Smog: 22 Settembre, giornata senza auto
Legambiente: "Dopo i primi 5 mesi del 2007 già il 60%
delle
città italiane fuorilegge.
I Sindaci siano più coraggiosi e adottino politiche per
interventi strutturali"
Tutti a piedi per dire no allo smog e chiedere trasporti
ecologici e sostenibili. Sabato 22 settembre in tutta Europa
milioni di cittadini lasceranno la macchina a casa in
occasione della "Giornata internazionale senza auto".
L'iniziativa, giunta alla sua sesta edizione, rientra nella
più ampia "Settimana Europea della Mobilita" alla quale
hanno già detto sì 1300 città del Vecchio Continente,
per
promuovere sistemi di trasporto rispettosi dell'ambiente.
In Italia andranno "a piedi" i cittadini di 40 centri
urbani: Genova, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma,
Napoli e Palermo tra le grandi città.
"Con l'arrivo dell'autunno - ricorda Roberto Della Seta,
presidente di Legambiente - sicuramente torneranno ad
alzarsi i livelli di PM10 ed è prevedibile che si
supereranno presto i limiti imposti dell'Unione europea,
così come è successo lo scorso anno. Ebbene, i Sindaci
non
possono continuare a affrontare il problema con interventi
spot. Ormai tutti concordano sul fatto che l'imputato numero
uno dello smog in città sia il traffico veicolare privato,
per questo è necessario ridurlo incentivando il trasporto
pubblico". Secondo Legambiente dunque, la vera sfida è
quella di ridurre il numero di veicoli in circolazione che
in Italia sono arrivate a 58 vetture ogni 100 abitanti
portando il nostro Paese al primo posto tra i paesi UE per
numero di auto pro-capite.
L'associazione ambientalista ha monitorato settimanalmente i
livelli di PM10 in 74 capoluoghi di provincia italiani e i
risultati non sono confortanti: fine maggio 2007 già il
60%
delle città aveva superato la soglia dei 35 giorni di
superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi/m3, con
9 capoluoghi che hanno superato di oltre il doppio il
limite.
"Purtroppo - conclude il presidente di Legambiente -
continua a mancare il pragmatismo dei sindaci di fare scelte
concrete come succede invece in altre città europee. Come
sempre, Legambiente, propone una serie di misure che davvero
potrebbero dare un segnale per una diversa idea di
mobilità
cittadina".
Ecco dunque il decalogo di Legambiente per i Sindaci
coraggiosi:
1. Favorire i mezzi pubblici
con corsie preferenziali e percorsi in sede protetta su
tutte le vie di accesso alle città: l'obiettivo deve
essere
quello di trasformare in corsia preferenziale almeno il 50%
della rete di trasporto pubblico cittadino;
2. Diversificare le tariffe dei
parcheggi a pagamento, aumentando i ticket nelle zone meglio
servite dai mezzi pubblici;
3. Introdurre un sistema di
pedaggio per l'ingresso nelle aree più congestionate dei
nostri centri urbani (road pricing);
4. Incentivare l'uso di taxi
collettivi, car-sharing, bus a chiamata, car-pooling:
differenziare, in sostanza, l'offerta di trasporto mediante
l'introduzione, la valorizzazione e il potenziamento di
alcuni servizi;
5. Promuovere la mobilità
ciclabile realizzando piste non solo per lo svago;
6. Istituire zone a traffico
limitato che abbraccino integralmente i centri storici
cittadini e realizzare un'isola pedonale in ogni quartiere;
7. Individuare strade dove
vietare la sosta e la fermata, lungo le arterie di maggior
traffico al fine di fluidificare la circolazione;
8. Aumentare il numero dei
convogli ferroviari che collegano i paesi limitrofi alle
città capoluogo e incentivare il loro utilizzo con
agevolazioni ai cittadini;
9. Intensificare l'attività
di
controllo dei vigili urbani.
10. Attuare una corretta
pianificazione territoriale con l'obiettivo di realizzare
un'armonica e funzionale integrazione tra tutte le
modalità
di trasporto: auto, metro, tram, ferrovie locali, taxi, bus,
biciclette, pedoni. Ad esempio ricorrendo a sistemi
tariffari integrati e a forme di pagamento più comode e
innovative (smart card, biglietti elettronici, ecc.).