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Subject: [No Dal Molin] APPELLO mobilitazione europea 14, 15, 16 dicembre
Date: Thu, 20 Sep 2007 23:12:40 +0200
From: "No Dal Molin" <comunicazione@???>
To: "Nazionale no dal molin" <vialebasi@???>
Da Vicenza all'Europa
14, 15, 16 dicembre: 3 giorni di mobilitazione europea a Vicenza
Da oltre un anno, uomini e donne della città di Vicenza stanno lottando
contro
la costruzione di una nuova, immensa struttura militare statunitense, che
non
vogliamo sia costruita né nella nostra città nè altrove. Una lotta che
vede
accomunate persone di diversi orientamenti politici, con culture, linguaggi
e
storie diverse tra loro. Questa battaglia affonda le proprie radici nella
difesa
della terra e nel no determinato alla guerra, fonte di lutti e tragedie,
nella
richiesta di pace. La politica "ufficiale" ha mostrato, in tutta questa
vicenda, il peggio di sé, tentando d'imporre una scelta del genere ad una
comunità fortemente contraria. Senza alcuna differenza, i governi italiani
di
centrodestra e centrosinistra hanno deciso di passare sopra le teste dei
cittadini.
Difesa dei beni comuni e del territorio, no alla guerra e nuove forme di
democrazia e partecipazione ai processi decisionali, piena autonomia
rispetto
alla "politica": questi sono stati, per noi del Presidio Permanente contro
il
Dal Molin, i punti cardinali per mantenere la rotta dentro questa vicenda.
Insieme a molti altri uomini e donne di tutta Italia, abbiamo dato vita a
manifestazioni imponenti, a cui hanno partecipato centinaia di migliaia di
persone. Eravamo partiti dai nostri quartieri, nel silenzio, con poche
forze,
siamo riusciti a portare la contraddizione sul piano nazionale. Abbiamo
appena
concluso un festival, a cui hanno partecipato almeno 30.000 persone, per
rilanciare la nostra lotta contro questo progetto di guerra. Siamo convinti
che
si debba però andare oltre, che anche questi stretti confini vadano
superati.
Abbiamo conosciuto, in questo nostro percorso, realtà in tutta europa
molto
simili alla nostra. Abbiamo incrociato forme di resistenza e di difesa dei
beni
comuni, del territorio e delle risorse naturali, così come comitati,
associazioni e movimenti che lottano come noi per impedire l'installazione
di
nuove strutture militari funzionali alla guerra permanente e contro un
folle
processo di riarmo, e con tutte queste esperienze abbiamo condiviso
l'assoluta
mancanza di democrazia nei processi decisionali. Come un copione unico,
abbiamo
sentito le storie di chi, da Venezia con il Mose alla Val di Susa con
l'Alta
Velocità, da Napoli con i rifiuti a Cameri con la costruzione degli F-35,
dalla
Repubblica Ceca alla Germania, dall'Olanda a Heathrow, da Varsavia a
Londra, ha
impattato con un potere che si allontana sempre più dai bisogni e dalle
volontà dei cittadini, imponendo dall'alto scelte non condivise.
Ora vogliamo superare nuovi confini. Siamo convinti che oggi sia possibile
costruire uno spazio comune dei movimenti che, nelle loro differenze e
peculiarità, portano avanti istanze di democrazia reale. Non vogliamo
proporre
forme di sintesi o semplificazione, non vogliamo costruire un movimento
europeo
che annulli le specificità di ognuno. Al contrario, vogliamo ragionare
sulla
costruzione di una rete in grado di far risaltare la ricchezza di questi
movimenti. Per quel che ci riguarda abbiamo sempre preferito lavorare per
allargare la partecipazione, per costruire spazi d'inclusione.
Siamo convinti che oggi l'Europa possa essere, allo stesso tempo, uno
spazio
attraversabile da queste istanze e una dimensione praticabile dai
movimenti,
nella loro autonomia, per produrre risultati effettivi, per misurare nel
concreto la forza delle lotte. Abbiamo indetto, come Presidio Permanente
contro
il Dal Molin, un'iniziativa europea nei giorni 14, 15 e 16 dicembre, a
Vicenza,
con una grande manifestazione dei cittadini europei sabato 15 dicembre
contro il
progetto Dal Molin. Vogliamo, in quei giorni, far convivere queste
complessità,
metterle in relazione, con momenti di discussione e iniziative sul terreno
della
pace e del no alla guerra, della difesa del territorio e dei beni comuni,
per
ripensare assieme alle forme di partecipazione di fronte alla crisi della
democrazia rappresentativa, sempre più autoreferenziale e lontana dai
bisogni e
dalle istanze dei cittadini. La proposta che facciamo è quella di
costruire
assieme un primo momento di discussione europeo, da tenersi a fine ottobre,
per
preparare nel migliore dei modi la scadenza di dicembre.
Presidio Permanente, 20 settembre 2007
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Presidio Permanente contro la costruzione della nuova base Usa a Vicenza
Via Ponte Marchese
c.p. 303 36100 Vicenza
comunicazione@???
www.nodalmolin.it
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