Il giorno 21/ago/07, alle ore 15:13, proto ha scritto:
> Un fantasma si aggira per l'Italia, il fantasma del "Non sono
> razzista, però".
Penso che prima di fare un uso improprio delle parole occorrerebbe un
minimo documentarsi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Razzismo
"Razzismo", nella sua accezione classica, definisce una separazione
degli uomini in "razze", e pretende di assegnare ad alcune la
superiorità su altre. Questa è un'idea scientificamente insostenibile
e quindi del tutto infondata.
Poi però il mondo è ricco di culture, fondate sull'egoismo piuttosto
che sull'altruismo, sulla competizione piuttosto che sulla
collaborazione, con miriadi di diverse sfumature.
Io non credo, come persona, di essere geneticamente migliore di altri.
Credo però che la mia cultura, la mia etica, i miei valori funzionino
meglio di altri per la massimizzazione del benessere collettivo,
anche se nella società in cui vivo faticano parecchio ad essere messi
in pratica.
Ciao
P.s.: comunque la recente esperienza di un viaggio in bici in Albania
mi ha fatto riconsiderare parecchie cose sulla fondatezza degli
ideali "collettivisti"...
--
Marco Pierfranceschi
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«Come siamo con gli oggetti, così siamo - in modo più o meno visibile
- con gli altri»