[NuovoLab] governo: poco gradito

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著者: Edoardo Magnone
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To: forumgenova
題目: [NuovoLab] governo: poco gradito
Ma io mi chiedo chi sono questi mascalzoni che si oppongono ancora alla guerra?
Contestano le scelte del governo???
Non hanno capito che se contestano le kazzate del governo le basi si faranno lo
stesso?
Magari all`inaugurazione ci sara` un Berlusconi al posto di un Bertinotti ma
vuoi mettere la soddisfazione da parte del governo a poter dire "questo l`ho
fatto io!".
Berlusconi al posto di Prodi a tagliare il nastro dell`inaugurazione???
MAI, QUESTO MAI!!! Altrimenti sarebbe tutto diverso!!!
Un incubo dove la gente non conta nulla, dove il governo e` lontano, prende le
decisioni e le fa rispettare anche con la forza. Dove la sicurezza si applica
solo contro i deboli. Dove la gente contesterebbe senza ottenenere nulla! Dove
i politici dicono una cosa e poi ne fanno altre! No, davvero un incubo!

Edoardo Magnone

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Vicenza "sigilla" la base e contesta Rutelli

Il vicepremier travolto dai fischi all'arrivo al teatro Olimpico. Ma risponde:
«Ormai la decisione è presa». Il «popolo delle pentole» manifesta davanti alla
Ederle

Orsola Casagrande

Vicenza

Il vicepresidente del consiglio Francesco Rutelli è persona non grata a Vicenza.
E a giudicare dalla folla che ieri ha voluto comunicarglielo di persona, il
messaggio dovrebbe essere arrivato forte e chiaro. Duemila (tremila a fine
serata) persone «armate» di pentole, coperchi, fischietti e tanta voce hanno
letteralmente travolto l'arrivo al teatro Olimpico del vicepresidente. Rutelli
è entrato con l'auto blu nel cortile del teatro.

In precedenza, a Schio, aveva detto che «la decisione sul Dal Molin è stata già
presa e noi manterremo gli impegni internazionali». Quanto alle proteste il
ministro dei beni culturali ha sottolineato che «fa parte della democrazia non
condividere una scelta e protestare. Sono rispettoso di chi esprime pareri
diversi. Ma la decisione - ha ribadito - è presa».

L'Altrocomune aveva nel pomeriggio emesso una delibera che dichiarava Rutelli
persona non grata. E per andare a rendere «operativa» la delibera il presidio
permanente e il campeggio no Dal Molin hanno trasferito in piazza Matteotti le
loro attività. Ieri pomeriggio, dunque, l'incontro con Alex Zanotelli si è
svolto in una piazza gremita, quasi duemila persone per uno degli esponenti
contro la guerra più amati anche in città. Tutti molto attenti e con un occhio
rivolto verso il teatro Olimpico blindato, per vedere se Rutelli arrivava.

Il popolo delle pentole è tornato ieri anche alla caserma Ederle, sede del
comando della 173° Brigata aerotrasportata statunitense. In quelle che ormai
sono manifestazioni all'insegna della creatività, c'è stato posto anche per
degli enormi blocchi di cemento che hanno chiuso le vie d'accesso alla caserma.
Gli operai dell'Altrocomune - donne e uomini del presidio permanente - hanno
chiuso gli ingressi e le uscite della struttura militare posando blocchi di
cemento e fissandoli all'asfalto con malta a presa rapida. Intorno altri
manifestanti hanno teso nastri arancione da cantiere e coperto le insegne della
base con la scritta «No War». Tra gli interventi dal microfono, anche una donna
statunitense che ha invitato più volte i soldati della casema Ederle a non
rendersi complici della distruzione provocata dalla guerra e della devastazione
del territorio che potrebbe creare la realizzazione di una nuova installazione
militare.

Rumoroso e colorato come sempre, dal corteo, che è poi ripartito verso piazza
Matteotti, si sono alzati slogan e canti. La caserma Ederle era il secondo
obiettivo scelto domenica scorsa al campeggio no Dal Molin organizzato dal
presidio permanente. Gli altri due obiettivi sono il comune e la giunta
Hullweck (presi di mira in modo ironico giovedì) e naturalmente il sito
dell'aeroporto Dal Molin, che sarà oggi teatro della nuova manifestazione del
popolo delle pentole, della città, degli studenti che hanno indetto uno
sciopero regionale. Il corteo partirà alle 9.30 dall'area del festival no Dal
Molin e si dirigerà verso l'aeroporto civile, dove si congiungerà con la
manifestazione regionale degli studenti.

«L'obiettivo dell'iniziativa - dice Marco Palma, del presidio permanente - è
quello di entrare nell'area destinata al progetto di militarizzazione per
piantare decine di alberi». Lo slogan della manifestazione non a caso è
costruiamo il nuovo parco pubblico al Dal Molin. «Un parco al posto di un
avamposto militare - dice ancora Palma - per fare dell'aeroporto un'area a
disposizione della cittadinanza e non un luogo di guerra». Ieri davanti alla
caserma Ederle anche i sindacalisti e i lavoratori iscritti alla Cub, che da
anni si battono per la riconversione delle strutture militari in civili.

I vicentini che in questi giorni hanno attraversato il Festival no Dal Molin
sono stati tantissimi; un movimento vivo e radicato «e questo - dice Palma -
nonostante il sì del governo e l'atteggiamento provocatorio messo in atto
dell'amministrazione comunale di Vicenza». Il festival-campeggio No Dal Molin
si concluderà domenica. Ma gli appuntamenti in calendario, e non solo per i
vicentini, sono già molti. A partire dalla tre giorni europea che si terrà
proprio a Vicenza a dicembre e decisa nell'assemblea nazionale del Patto di
mutuo soccorso che si è svolta domenica scorsa al festival.

il manifesto - 15 Settembre 2007 - pag. 7
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/15-Settembre-2007/art24.html