[NuovoLab] Libia: accordo con l'Ue, silenzio sui crimini

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Szerző: Mgow
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Tárgy: [NuovoLab] Libia: accordo con l'Ue, silenzio sui crimini
*_::NoRacismNews::_ <http://no-racism-news.noblogs.org/>

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*Libia: accordo con l'Ue, silenzio sui crimini*
di Gabriele Del Grande -- Fortress Europe
<http://fortresseurope.blogspot.com/2006/01/libia-accordo-con-lue-silenzio-sui.html>

ROMA, 18 settembre 2007 - "Abbiamo ottenuto oggi il mandato per andare
avanti sulla fornitura di materiale alla *Libia* per un *sistema di
sorveglianza elettronica delle sue frontiere sud*": lo ha detto oggi il
ministro degli Interni, Giuliano *Amato*, al termine del Consiglio Ue
Affari Interni. Amato ha ricordato che l'Unione aveva "promesso" a
Tripoli, nell'ambito della soluzione del caso delle infermiere bulgare,
l'impegno ad un aiuto per la sorveglianza del confine meridionale
libico: "oggi siamo riusciti ad ottenere il mandato per la Commissione
affinchè metta in atto l'accordo firmato dalla Commissaria alle
relazioni esterne e alla politica europea di vicinato, Benita
Ferrero-Waldner, e il vice ministro degli esteri libico, Abdullati
Abrahim Al Obeidi, subito dopo la soluzione del caso delle *infermiere
bulgare*. In una 'clausola 5' - ha ricordato Amato - l'Unione si
impegnava a fornire e montare alla Libia un sistema di sorveglianza
elettronico della frontiera sud. Oggi abbiamo ottenuto il *mandato *per
andare avanti".

Tutto questo avviene mentre le testimonianze di chi continua a sbarcare
in Sicilia, raccolte recentemente addirittura dal /New York Times
<http://www.nytimes.com/2007/08/26/world/europe/26mediterranean.html>/,
confermano i gravissimi abusi commessi dalle autorità libiche ai danni
dei migranti. *Arresti arbitrari, detenzioni senza processo, per mesi,
in condizioni degradanti e disumane, episodi di pestaggi e torture,
esecuzioni sommarie, violenze sessuali, rimpatri di rifugiati politici
ed espulsioni in pieno deserto, alla stessa frontiera sud*, la stessa
che l'Europa adesso si impegna a sorvegliare per avere in cambio
l'accesso delle pattuglie Frontex in acque libiche.
Tutte accuse ampiamente documentate dalle testimonianze raccolte dai
rapporti di /Human Rights Watch/
<http://hrw.org/italian/docs/2006/09/13/libya14181.htm>(disponibile
anche in inglese
<http://hrw.org/english/docs/2006/09/13/libya14158.htm>, francese
<http://hrw.org/french/docs/2006/09/13/libya14182.htm>e arabo
<http://hrw.org/arabic/docs/2006/09/13/libya14180.htm>), di /Afvic/
<http://www.blogg.org/blog-20021-billet-des_marocains_tortures_en_libye_-503668.html>e
nel libro "Mamadou va a morire. La strage dei clandestini nel
Mediterraneo - Infinito edizioni
<http://www.infinitoedizioni.it/index.php?id=213>".

Tutto questo avviene mentre a Misratah *continua il calvario degli oltre
600 eritrei*
<http://fortresseurope.blogspot.com/2006/01/misratah-continua-il-calvario-dei-600.html>detenuti
da oltre un anno, con donne e bambini, nonostante oltre 160 siano
rifugiati riconosciuti dall'Acnur. Se i 600 saranno rimpatriati, come
tutto fa presagire, rischiano carcere e torture.

Il *governo eritreo* è accusato di gravi violazioni dei diritti umani da
/Amnesty International
<http://web.amnesty.org/report2006/eri-summary-eng>/, /Human Rights
Watch <http://hrw.org/doc/?t=africa&c=eritre>/, /Reporters sans
Frontières <http://www.rsf.org/une_pays-23.php3?id_mot=15>/, Nazioni
Unite
<http://edition.cnn.com/2007/WORLD/africa/07/26/somalia.arms.ap/index.html>,
oltre che dalla stessa Unione Europea
<http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=PESC/06/116&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en>.
Nonostante il patto di non belligeranza firmato congiuntamente da
Eritrea ed Etiopia ad Algeri nel 2000, lo stato di guerra di fatto
continua dal 1998. Ragazzi e ragazze, raggiunta la maggiore età, sono
obbligati alla coscrizione militare a tempo indeterminato e i disertori
sono puniti col carcere. Nel giugno 2005, sono stati* fucilati 161 tra
ragazzi e ragazze
<http://unimondo.oneworld.net/article/view/116396/1/>*, accusati di
diserzione, essendo scappati dalle caserme. Negli ultimi mesi la polizia
eritrea sta procedendo agli arresti, ad Asmara, dei familiari dei
giovani fuggiti dall'esercito. Le famiglie sono costrette a pagare somme
ingenti per evitare il carcere. Vengono inoltre perseguitati
giornalisti, obiettori di coscienza, uomini politici e leader religiosi.
Una sorte a cui sono scampati i *2.589* eritrei sbarcati lungo le coste
siciliane nel 2006. Il 12% dei 22.016 cittadini stranieri sbarcati in
Italia lo scorso anno, il *20,8%* dei 10.438 richiedenti asilo dello
stesso periodo.

La Libia ha già rimpatriato eritrei, nel 2004 e nel 2006, anche su un
volo pagato dall'Italia (2004, 109 passeggeri, secondo un rapporto Ue
<http://www.meltingpot.org/articolo5344.html>). Il 27 agosto 2004 un
aereo partito da Tripoli per rimpatriare 75 eritrei venne dirottato
dagli stessi a Khartoum, in Sudan. 60 dei 75 passeggeri vennero
riconosciuti rifugiati politici dall'Alto commissariato per i rifugiati
delle Nazioni Unite. In patria avrebbero fatto la fine dei 223 espulsi
tra settembre e ottobre del 2002 da Malta.
Trattenuti prima nella prigione di Adi Abito, in seguito a un tentativo
di fuga, vennero trasferiti nel carcere di massima sicurezza di Dahlak
Kebir, e alcuni vennero uccisi.

Speriamo almeno che se ne riesca a discutere nella sessione plenaria
sull'immigrazione del Parlamento europeo a Straburgo del 26 settembre
2007. Perchè qua si è superato ogni limite. *La schizofrenia è tale che
la stessa Unione europea che finanzia la Libia per impedire che gli
eritrei, tra gli altri, sbarchino sulle coste siciliane, il **18
settembre 2007*
<http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=PESC/06/116&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en>*
"deplora fortemente" le "gravi violazioni dei diritti umani" in Eritrea.*

**Leggi anche:
Roma: libertà per gli eritrei di Misratah!
<http://fortresseurope.blogspot.com/2006/01/roma-libert-agli-eritrei-di-misratah.html>
Misratah: continua il calvario dei 600 eritrei detenuti
<http://fortresseurope.blogspot.com/2006/01/misratah-continua-il-calvario-dei-600.html>