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ARGENTINA|
A Cordoba no popolare all'acqua privata
La consulta cittadina boccia il contratto fra il gruppo nazionale Roggio e la multinazionale francese Suez. Un risultato non vincolante, ma un messaggio chiaro per le istituzioni / di ANTONIO GRAZIANO
L'acqua è diritto umano che non può essere trasformato in una merce. Questo è il credo dei movimenti Argentini che rispediscono la Suez al mittente. Negli ultimi anni, l'impresa multinazionale dei Servizi ha lasciato progressivamente l'America Latina, criticata dai movimenti per la cattiva gestione dei servizi idrici.
Nella cittá argentina di Cordoba domenica scorsa ha vinto il No al contratto Suez-Roggio con l'81% dei voti, contro il 17% del Si. Per gridare che «l'acqua non è una merce, che l'acqua è un bene comune, che l'acqua è un diritto basico per tutti e che non si può privatizzare in nessun modo». Con queste parole la Commissione Popolare per il Recupero dell'Acqua ha commentato la consulta popolare contro il nuovo contratto di Aguas Cordobesas, l'impresa mista controllata dal gruppo economico nazionale Roggio, con la partecipazione azionaria di Suez, multinazionale francese che gestisce i servizi idrici della città e che negli ultimi anni aveva già abbandonato la gestione di Buenos Aires e Santa Fe.
La rete idrica di Cordoba non è mai arrivata ai quartieri poveri e marginali, la connessione non sarebbe stata economicamente redditizia. In alcuni casi gli stessi cittadini, per non rimanere a secco, si sono collegati autonomamente alla rete. In aggiunta, il contratto prevede che da gennaio 2008 vi sarebbero aumenti delle tariffe dal 300 al 500% che danneggeranno tutti gli utenti.
Queste le principali motivazioni che giá da tempo avevano generato la mobilitazione della popolazione, fino ad arrivare alla consulta che fin dall'inizio non ha ricevuto l'appoggio delle istituzioni. La deputata provinciale kirchnerista Mónica Gutiérrez con un ricorso amministrativo, era riuscita a portare avanti il giudizio fino a tre giorni prima delle votazioni, impedendone la diffusione.
Sebbene non abbia carattere vincolante per l'amministrazione «la consulta ha dato la possibilitá che il tema dell'acqua diventi parte del dibattito pubblico» spiega a radio Mundo Real Jasna Mascarena, portavoce della Commissione Popolare. Nonostante il risultato positivo contro la Suez, la Commissione propone "El Otro No". No a qualsiasi forma di privatizzazione. No a qualsiasi impresa mista ed ai partenariati Pubblico-Privato. La multinazionale francese sta perdendo l'ultimo baluardo nella regione. "Fuori Suez dall'America Latina" è stato fin dall'inizio, il motto della Red Vida, la rete di organizzazioni latinoamericane per il diritto all'acqua che ha liquidato i contratti che l'impresa aveva in Bolivia, Brasile ed Uruguay.
6 settembre 200