Autor: Edoardo Magnone Data: A: forumgenova Assumpte: [NuovoLab] Fuori dal coro di rifonda: "Io difendo Caruso dal
linciaggio"
Io difendo Caruso dal linciaggio
Ramon Mantovani
Io difendo Francesco Caruso. Per tre motivi.
1) tutti sanno che un lavoratore con contratto a termine costretto a
lavorare senza sicurezza non può, a meno che si possa permettere di essere
licenziato (pardon, non avere il rinnovo del contratto) nel pieno rispetto
delle leggi Treu e Biagi, denunciare agli ispettori del lavoro, al sindacato
o ad altre istituzioni, il proprio padrone (pardon, datore di lavoro). Chi
fa finta di non saperlo o, peggio ancora, vaneggia di legislazione sulla
sicurezza e piange lacrime di coccodrillo sugli omicidi bianchi (pardon,
incidenti sul lavoro) e non vuole toccare la precarietà (pardon,
flessibilità) è complice. Caruso di questo parla e propone tutele per il
lavoratore che denuncia la mancanza di sicurezza sul posto di lavoro al pari
degli imprenditori (pardon, padroni) che denunciano il racket.
2) La parola assassini per Treu e Biagi e la cultura di demonizzazione
dell'avversario sono, secondo me, sbagliate. Ma non sono un'idiozia o una
cretineria, come sostiene Sansonetti. Sono una provocazione, una tecnica
comunicativa. Che io non condivido perchè la considero subalterna e
tendenzialmente individualista. Come gli "schiaffi umanitari a D'Alema" o la
marijuana a Montecitorio. Sono chiavi per entrare nel circo massmediatico e
per tentare di veicolare certi contenuti. Ripeto, io non condivido la
"guerriglia comunicativa" di Caruso, e lui lo sa perchè ne abbiamo parlato.
Ma vorrei che si discutesse seriamente con lui di questo senza paternalismi
e scomuniche. In un osceno sistema informativo dove manifestazioni pacifiche
di centinaia di migliaia di persone sono ignorate a meno che non si bruci
qualche bandiera o sia spaccata una vetrina come si fa a comunicare? A
"bucare" la cortina di silenzio che circonda inesorabilmente tanti problemi
sociali? Devo dire che Caruso "buca" e io no.
Per esempio: a fine luglio in commissione esteri alla Camera la maggioranza
(tutta) e gran parte dell'opposizione hanno cancellato lo svuotamento della
legge 185 (quella sul commercio delle armi) fatto dal governo Berlusconi
vincendo le forti resistenze del governo Prodi che voleva allegramente
continuare la politica del governo precedente. Stiamo parlando delle armi
leggere e pesanti con le quali si uccide e si massacra (pardon, si fanno
danni collaterali) nei 50 e più conflitti armati in corso nel mondo. La
notizia è stata ignorata totalmente. Eppure che il governo Prodi si sia
trovato in contrasto, su una simile questione, con la propria maggioranza su
un emendamento dell'Onorevole Mattarella avrebbe dovuto essere una notizia
ghiotta. Invece no. Nemmeno per Liberazione lo è stata.
Il mio comunicato è stato del tutto inefficace. Ma forse se avessi scritto
che il sottosegretario tal dei tali prende tangenti dalle industrie belliche
o che il governo è assassino perchè vuol vendere armi senza controlli avrei
avuto più fortuna. Forse...
3) Nei confronti di Caruso c'è un vero e proprio linciaggio. Io non
partecipo a linciaggi nei confronti dei nemici, figuriamoci a quelli contro
un compagno! Tutti a pretendere (pardon, chiedere sollecitare) scomuniche,
espulsioni, condanne. Ed ecco le scomuniche, le condanne e perfino le
minacce di espulsioni uscire dalla bocca, e dalla penna, di autorevoli
dirigenti del partito. Forse Caruso ha fatto un danno esponendo il PRC alle
solite strumentalizzazioni e ai soliti attacchi velenosi (pardon, critiche
costruttive). Forse. Ma chinare la testa e aggiungersi al coro degli
avvoltoi scomunicando Caruso e promettendo provvedimenti è un rimedio
peggiore del male. La presenza di Caruso in parlamento, con il suo stile e
con la sua guerriglia mediatica, è un sintomo di democraticità del sistema
politico, non il suo contrario. Del resto se non ci fosse Caruso qualsiasi
parolina di chiunque di noi potrebbe ugualmente essere usata contro di noi.
Come è stato fatto innumerevoli volte con Bertinotti, accusato perfino di
fiancheggiare le BR da tutti, compresi il PdCI, i Verdi e i DS (tutti senza
distinguo). O no? Io conosco Francesco Caruso. L'ho visto per due ore in via
Tolemaide, a Genova nel 2001, adoperarsi affinché la resistenza contro le
cariche illegali della polizia fosse passiva e pacifica. Mi sembra molto più
non violento lui di tanti predicatori della non violenza con scorta armata e
auto blu. Molto più non violento dei militanti e del servizio d'ordine dei
DS che nel 97, alla marcia Perugia Assisi, ci insultarono e aggredirono
fisicamente (pardon, contestarono democraticamente). Molto più serio di
tanti dirigenti del partito che le sparano grosse sulle agenzie di stampa e
che giorno dopo giorno, invece, si omologano a un sistema politico bastardo
che vuole, con le aggressioni e i linciaggi o con le lusinghe (ma quanto
siete bravi con la non violenza! ma che inaspettata cultura di governo!)
normalizzarci e, in definitiva, ucciderci politicamente.