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From: Zenzero Zenzer <zenzerorama@???>
Date: Sep 3, 2007 7:11 AM
Subject: CACCIA
To: neurogreen@???

LA CACCIA E QUESTIONE DI ORDINE PUBBLICO NON UNA PURA QUESTIONE ANIMALISTA
http://lists.peacelink.it/animali/2007/09/msg00004.html

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CACCIA
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Cacciatore spara, agricoltore impallinato
Tragedia sfiorata nelle campagne di Doganella, ferita leggera. Prima le
scuse, poi la fuga

http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20070902&ediz=05_LATINA&npag=46&fil
e=C_1922.xml&type=STANDARD
La stagione della caccia, iniziata alla mezzanotte di ieri, già registra un
incidente. Il primo, in assoluto, in Italia, è accaduto intorno alle
7.30 di
ieri a Cisterna, in località Doganella di Ninfa, dove un agricoltore è stato
impallinato mentre innaffiava l'orto di casa. Il caso ha voluto che
l'agricoltore, scambiato per un animale, sia stato mirato alle spalle e che

solo uno dei pallini lo abbia ferito all'altezza di un orecchio. Se si fosse
girato di fronte rischiava di perdere la vista, ma per fortuna L.F., 47
anni, è stato medicato al punto di Primo Soccorso di Cisterna e giudicato

guaribile in pochi giorni. Il cacciatore di mezza età, sconosciuto nella
zona, non appena si è reso conto dell'incidente provocato, si è scusato con
l'agricoltore accertandosi che le ferite non fossero gravi, ma non appena la

vittima ha pensato di rivolgersi ai carabinieri si è defilato. L'incidente
poteva essere evitato se la sospensione dell'esercizio venatorio in tutte le
aree della regione che sono stata devastate dagli incendi, firmato

dall'assessore all'agricoltura Daniela Valentini, fosse stato esteso
indistintamente in tutta la regione come osserva l'assessore regionale
all'Ambiente Filiberto Zaratti: «Il provvedimento di divieto firmato dal

presidente Marrazzo, è un atto di responsabilità, un primo importante passo
per affrontare la grave situazione ambientale della nostra regione - dice
Zaratti - ora però dobbiamo pensare ad estenderlo anche alle aree limitrofe

a quelle devastate dagli incendi perché proprio in quelle aree si sono
rifugiati gli animali scampati alle fiamme. Certamente - prosegue - vista la
gravità della situazione e la vastità degli incendi e dei danni causati alla

fauna selvatica, ritengo che la soluzione ottimale sia quella di sospendere
la caccia nella regione per dare tregua alla fauna stessa e
contemporaneamente redigere le mappe delle aree incendiate». Secondo i dati

Istat i cacciatori italiani negli ultimi 10 anni si sono quasi dimezzati,
passando da 1.446.935 del 1990 agli 806.395 del 2004. C. Pao.
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La donna è stata trasportata in ospedale: ha riportato ferite anche al

volto. Indagano i carabinieri
Esce di casa, centrata dai pallini
A Morolo tragedia sfiorata nel giorno di pre apertura della caccia

http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20070902&ediz=04_FROSINONE&npag=43&;
file=A_1604.xml&type=STANDARD
di EMILIANO PAPILLO
Una donna di 40 anni, R.M., di Morolo è stata ferita ieri mattina dai

pallini di un fucile durante il giorno di preapertura della caccia.
E' accaduto poco dopo le 9 nel centro lepino, in località Sassone, nei
pressi del fiume Sacco. La donna che vive con il marito e due figli nella

zona, era uscita di casa per cercare di sgridare alcuni cacciatori che si
erano avvicinati troppo alla sua abitazione quando all'improvviso è stata
colpita dai pallini di un fucile. La donna è caduta a terra ed è rimasta

stordita. Subito i familiari hanno dato l'allarme e sul posto si sono recati
i carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Raffaele De Rosa
e i sanitari del 118. Viste le ferite riportate la donna è stata trasportata

all'ospedale di Frosinone. Ha ferite al volto, ad un braccio ed una gamba.
Prognosi dieci giorni. La fortuna della donna è stata quella che i pallini
sono arrivati a freddo altrimenti sarebbe stata una tragedia. I carabinieri

si sono messi subito alla ricerca degli autori del folle gesto, che si sono
però dileguati. Controllati decine di cacciatori, ma finora i colpevoli
l'hanno fatta franca. Infuriati i residenti. «Non è possibile, ogni anno lo

stesso problema. Non rispettano le leggi mettendosi in pratica a ridosso
delle abitazioni. Non siamo contro la caccia, anzi, rispettiamo i
cacciatori, ma loro non rispettano noi. Ci sono diversi chilometri di

terreno su cui cacciare, vorremmo che si mantenessero come dicono le leggi a
distanza dalle abitazioni» spiega Fabio D'Alessandris, uno dei residenti
aggiungendo: «Questa è una zona a rischio. Vengono infatti decine di

cacciatori, ma oggi (ieri) hanno superato ogni limite. Si è rischiata la
tragedia. Una mia vicina è stata colpita dai pallini di un fucile, poi i
cacciatori si sono dati alla fuga. Per fortuna i pallini sono arrivati

freddi altrimenti erano guai seri. Ha ricevuto comunque ferite in più parti.
Abbiamo presentato diversi esposti, chiediamo più controlli». I carabinieri
hanno fatto sapere che durante il periodo di caccia la zona sarà controllata

a tappeto. Anche la Forestale potenzierà i controlli. Ieri era il giorno di
preapertura con caccia alla tortora. Quale è stato il bilancio? «C'erano
molti cacciatori in giro anche se qualcuno è stato bloccato dalle voci che

non si poteva cacciare in area boschiva e nelle zone colpite dagli incendi.
Oltre all'episodio spiacevole di Morolo, tutto fortunatamente è filato
liscio. Abbiamo fatto decine di controlli, tutti i cacciatori erano in

regola». Le zone più battute oltre a Morolo, Sgurgola, Villamagna, Ferentino
dove è stato trovato ucciso un cane, Paliano ed Anagni.
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