[NuovoLab] REFUSE’ ( rifiutato, respinto )

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Aihe: [NuovoLab] REFUSE’ ( rifiutato, respinto )
Vi chiedo di prendere qualche minuto per leggere
questa lettera di un ragazzo italiano che voleva far
passare le vacanze in Italia alla sua ragazza
malgascia........
siamo troppo pochi e impotenti per fare
qualcosa? beh intanto far circolare queste
informazioni che vengono sempre nascoste forse è
qualcosa.


Antananarivo, 23 agosto 2007

REFUSE’ ( rifiutato, respinto )

Questa è l’unica arrogante parola uscita dalla bocca dell’impiegata dell’
ambasciata francese in Madagascar in merito ad una richiesta di visto turistico
per l’Italia.
Più che una risposta ha tutte le sembianze di un verdetto, se si aggiunge che
fra le “ regole “ scritte nei vari uffici viene frequentemente usata un’altra
poetica parola INTERDICT ( interdetto o meglio VIETATO ), nel caso specifico è
proibito domandare le motivazioni di una “eventuale”,usando un eufemismo,
domanda RIFIUTATA. Ripeto, è negato il DIRITTO ad essere informati sulle
ragioni dell’esito negativo.
Questa è solo una delle tante storie di attualità che restano nel silenzio, ve
la racconterò nei fatti che vedono una Ragazza Malagasy che chiameremo Afaka,
con un lavoro, un conto corrente bancario, una casa, una famiglia, un diploma
scolastico primario, una carta d’identità ed un passaporto valido per l’espatrio
( requisiti indispensabili nella nostra fiorente e civilizzata società per
poter riconoscere diritti ad un essere umano ) ragazza inoltre che
contribuisce ad aiutare il proprio Paese collaborando con una piccola
associazione italiana che si occupa anche di cooperazione internazionale ( in
particolare realizza reti idriche che garantiscono acqua potabile a centinaia
di famiglie ).
Afaka circa un mese fa’ è stata invitata in Italia a fare una vacanza, si è
informata quindi presso l’ambasciata francese che si occupa del rilascio dei
visti ed ha provveduto a fornire tutta la documentazione necessaria per
presentare la richiesta, dall’Italia sono stai inoltrati un certificato di
residenza della persona che l’avrebbe accolta, tre mensilità di affitti pagati,
tre bollette telefoniche ed un certificato di accoglienza rilasciato dal
Comune; Una volta preparato il tutto Afaka il 3 agosto 2007 ha telefonato all’
ambasciata per prendere un appuntamento che le è stato concesso per il giorno
21 agosto al costo di 140.000 Ariary pari a 55,00 euro e circa TRE VOLTE UNO
STIPENDIO in Madagascar. Il colloquio si è rivelato in effetti un
interrogatorio inquisitorio, in cui sono stati usati più volte termini
offensivi, denigratori ed oltraggiosi, volti esclusivamente ad umiliare e far
desistere qualcuno che per un mese ha sognato di avere dei DIRITTI,di essere
UGUALE a chiunque altro al mondo, di essere LIBERA!
Questo è un fatto REALE accaduto ad una persona che ha richiesto un visto
TURISTICO di 25 giorni per venire a trovare il ragazzo,gli amici e visitare il
nostro paese.
Naturalmente i 140.000 Ariary sono stati trattenuti insieme alla
documentazione ed è stato negato il diritto di sapere il motivo di tale
RIFIUTO.
Egalité, Fraternité, Liberté non era questa la Francia? parole altisonanti e
profonde, tanto profonde da inabissarsi come un relitto nell’ Oceano. Come
possiamo riconoscere le leggi e le regole di un Paese che tradisce i suoi
principi fondamentali e in tutto questo l’Italia che ruolo ha?
Forse sono solo un illuso a credere nella LIBERTA’ e nell’Amore nel senso più
ampio del termine,un Amore che non abbia confini, disuguaglianze, colori,
religioni e lingue.
Lascio a voi le risposte che non riesco a trovare in un mondo che non sento
mio.
Chiudo con le parole di Afaka: Non sono arrabbiata, qui è normale, ci siamo
abituati, in Madagascar non ti fanno arrabbiare, TI FANNO PERDERE LA SPERANZA!

AFAKA ( libero\a , liberato\a )



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Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal
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Ugo Beiso