Auteur: Info Biblioteca di Sarajevo Date: À: Undisclosed-Recipient:; Sujet: [CSSF] Resoconto Ass. Reg. Acqua del 5/9
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Inoltriamo resoconto Ass. Reg. Acqua del 5/9
Ciao a tutti,
innanzitutto e, soprattutto per gli assenti, iniziamo con il dire che l'Assemblea Regionale di mercoledì 5/9 è stata davvero molto bella, con la partecipazione di numerose nuove persone che si uniranno al Comitato per difendere il diritto all'acqua e, soprattutto, l'idea di un mondo inteso come bene comune. Ieri abbiamo anche ricevuto da Ubaldo Molinari (PRC di Statte), una nuova delibera di sostegno alla Legge di Iniziativa Popolare. Si tratta del Comune di Statte (il primo della provincia di Taranto ad aderire). Insomma, una buona ripresa!...anzi, una buona continuazione....Il Comitato Pugliese sarà presente all'Assemblea Nazionale del prossimo sabato, 8/9, a Milano con tre-quattro persone espressione di parti diverse del territorio (sicuramente: Beppe, Teresa e Margherita).
Qui di seguito trovate un breve resoconto per punti sugli argomenti trattati durante l'Assemblea.
A presto e buona giornata. Comitato Promotore Pugliese
1. RESOCONTO CAMPAGNA RACCOLTA FIRME:
FIRME RACCOLTE: 25.639; di cui 23.562 raccolte dal comitato pugliese; circa 2.100 inviate al nazionale da FP CGIL Puglia. Come argomentato durante la riunione, una parte delle firme comunicate (nel caso di LE e BR) sono relative solo a quelle autenticate, questo significa che il numero delle firme raccolte è superiore al dato ufficiale e che, dunque, le persone che hanno firmato per l'acqua pubblica sono più numerose. A tale riguardo è stata chiesta la verifica dei dati al responsabile acqua del PRC (riguardo le firme raccolte "autonomamente" dal partito), in quanto non ancora pervenuti. ISTITUZIONI CHE HANNO ADERITO CON DELIBERA: 22 Comuni (compreso il Comune di Foggia, come capoluogo di provincia) più la Provincia di Bari (la cui adesione è dovuta alla tenacia di Tonia Guerra, Consigliera provinciale del PRC). CENNI RISPETTO ALL'ANALISI SVOLTA: i risultati ottenuti (sia in termini di raccolta firme che di adesione dei Comuni) sono da attribuire all'impegno di piccoli gruppi, gruppi informali, di singole persone (anche appartenenti ad organizzazioni più grandi) che, confluite tutte nel Comitato, hanno costituito l'anima ed il corpo di questa campagna. In particolare, dall'analisi effettuata sono emerse due riflessioni. La prima attiene alla forma di organizzazione che il Comitato si è data e che è risultata efficace. Si tratta di un'organizzazione attivata su base territoriale piuttosto che sulle appartenenze "associative " (da intendersi nel senso ampio del termine). Questo ha scongiurato la formazione dei soliti e noti meccanismi di autoreferenzialità, a favore di un lavoro partecipato, condiviso e "sincero". Infatti, chi ha sentito la necessità e la responsabilità di attivarsi per questa battaglia, lo ha fatto a prescindere dalle eventuali sigle di appartenenza. E questa è stata un'esperienza molto interessante e proficua di cui il Comitato pugliese fa tesoro e si impegna a proseguire. La seconda riflessione, attiene al valore delle relazioni e della relazionalità. Infatti, l'esperienza degli scorsi mesi ha dato una grande dimostrazione di partecipazione popolare. E' appena il caso di ricordare che la maggior parte dei Comuni che hanno aderito alla Legge, oltre che per una sensibilità rispetto alla problematica, lo hanno fatto sulla scorta di relazioni e percorsi di collaborazione già presenti da tempo con alcune persone e realtà del territorio. Questi brevi cenni alle riflessioni affrontate che, per motivo di spazio, non possiamo riprodurre in maniera più ampia, sembrano indicarci una strada ben precisa: quella di costruire sul territorio relazioni autentiche e non funzionali. Solo cosi, si potrà costruire una partecipazione reale, libera da ogni strumentalizzazione di sorta.
2. PROPOSTE
a) continuare con il lavoro di informazione sul territorio (scuole, piazze, associazioni,...) in vista anche della Manifestazione nazionale
b) promuovere un tavolo di incontro (ed auspicabilmente di coordinamento) fra gli enti locali che hanno aderito alla Legge di Iniziativa Popolare
c) inviare una lettera aperta all'AQP ed alla Regione Puglia nella quale si chiede, sostanzialmente, di aprire alla popolazione le porte dell'AQP durante la presentazione della Piano Industriale dell'impresa che ci sarà a fine settembre. Si ritiene, infatti, che da tale piano si potrà evincere con chiarezza e senza ombra di dubbio l'indirizzo pubblico o privato che avrà l'AQP. La popolazione pugliese ha il diritto di sapere e rendersi conto di quali sono, al di là delle tante parole, le reali intenzioni di chi controlla e di chi gestisce questa impresa. Tale diritto nasce dalla natura del bene acqua, ed anche dai principi di trasparenza garantiti dalla legge.
d) allestire di un sito con le informazioni di base sulla problematica dell'acqua, e nello specifico del caso dell'AQP (con l'approfondimento anche della problematica sui consumi idrici in agricoltura)
e) affrontare la problematica del finanziamento, richiedendo alle strutture che hanno sottoscritto la campagna di conferire il loro contributo economico in maniera proporzionale alle proprie capacità (a proposito, in seguito ad un contributo volontario, abbiamo già 30 euro in cassa!...che siano di buon auspicio...chi si fa avanti come tesoriere?)
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