[NuovoLab] Per una mobilitazione sociale contro l’accordo su…

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Autore: Edoardo Magnone
Data:  
To: forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] Per una mobilitazione sociale contro l’accordo sul Welfare


Per una mobilitazione sociale contro l’accordo sul Welfare

Le reti sociali, i sindacati anticoncertativi, le associazioni della sinistra
anticapitalista propongono un incontro pubblico a Roma il 12 settembre per
discutere della mobilitazione contro l'accordo tra governo e Cgil, Cisl e Uil

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L’accordo sulle pensioni raggiunto da governo e sindacati , come previsto,
conferma la natura politica del governo Prodi: un governo legato al grande
capitale, sordo alle ragioni dei lavoratori e in sostanziale continuità con il
liberismo e pronto a rispondere ai poteri forti finanziari europei e alle loro
politiche antisociali.

L’accordo, infatti, si rivela come un accordo bidone che peggiora la stessa
Legge Maroni, innalza l'età pensionistica, riduce le aspettative future con i
coefficienti ogni tre anni, mette i lavoratori gli uni contro gli altri,
ribadisce la logica finanziaria che aveva affermato già con l’operazione scippo
sul Tfr (per ora fallita). E’ un accordo da respingere in modo netto e senza
mediazioni.

A peggiorare le cose c’è poi l’accordo sul “mercato del lavoro” che conferma
l’impianto della legge 30 che nelle intenzioni originarie avrebbe dovuto essere
“superata” e che viene invece rafforzata. Si conferma lo “staff leasing”, leggi
caporalato, e si aumenta sia il lavoro straordinario che l’incentivo alla
contrattazione aziendale con ulteriori regali alle imprese. Un disastro sociale
che si aggiunge alle gravissime scelte politiche di destrutturazione del
pubblico impiego, di mantenimento e incentivazione della precarietà del lavoro
e dei salari, di subalternità dei diritti sociali in generale alle priorità del
capitale finanziario.

Ribadendo la necessità dell'abrogazione legge 30 e del Pacchetto Treu intendiamo
anche segnalare che i movimenti sociali e contro la precarietà e lo stesso
sindacalismo anticoncertativo devono metterci una marcia in più nell’avanzare
obiettivi che rompano il sistema della precarietà e introducono fattori di
certezza sul piano del reddito e del lavoro stabile per i precari.
Le linee guida del Dpef e lo spirito della prossima Legge Finanziaria continuano
a rendere risibili provvedimenti sostanziali e urgenti sui diritti sociali, in
primo luogo quello alla casa e i diritti per i migranti. Sulla questione delle
abitazioni, nel nostro paese continuano a farla da padroni la rendita fondiaria
e la speculazione immobiliari alle quali vengono consegnate le priorità di
sviluppo delle principali aree metropolitane, la decisionalità sull’uso delle
aree pubbliche (vedi le caserme) e sulle aree industriali dismesse. Le spese
sociali per l’edilizia popolare e per sottrarre gli affitti ai prezzi
proibitivi del mercato restano infime e continua a essere vigente la
liberalizzazione degli affitti che ha contribuito al boom della speculazione
sulle case.

La destinazione delle spese sociali continua ad essere subordinata ai voleri e
agli orientamenti strategici dei poteri forti e del militarismo. Cresce la
quota destinata alle spese militari e alla crescita del complesso
militare-industriale italiano, crescono i finanziamenti per le missioni
militari all’estero che hanno reintrodotto in questo capitolo anche il ritorno
dei Carabinieri italiani in Iraq oltre al mantenimento delle missioni in corso
in Afghanistan, Libano, Balcani.

Come reti sociali, sindacati anticoncertativi, associazioni della sinistra
anticapitalista, singoli militanti abbiamo contribuito finora a praticare con
le lotte e mobilitazioni una reale alternativa sociale ai dogmi del liberismo e
della guerra. Vogliamo continuare a praticare il terreno del conflitto anche
contro le politiche antisociali del governo Prodi a partire dalle questioni
indicate in questo appello. Invitiamo tutti e tutte a un appuntamento per il 12
settembre per discutere collettivamente delle modalità di questa mobilitazione
che metta in campo sulle questioni sociali la stessa forza e la stessa
indipendenza messa in campo contro la guerra.

Per adesioni: noallaccordo@???

Action!, Confederazione Cobas, Rete dei Comunisti, Sinistra Critica, Giorgio
Cremaschi (Rete28 Aprile), Luigia Pasi (Sdl), Emidia Papi (RdB), Vincenzo
Siniscalchi (Sdl)............