, e poi le componenti vengono da una lunga tradizione scissionista della sinistra italiana, legata in gran parte alla diaspora del vecchio ed equivoco PCI. In ogni caso operazioni di ceto politico non entusiasmano nessuno, mentre il tentativo di costruire dal basso una riforma della politica, una presenza di sinistra sociale, una costituzione materiale della stessa Unione.
Secondo me si fa ancora in tempo a lavorare per bene, a riempire tre o quattro pulmans (magari anche più), a produrre inziative pubbliche di dibattito qui a Lecce prima del 20, a darsi una smossa, visto che la stagione politica e sociale riprende tra polemiche, ricatti, incubi di guerre mediorientali, rinnovato razzismo, tentativi assurdi di affrontare la sicurezza prendedosela con i lavavetri. La situazione dovuta a una legge elettorale definita "una porcata" dagli stessi firmatari, fa sì che la zoppìa del Senato viene utilizzata per microfazioni, per ricatti più vari. La costruzione politicista e correntizia del Pd crea per adesso tensioni, produce pulsioni di autosufficienza, divisioni nel sindacato. Qui nel Salento abbiamo adesso punti di tensione per la crisi del lavoro nel calzaturiero. Lecce si è dimostrata nelle recenti elezioni una città familista, a chiaro orientamento elettorale destrorso, indisposta al cambiamento, e con un'opposizione politicamente debole. Insomma facciamo di più e meglio, se è possibile.