comunicato-stampa
del Comitato "Giù le mani dalla Palascìa"
Apprendiamo per iscritto dal suo Ufficio Tecnico che il Comune di Otranto respinge l'istanza di accesso agli atti relativi alla progettazione dei lavori di ampliamento e costruzione della base intorno al faro di Punta Palascìa. Le argomentazioni con cui l'Amministrazione della Città di Otranto respinge le nostre istanze sono contraddittorie e sorprendenti.
Un primo argomento sarebbe che la direzione del Genio militare per la Marina di Taranto, consultato dal Comune, si oppone negativamente. Una seconda considerazione sarebbe che il diritto di accedere a questi atti amministrativi è tutelato per legge ma che questo diritto, secondo il Comune di Otranto, non va inteso come "strumento di controllo democratico generalizzato". Questa è quindi la cultura della trasparenza democratica e della partecipazione della cittadinanza attiva a detta del Comune di Otranto. Con queste e altre motivazioni contraddittorie e ad avviso del Comitato illegittime, che verranno esaminate dal Giudice amministrativo, veniamo definitamente a conoscenza che nonostante vantate aperture verbali e sulla stampa, l'Amministrazione di Otranto e la Marina Militare Italiana non intendono confrontarsi con il nostro Comitato e con la volontà popolare di trasparenza sulle decisioni statali e comunali di procedere nei lavori di ampliamento della base militare. Per il diniego non è stato addotto in motivazione il segreto militare, ma il pretesto che il Comitato non avrebbe un interesse motivato a visionare gli atti. Ancora il Comune otrantino dice che tutta quella documentazione non è ancora completata, eppure i lavori relativi sono già iniziati. Si tratterebbe di "lavori di ampliamento per usi operativi, di realizzazione di videosorveglianza con integrazione di impianto antintrusione, oltre che di costruzione di locale per automezzi". Eppure al contrario - così come ha affermato in un'intervista radiofonica ad ecoradio disponibile sul sito
www.ecoradio.it - il Generale Felice Resce ha dichiarato che su Punta Palascìa devono essere realizzati alloggi per i familiari dei militari.
Il Comune afferma che il Comitato non può visionare il Progetto e contemporaneamente permette alle telecamere del TG3 nel servizio andato in onda il 19/8/2007 (disponibile sul sito del Comitato
www.giulemanidallacosta.it ) di riprendere interamente la pianta del Progetto esecutivo dell'ampliamento della base militare di punta Palascìa.
Questa è la democrazia, la trasparenza e la coerenza dei nostri amministratori. In un'azienda questi comportamenti sarebbero già considerati giusta causa di licenziamento. Perché ricordiamocelo che politici, amministratori, militari e dirigenti dello Stato sono dipendenti pubblici, quindi dipendono anche dai cittadini oltre che essere profumatamente stipendiati.
Lecce, 7 settembre 2007 Comitato "Giù le mani da Punta Palascìa"
per info: Silverio Tomeo
339-4487672