[NuovoLab] Comunicato stampa: atteggiamento coerente

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Autor: Edoardo Magnone
Data:  
A: forumgenova
Assumpte: [NuovoLab] Comunicato stampa: atteggiamento coerente
Fuorilinea ricevo e rigiro.

Edoardo Magnone
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Comunicato stampa: I circoli del lavoro P.R.C. esprimono un giudizio totalmente
negativo sull’intesa raggiunta tra il governo ed il sindacato sulle pensioni.
Sulla revisione dello scalone "Maroni", nei fatti si mantiene in piedi lo
stesso impianto filosofico, cioè l’allungamento dell’età pensionabile. Certo la
si addolcisce per il primo anno, nel 2008 si andrà in pensione a 58 anni di età
e 35 di contributi, da luglio 2009 viene invece costruito il "trucco"
attraverso un mix di quota ed età anagrafica minima. Dal 2013 nei fatti si
supera di un anno anche la riforma Maroni, che prevedeva 61 e 35 ma con il
"trucco" si andrà in pensione con quota 97 e minimo 61 anni cioè o con 61 e 36
o con 62 e 35.

Vengono peggiorati i coefficienti di calcolo della pensione, i punti che vengono
venduti come positivi per i giovani sono condizionati dall’andamento dei conti,
per i lavori usuranti la disciplina ha creato il classico giuoco delle tre
carte per cui alla fine solo una esigua minoranza vi potrà accedere sempre che
non si superi il tetto di spesa previsto.

I provvedimenti sulla legge 30 prevedono l’eliminazione di quelle forme
contrattuali che non servono ai padroni, ma non trova il coraggio di cancellare
lo staff-leasing e come misura per tagliare i contratti temporanei si obbliga
l’azienda a motivarli, ma dopo 36 mesi di utilizzo del lavoratore. Senza
mettere né causali né limiti in relazione ai dipendenti dell’azienda. In
compenso si rendono meno costosi gli straordinari, si defiscalizza il salario
di produttività contribuendo ad indebolire il contratto nazionale, proprio come
chiedono i padroni.

In un anno di governo Prodi tutte le aspettative verso l’esecutivo sono state
deluse, nei luoghi di lavoro cresce sempre di più un pericoloso sentimento di
disaffezione e rassegnazione, non vi è alcun elemento sostanziale di
discontinuità con le politiche del precedente governo. Troppo evidente risulta
la subalternità di questo governo ai poteri forti, a cui in questi mesi è stato
elargito a piene mani, senza che nessuno abbia posto problemi di compatibilità
economica o bilancio.

I soldi non ci sono mai solo quando vanno restituiti ai lavoratori.
In questo quadro la presenza di Rifondazione Comunista nell’esecutivo risulta:
inutile nel tentare di smuovere gli equilibri di classe, il risarcimento
sociale annunciato dal partito è continuamente messo nell’angolo da chi in
realtà prende le decisioni in questo governo; disastrosa nel rapporto con la
sua base sociale perché si sta arretrando su tutto anche sui punti fondanti di
R.C. la paura del ritorno di Berlusca non è un valido motivo per bersi tutto.

Chiediamo ai parlamentari e senatori di R.C. e al gruppo dirigente del partito
di assumere un atteggiamento coerente con gli interessi dei lavoratori
impegnandosi a non votare una riforma che innalza l’età pensionabile e ad
aprire una battaglia per l’abrogazione della legge 30.

Riteniamo altresì indispensabile che l’accordo venga sottoposto al giudizio
vincolante dei lavoratori attraverso il referendum, come indispensabili devono
essere le assemblee in cui CGIL CISL UIL dovranno illustrare ai lavoratori
l’intesa.

Nella giornata di giovedì 26 luglio vi è stato un primo segnale di dissenso dei
lavoratori, con lo sciopero spontaneo dell’officina lastratura di mirafiori.

Alla ripresa del lavoro dopo le vacanze proseguiranno le lotte.

I circoli di lavoro del P.R.C. "FIAT Mirafiori" e "IVECO" di Torino