PRC di lotta e di governo. Non vedete che non funziona ?
L'ingresso
di Rifondazione Comunista nella Giunta Regionale Toscana avviene nel
momento in cui con maggior evidenza si afferma il fallimento della
linea politica portata avanti dal gruppo dirigente del partito.
L'esperienza del PRC nel Governo Prodi mostra, in questi giorni, tutte
le sue conseguenze negative per la sinistra d'alternativa, costretta ad
ingoiare un accordo sulle pensioni tutto interno alle logiche neo
liberiste del ministro Padoa Schioppa ed al punto di vista
confindustriale espresso dal nascente partito democratico.
La
sconfitta subita sul tema delle pensioni fa seguito a quelle registrate
sulla politica estera, con l'accettazione della guerra in Afghanistan,
e sulla politica interna con le vicende della base di Vicenza e della
Tav. Nel momento in cui lo stesso Segretario Giordano pone – in maniera
confusa e insoddisfacente - il tema di una consultazione della base del
partito sulla presenza nel Governo nazionale, in Toscana si festeggia
la nascita dell'Unione.
In questo modo il Prc vuole provare a
condizionare la politica del Pd in Toscana così come vorrebbe fare,
senza riuscirci, a livello nazionale.
Questa linea politica sta
producendo una frattura insanabile tra rifondazione, i movimenti e il
popolo della sinistra, come dimostrato anche dai dati dell'ultimo
sondaggio pubblicato domenica sul Sole 24 ore. In un anno di Governo
Prodi i lavoratori dipendenti disponibili a votare centrodestra sono
passati dal 26 al 42 per cento. La rottura del rapporto con i movimenti
è plasticamente rappresentato da Piazza del Popolo vuota il 9 Giugno
scorso.
In Toscana Rifondazione Comunista è stata, dalla sua nascita,
al fianco delle istanze di resistenza sociale e di cambiamento: dalla
lotta contro gli inceneritori alla richiesta di pubblicizzare l'acqua,
dalla lotta contro le grandi opere inutili alla richiesta di
stabilizzare le migliaia di lavoratori precari nel pubblico impiego e
non solo.
E' un illusione pensare che si possa partecipare al Governo
regionale e continuare a svolgere quel ruolo perché, anche in Toscana,
il Prc dovrà ingoiare le decisioni del centrosinistra a cui fino ad
oggi si era opposto e rompere con la propria base sociale.
E'
necessario che le forme di resistenza sociale e i movimenti continuino
le battaglie sulle tematiche di questi anni, senza farsi condizionare
dalla logica di governi amici che poi amici non sono.
I compagni e le
compagne di Sinistra Critica continueranno a farlo.
Sinistra Critica
– coordinamento della Toscana
www.sinistracritica.org