Partecipate e fate partecipare. Grazie!
Elisabetta (zaatar)
Il campo profughi palestinese di Naher el Bared, in Libano, esiste dal 1948,
l'anno del grande esodo palestinese dovuto ai massacri in Palestina ed alla
proclamazione della nascita di Israele. Le condizioni di vita erano già
particolarmente disagiate considerando il fatto che i palestinesi in Libano
sono discriminati sotto ogni aspetto (non possono esercitare molte
professioni, riunirsi in associazioni...) e che la stessa aviazione
israeliana ha fatto, in passato, molti morti nel campo, ma a tutto ciò si
sono aggiunti i bombardamenti che recentemente hanno quasi completamente
distrutto l'insediamento.
Il governo libanese, infatti, utilizzando la solita motivazione della lotta
al terrorismo, ha raso al suolo centinaia di case dove avrebbero potuto
essere rifugiati alcuni militanti della formazione denominata Fatah al
Islam.
Morti, feriti e circa 13.000 famiglie fuggite con i soli abiti che avevano
addosso ed attualmente rifugiate nel campo di Baddawi, nel nord del paese,
dove già vivevano circa 15.000 persone.
Il silenzio è presto calato su questa ennesima "emergenza umanitaria", per
usare una definizione cara agli avvoltoi degli organismi preposti agli aiuti
internazionali, senza che gli stessi spendessero una parola sul fatto che
Fatah al Islam ha una scarsissima componente palestinese ed invece
un'indubbia compromissione con il potere politico libanese, sempre più
appoggiato dagli Stati Uniti e da tutti i paesi imperialisti.
Ad oggi nel campo di Baddawi mancano i generi di prima necessità.
L'associazione Zaatar sta raccogliendo fondi per l'associazione Assomoud
che, sul posto, sostiene i progetti per i profughi.
LUNEDÌ 30 LUGLIO ALLE 18 PRESSO IL GRIMALDELLO
(VIA DELLA MADDALENA 81 R)
ZAATAR PROIETTERÀ LE IMMAGINI CHE DOCUMENTANO STORICAMENTE LA VITA DEI
PALESTINESI DI NAHER EL BARED E L'ULTIMO ESODO DI MASSA
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