[movimenti.bicocca] Honneth - Reificazione

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Author: Tommaso Vitale
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To: ML movimenti Bicocca
Subject: [movimenti.bicocca] Honneth - Reificazione
Axel Honneth
Reificazione

Con il concetto di “reificazione” György Lukács ha descritto
quella dinamica, mutuata dallo scambio delle merci tipico dell’era
capitalista, che induce i soggetti a percepire anche le altre persone
come oggetti. La teoria critica propone un’analisi più articolata
del fenomeno della reificazione, intesa in una triplice dimensione:
intersoggettiva (nel rapporto con gli altri), oggettiva (nel rapporto
con il mondo) e soggettiva (nel rapporto con sé stessi). La proposta
elaborata da Axel Honneth, che nasce da una serie di conferenze
tenute nel 2005 all’Università di Berkeley, è il frutto di una
reinterpretazione delle intuizioni di Lukács attraverso prospettive
mutuate da Heidegger e da Dewey. La tesi centrale è che la
reificazione avviene allorché, nella nostra relazione con il mondo,
perdiamo la componente di un riconoscimento anteriore che sta alla
base di ogni nostro conoscere. A partire da questo concetto di
reificazione, riformulato nei termini della teoria del
riconoscimento, è possibile gettare un ponte verso le problematiche
della filosofia sociale. La reificazione intersoggettiva, ad esempio,
è oggi prodotta da nuove pratiche – come la cancellazione della
sostanza giuridica del contratto di lavoro o la riduzione delle
caratteristiche del bambino a dati genetici, misurabili e
manipolabili – che considerano le persone indipendentemente dal
mondo vitale al quale appartengono, mentre l’autoreificazione (ossia
il fare di sé stessi degli oggetti da osservare o da produrre in base
a determinati criteri) è il frutto delle pratiche istituzionalizzate
di presentazione di sé – i colloqui di lavoro o le procedure per la
ricerca di un partner su internet offrono esempi istruttivi a questo
riguardo.





Axel Honneth (Essen, 1949), uno dei più autorevoli esponenti della
filosofia sociale contemporanea, è docente presso l’Università di
Francoforte sul Meno, dove dal 2001 dirige anche l’Institut für
Sozialforschung. Tra le sue numerose opere tradotte in italiano,
ricordiamo: Lotta per il riconoscimento. Proposte per un’etica del
conflitto (2002); Critica del potere. La teoria della società in
Adorno, Foucault e Habermas (2002); Il dolore dell’indeterminato.
Una riattualizzazione della filosofia politica di Hegel (2003).

Meltemi, 2007
http://www.meltemieditore.it/Scheda_libro.asp?Codice=L038