Lähettäjä: Valerio Päiväys: Vastaanottaja: lista cm-roma. Aihe: Re: [cm-Roma] rom (era digest eccetera)
Marco Pierfranceschi ha scritto: > Il giorno 24/ago/07, alle ore 16:10, Valerio ha scritto:
>
> Su questo siamo perfettamente d'accordo, ma la nostra cultura non è
> certo innocente.
> Ciao,
tutto quello che tu dici è assolutamente legittimo e condivisibile.
Quest'ultima frase poi è storicamente vera.
Quello che però non capisco è come posso fare per aiutare queste
persone? Siamo d'accordo che per aiutarle dovremo comunque cambiare la
loro cultura, giusto? Siamo d'accordo sul fatto che non è possibile
arrivare in un paese e pensare di campare con la propria cultura, se
quella del paese in cui siamo arrivati è sostanzialmente diversa dalla
nostra, giusto? E poi, ultimo dilemma ma che mi preoccupa parecchio:
come posso fare per tutelare quel poco che mi sono conquistato in
termini di tranquillità sociale, benessere, sicurezza, libertà di
spostamento...senza dover necessariamente agire con la forza verso
queste persone? Come faccio a convincere uno che mi viene a rubare
dentro casa o mi frega la bici o mi picchia per prendermi il cellulare,
etc etc... (per non parlare delle violenze sessuali, vero crimine contro
l'umanità e per la quale ci vorrebbe la galera, quella vera) che questo
non va fatto e che blablablabla..?
Se è vero, come PARE sia vero, che il 50% dei crimini commessi dalla
piccola delinquenza è commesso da persone non italiane e che tra queste
la maggior parte sono rumeni o albanesi, è forse vero che senza di loro
ci sarebbero il 50% in meno di possibilità di essere vittime di
un'aggressione? I furti nelle ville del nord (ville costruite
con...ATTENZIONE a non generalizzare! Se non tutti i rom sono ladri
allora non tutte le ville del nord sono costruite con i proventi di una
vita lavorativa illecita o alle spalle di qualche muratore dell'est)...i
furti nelle ville del nord, dicevo, spesso portati a segno con inaudita
violenza nei confronti di chi vi abita ( recentissima è la storia dei
due custodi seviziati e poi uccisi in un modo così barbaro da lasciare
sconvolto persino il procuratore che si sta occupando dell'inchiesta)
avverrebbero lo stesso..oppure sono un fenomeno, almeno nelle
proporzioni, figlio di una politica di accoglienza LEGGERMENTE sbagliata?
A questo punto non so se sia meglio uno stato di polizia o il far west
totale.
Ultimissima spicciola considerazione pratica: perché devo essere sempre
io ad adattarmi, anche quando le mie pretese sono legittime e
assolutamente condivise dal mondo civile? Dunque, in primis sarà
sbagliata la politica di accoglienza ma adesso che sono loro sono qua,
perché devo pagare io?
Queste due culture ADESSO E DI FATTO mi sembrano totalmente
incompatibili. Poi magari fra qualche anno le cose cambieranno (ma non
credo che servano 2 o 3 anni e manco 5 o 6, forse 15 o 20 anni
potrebbero essere un tempo sufficiente), ma per adesso mi pare che non
ci siano segnali tanto positivi.
Vorrei far notare a tutti quelli che si sono lanciati in giudizi
"politici" circa la mia personalità che il mio discorso è assolutamente
circoscritto a chi di fatto risulta essere il meno capace di integrarsi.
Gli africani ( tra cui il mio amico del Senegal che vende i giochini per
la play...) non se la passava molto meglio di certi rumeni. Certi
cinesi, tra cui quelli che lavorano nel ristorantino sotto casa che Dio
solo sa che combina in cucina...ma vabbè...insomma manco loro si sono
messi a rubare, violentare, sfruttare le connazionali per la
prostituzione. Ci sarà stato qualche africano e qualche cinese che
avranno cose disgustose ma DI FATTO la maggior parte vive di espedienti
che NON CREANO UN PROBLEMA DI ORDINE SOCIALE ma semmai
politico/economico. Il cinese si compra un quartiere intero? E allora?
Qual'è il problema? Un italiano glielo ha venduto, lui lo ha pagato in
contanti, lui sta lì, non si nasconde. I soldi sono delle mafia? Ok, sta
alle autorità indagare e SE TROVANO QUALCOSA reprimere. Io in quel
quartiere ci posso ancora andare a passeggiare, posso lasciare la mia
bici al palo, la mia moto, la mia macchina; posso comprare a prezzi
vantaggiosi riso e legumi. In più posso conoscere la loro cultura
facendomi due chiacchiere con loro. So già che non mangerò mai cani ma
questo non è un problema culturale perché io non magio carne e trovo
incivile anche il mangiare vitelli o mucche poiché non ci sono animali
di serie A e animali di serie B. Questo però non me li fa odiare poiché
loro non ti impongono nulla con la loro presenza.
Non so se sono riuscito a spiegarmi...probabilmente no o forse solo in
parte. Però vi assicuro che tornare a casa ed essere aggrediti per un
cellulare o ridotti in coma durante una passeggiata in bici non è
piacevole e gli autori non erano cinesi e manco africani. E si che se la
passano male, specie i secondi, tutto il giorno buttati per strada, con
una borsa pesantissima da gestire e con il terrore di essere sempre
presi da qualche coglione in divisa. E già...perché se stai al semaforo
a lavare i vetri nessuno ti porta via ( per fortuna), se ti butti per
terra ubriaco, vomitante o spacchi bottiglie per terra...nessuno ti dice
niente ( e qui già un pò mi rode...). Se poi stai fermo davanti a delle
prostitute, con una faccia che te la raccomando ed una macchina da 60
mila euro...pure lì puoi stare tranquillo: nessuno sbirro verrà mai a
dirti nulla.