[Lecce-sf] PALASCIA, SAMMARUCO: "MA IL SINDACO NON SAPEVA?"

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PALASCIA, SAMMARUCO: “MA IL SINDACO NON SAPEVA?"

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Corrado Sammarruco, capogruppo all’opposizione al Comune di Otranto, ha
voluto esprimere il suo dissenso riguardo la gestione delle ultime due
vicende più importanti che hanno animato la vita politica locale. Nei gironi
scorsi, il sindaco Cariddi aveva indetto un’assemblea per discutere il
progetto di realizzazione di una discussa struttura in zona Palascia, ad
opera della Marina Militare. Nell’incontro, il sindaco aveva mosso qualche
dubbio sul progetto, ritenendo che ci fossero carenze serie nell’iter di
approvazione, riscontrabili nella precedente amministrazione. Pronta la
repliica di Sammarruco: “In merito alla questione, siamo contrari alla
struttura che la Marina dovrebbe realizzare in zona Parco. Ma tuttavia
sorprende l’atteggiamento del sindaco, che si estranea da ogni
responsabilità su tale progetto: contesto il suo comportamento – afferma -
visto che Cariddi era assessore ai Lavori pubblici nella precedente
amministrazione e non poteva non esserne a conoscenza, a meno che, sulla
questione, si sia in qualche modo distratto. Se così fosse, lo invito a
rivolgersi all’assessore De Donno nell’amministrazione Bruni, e che dovrebbe
essere ben informata sui fatti”.



Ma Sammarruco ci tiene a muovere un appunto anche sulla famosa questione dei
parcheggi nelle pinete di Alimini e delle sassate alla polizia municipale:
“Esprimo la mia vicinanza alle forze dell’ordine, vittime di questi atti
scellerati. Ma mi chiedo pure come mai simili episodi si stiano verificando
solo quest’anno. Un’altra questione che si pone è la mancanza di controllo
nelle ore notturne – aggiunge - dove le pinete vengono letteralmente invase
dalle auto molto di più che durante il giorno. Risulta evidente l’incapacità
amministrativa nel gestire una situazione, che non avrebbe bisogno dell’uso
della forza, ma semmai della concertazione, facendo magari riferimento alle
associazioni, che, in tali necessità, dimostrano maggiore efficacia grazie
alla propria naturale vocazione al dialogo. La Concertazione doveva essere
del resto il grande disegno politico di questa maggioranza, ma, dinanzi a
questi episodi, sì denota l’idea di un fallimento totale di questo
proposito”.



Mauro Bortone