[NuovoLab] VOI SIETE QUI - La paranoia è sicura

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VOI SIETE QUI
La paranoia è sicura
Alessandro Robecchi


Sono assolutamente d'accordo nel moderare i toni a proposito di questa faccenda
della sicurezza che sta spaccando il paese, la sinistra, e anche un po' i
maroni. Ieri non sono stato scippato, né rapinato in villa, né fatto oggetto di
alcuni colpi di arma da fuoco; nessuno mi ha sputato in un occhio o ferito in
modo grave, nemmeno lieve. Non ho subito rapine, nessun congiunto mi ha finito
infierendo sul cadavere, gli zingari non mi hanno rapito i bambini, nessuno mi
ha molestato sessualmente, nemmeno lavandomi il vetro della macchina. È vero
che c'erano due scritte sui muri e che ho incontrato un barbone, ma ne sono
uscito incolume. Non mi capita spesso, ma ieri ero schiacciante maggioranza, in
linea con il 99,9 % degli italiani. Verso il tardo pomeriggio, l'ipotesi da poco
ventilata per cui, se non diamo subito armi nucleari ai vigili urbani, tra poco
rischiamo che ritorni il fascismo, mi sembrava infondata. Poi è venuta sera e,
ancora stupefatto per gli scampati pericoli, mi sono messo a vedere i tg
Mediaset, ho cominciato alle 18,30 col tg dei puffi e ho finito alle 20.30. In
queste due ore ho messo in atto i seguenti propositi. Comprarmi un dobermann
addestratissimo. Mettere inferriate alle finestre e un allarme costosissimo
collegato con il Mossad. Comprare due pistole e un fucile da caccia grossa, più
un kriss, pugnale che davano in omaggio. Ho firmato sette petizioni per
liberalizzare la tortura dei finti invalidi che fanno gli accattoni, ho inviato
un assegno al sindaco di Firenze perché quella splendida città si rimetta in
piedi dopo che quindici lavavetri l'hanno messa in ginocchio. Ho comprato spray
al peperoncino. Ho apprezzato le coraggiose opinioni di Cofferati, e ho deciso
che comunque avrei votato Berlusconi, non essendo disponibili il generale
Videla e Rudolph Giuliani. Verso le 22, con la paranoia a mille, sono andato,
da solo, a fare una fiaccolata contro i venditori abusivi di borsette, che
danneggiano la civiltà fin qui costruita da Louis Vuitton. Sono andato a
dormire verso mezzanotte, dopo aver minato i balconi e avvertito i Ris di Parma
che le impronte sullo spazzolino sono le mie. Non posso dire che mi sentivo un
«cretino reale». No, piuttosto un «cretino percepito» che alla fine, come ci
spiegano tutti i giorni, è la stessa cosa.

Il manifesto - 9 sett 2007 - pag.1.
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/09-Settembre-2007/art4.html