[NuovoLab] 271° ora in sielnzio per la pace

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Mercoledì 25 luglio dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di Genova, 271 ora in silenzio per la pace.
Verrà distribuito, con l'aggiunta di alcune considerazioni, l'articolo del Manifesto incollato di seguito

Nessun quotidiano ad eccezione de "il manifesto" ha riportato la puntuale analisi fatta il 20 luglio durante il dibattito organizzato al Museo Sant'Agostino dal "Comitato Verità e giustizia", dall' ex senatore Malabarba e

dall''europarlamentare Agnoletto sul futuro assetto della polizia.


Alessandra Fava Genova

L'ex capo della polizia Gianni De Gennaro punta a diventare un superministro di polizia, al G8 alla Maddalena tra due anni si rischia di rivedere le stesse facce della Diaz e intanto una risoluzione europea che vorrebbe delle sigle sul casco delle polizie fatica a diventare direttiva della Commissione europea: sono alcuni dei punti di un dibattito molto partecipato organizzato il 20 luglio al Museo Sant'Agostino dal Comitato Verità e giustizia,

"Siamo alla vigilia di una ristrutturazione della polizia, dei servizi e dell'intelligence estremamente preoccupante, volta a creare un mega ministro della polizia - ha detto l'ex senatore del Prc Gigi Malabarba, già membro del Copaco - De Gennaro vuole diventare il Negroponte italiano e coordinare tutte le strutture. Non è mai successo che in Italia uno scavalcasse tutti i prefetti mettendo a capo della polizia un suo uomo in perfetta continuità. Intanto si realizza un progetto vincente di multilateralismo globale, con la Digos a Guantanamo". Colpisce il pubblico che si parli di Diaz o Bolzaneto ed escano fuori Abu Ghraib, Guantanamo, l'Afghanistan, un filo continuo di torture, sopraffazioni intemazionalizzate. Perché quello a cui si è assistito a Genova, come ha sottolineato il sociologo dell'Università di Genova Salvatore Palidda, è la

costruzione sistematica del clima di guerra: "Al G8 i manifestanti vengono considerati nemici, perciò arrivano le unità speciali con pregresse esperiènze in operazioni internazionali o i corpi speciali come il VII nucleo. C'è un continuum tra Bolzaneto e Abu Ghraib, il Tuscania a piazza Alimonda come in Somalia o i finanzieri rambo". Mentre il pubblico applaude e il più anziano picchiato alla Diaz dice di non credere che la responsabilità sia tutta della polizia cattiva (il VII nucleo) contro una buona quella ai vertici, mentre sappiamo tutti benissimo che i vari De Gennaro, Andreassi, Mortola per finire con Sgalla pur essendo considerati di sinistra sono stati i mandanti del blitz".

Il sociologo Alessandro Dal Lago ha così osservato come la coppia Amato- De Gennaro si sia replicata paro paro sette anni dopo. Nel dibattito è stato anche fortemente criticato il film andato in onda venerdì sera su La7 "II seme della follia": "Dopo sei anni viene riproposto da una tv un lavoro che da

l'idea perdurante della costruzione di un falso, che il G8 fosse un evento senza responsabilità politica", dice Dal Lago, e Agnoletto riferisce di aver concordato con il vicedirettore de La7 una trasmissione "risarcitoria" alla ripresa dei processi. L'applauso più lungo va al mediattivista Mark Covell, finito in coma dopo il pestaggio alla Diaz: "Spero che voi italiani manteniate la pressione per avere una polizia migliore, perché tra due anni ci sarà un nuovo G8 alla Maddalena. E' il caso di prevenire per non vedere gli stessi uomini del G8 genovese".

La senatrice Heidi Giuliani ha lanciato un appello all'unità: "Cancellerei le differenze per ripartire da

zero. I partigiani ci sono riusciti 60 anni fa".


Come pacifisti e pacifiste genovesi abbiamo poco da aggiungere a questo articolo, esauriente, completo e "fuori dal coro", come è nella tradizione del Manifesto.

Solo due piccole osservazioni:



a.. Fu un governo di centro sinistra, nel 1999, a scegliere Genova come sede del G8, ed un governo di centro destra a gestirlo. Sarebbe inaccettabile che l'attuale governo di centrosinistra commettesse nuovamente lo stesso errore. Non vogliamo un altro g8, né alla Maddalena, né altrove. Esigiamo che il governo italiano si ritiri da tale organismo, peraltro non legittimato da alcun trattato internazionale e si faccia promotore di una politica internazionale di pace e di giustizia.





a.. Per essere promotore internazionale di pace il governo italiano dovrebbe innanzitutto e subito ritirare i propri soldati dall'Afghanistan, dove si rendono oggettivamente complici dei crimini statunitensi e sottraggono risorse alle pensioni e alla spesa sociale