[Forumlucca] Fw: Cercasi Fonico Disperatamente URGENTE

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Autor: Alessio Ciacci
Data:  
Para: forumlucca, fabioangeli, info, l.panigada
Assunto: [Forumlucca] Fw: Cercasi Fonico Disperatamente URGENTE
Carissimi,
l'associazione antimafia rita atria che sta organizzando una carovana antimafia che il 21 passa da Pisa avrebbe bisogno urgente di un fnocio,
qualcuno si potrebbe offrire per dare una mano???
Sotto trovate il progetto.

Un abbraccio,
Alessio



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----- Original Message -----
From: "Nadia Furnari" <nadiafur@???>
To: <m.ciancarella@???>; <elstev@???>;
<francescoscatena@???>; <fabrizio@???>;
<bagnolileonardo@???>; <odellac@???>; <isamauro33@???>;
<franca@???>
Cc: <ciacci@???>; <laurapicchi56@???>
Sent: Wednesday, July 18, 2007 7:56 PM
Subject: Cercasi Fonico Disperatamente


Carissimi, spero proprio non si voglia far saltare un concerto e deludere i
ragazzi di Torino perché manca un fonico.

Serve con la massima urgenza un fonico e possibilmente una batteria (né
della macchina, né di cucina). Sono sicura che qualcuno di voi conosce gente
che suona una batteria o un fonico..... HELP!!!!!


Servono notizie entro e non oltre domani mattina


Ciao.
Nadia


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CUORE

L'Italia, una e indivisibile...

... Così è. Se vi pare

Dedicato a Rita Atria





DAL 2007 AL 2011



La celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia è un'occasione eccezionale per riflettere collettivamente sul fondamento e sul senso del nostro stare insieme in questo Paese.

C'è stato un tempo in cui “Italia” era soltanto un'espressione geografica, nel tempo che ci aspetta a cosa alluderemo dicendo Italia?

In un momento storico in cui gli Stati nazione svaporano nella globalizzazione economica, finanziaria e quindi ordinamentale, che senso ha celebrare i 150 di un armamentario fondato e rifondato sull'amor di patria?



Domande grandi stanno sullo sfondo di questo nostro progetto.

Noi intendiamo partire dalla Costituzione del '48, messa a metà strada di questa vicenda umana chiamata Italia. Quelle domande, del cui valore siamo consapevoli, le lasciamo almeno in parte ad altri, che hanno altri ruoli.

A noi basta considerare che dentro il patto costituzionale del '48 c'è una promessa di libertà e di equità, che passa attraverso un delicato equilibrio tra unità e pluralità.

A noi basta considerare quanto questa promessa muova a tutt'oggi la nostra speranza e la nostra passione civile: la Costituzione del '48 ci convince e ci motiva a credere oggi che valga la pena scommettere su questo strumento di convivenza chiamato Italia.

La Costituzione del '48 resta manifesto politico incompiuto, spartiacque ancora oggi tra chi voglia servire con fatica il bene comune e chi no.

“La democrazia è la forma di vita comune di esseri umani solidali tra loro. Ciò è espressione dell'idea di virtù repubblicana di Montesquieu, di quell'amore per la cosa pubblica che presuppone disponibilità a mettere in comune qualcosa di sè, anzi il meglio di sè: tempo, capacità, risorse materiali” (Zagrebelsky, Imparare Democrazia. Ed. Einaudi, 2007)



A noi basta considerare le tante domande di giustizia rimaste insoddisfatte nel nostro Paese per misurare il grado di incompiutezza della promessa costituzionale.

Ci basta riflettere sulla volontà collettiva che si riesce a profondere nel nostro Paese per porre rimedio a questa situazione, per misurare il grado di adesione oggi a quella promessa.

In Italia, tra le domande di giustizia in sospeso, ve ne stanno alcune che particolarmente ci colpiscono e riguardano il nostro agire.

Giovanni Falcone disse: “Le mafie sono un fenomeno umano. Come tale hanno avuto un'origine, uno sviluppo e avranno una fine. Basta volerla”. Banale, vero. Rivoluzionario.

Oggi le mafie in Italia muovono circa 100 miliardi di euro all'anno, con una capacità di penetrazione economico-finanziaria e politica senza precedenti nella pur secolare vita di queste organizzazioni criminali.

L'apparente invincibilità delle mafie è per noi fondamentale cartina al tornasole di quella incompiutezza e di quella drammatica insoddisfazione.

Le mafie, che esistono da che esiste l'Italia e che risalgono la nostra storia senza soluzione di continuità, ci dicono di un altro ordine costituzionale irriducibile a quello descritto nella Costituzione del '48: la loro presenza, la loro pervasività stanno a testimoniare l'esistenza di un altro Paese, che corre sotto traccia, fedele ad un ordine sociale basato su valori e principi tutt'affatto diversi rispetto a quelli propugnati nel testo del '48.

Ma proprio le dimensioni del fenomeno fanno addirittura pensare che non sia quello l'ordinamento altro, ma questo: che altro sia la Costituzione repubblicana e democratica, mentre ordine normale sia quello riconducibile alla cultura mafiosa.

Se questa avesse una Costituzione, si leggerebbe probabilmente all'articolo 1:

“L'Italia è una repubblica democratica fondata sulla furbizia. La sovranità appartiene a chi se la prende, che la esercita abusando e approfittando delle norme poste, fintanto che non si faccia beccare”

Due ordini costituzionali: uno scritto e inseguito da molti, l'altro non scritto e praticato dai più.



Da qui al 2011 noi vogliamo ripercorrere le “domande di giustizia” maggiormente legate a questo peculiare e drammatico aspetto della nostra convivenza civile.

Siamo convinti infatti, con Giovanni Falcone, che uno dei metri con i quali misurare l'adesione reale alla Costituzione del '48, sia proprio la sconfitta delle mafie. Fin tanto che le mafie non solo non saranno sconfitte, ma saranno così radicate, rappresenteranno lo scollamento di fatto tra i due ordini costituzionali e continueranno a segnalare una necessaria direzione di impegno.



Il progetto che di seguito viene proposto punta ad indagare questo scollamento.



TUTTI IN CAROVANA



La Carovana: spugna e fungo

Con il 2004 ACMOS ha compiuto un deciso salto di qualità nella capacità di organizzare questa particolare esperienza denominata “carovana”. Un gruppo di persone che muovendosi attraverso un certo percorso e incontrando di tappa in tappa realtà significative, da un lato come una spugna assorbe informazioni, dall'altra come un fungo rilascia informazioni, in una dinamica resa verace dal dato umano della condivisione, testimoniato dalla presenza, dal viaggio, dall'ascolto, dal dono, dalla volontà di costruire relazioni durature.

Partire il 13 Dicembre del 2004 da Torino per Beslan fu per noi un punto di non ritorno. Fu la conferma dell'importanza di agire in questo modo.









La Carovana dedicata a Rita Atria. Luglio-Agosto 2007



Coerentemente a ciò, il primo passo del nostro progetto non può quindi che essere una Carovana che giri l'Italia per lavorare sulla questione posta in premessa.

La rete costruita in questi anni nell'ambito di Libera ci mette nelle condizioni non solo di poter costruire tappe con interlocutori locali realmente impegnati in tutta Italia, ma ci consente di immaginare tappe arricchite da contenuti straordinari, che in quanto tali saranno i migliori viatici di discussioni profonde.

Alcune persone e alcune storie accompagneranno in particolare la Carovana:

Rita Atria: è una ragazza di Partanna, che proviene da una famiglia mafiosa e che dopo la morte del padre e del fratello decide di recidere i contatti con la famiglia d'origine e di diventare testimone di giustizia. Dopo la strage di via D'Amelio si suicida e muore a Roma ad una settimana dalla morte del suo padre “adottivo”, Paolo Borsellino

Piera Aiello: è una giovane di Partanna estranea ai meccanismi mafiosi, che sposa Nicola Atria e con ciò entra a conoscenza di come le mafie governano il suo territorio. Dopo l'uccisione di suo marito, a cui assiste, decide di diventare testimone di giustizia.

Margherita Asta: nel 1985 la sua famiglia viene lacerata in due da un'autobomba che ucciderà sua mamma Barbara Rizzo e i suoi fratelli Giuseppe e Salvatore Asta (di appena 6 anni). È la strage di Pizzolungo. Oggi lei ha rielaborato quel lutto diventando responsabile di Libera sul suo territorio (Trapani)

Viviana Matrangola: nel 1984 sua mamma, Renata Fonte, viene uccisa dalla Sacra Corona Unita. In ballo ci sono le speculazioni edilizie di Porto Selvaggio (Lecce) e Renata, giovane assessore al comune di Nardò, si oppone alle varianti che significherebbero lo scempio del suo territorio. è la coordinatrice nazionale dei familiari delle vittime delle mafie per conto di Libera.

Pino Masciari e la sua famiglia: un imprenditore edile calabrese che nel 1996 ha detto basta al racket degli 'ndranghetisti e dei politici ed è diventato testimone di giustizia. Da allora vive in località protetta insieme a tutta la sua famiglia e non ha più potuto esercitare la sua professione.

Gian Carlo Caselli e sua moglie Laura Romeo: da una vita in prima linea, contro il terrorismo rosso e nero a Torino negli anni '70, contro le mafie a Palermo negli anni '90. Tutta la loro vita è stata all'insegna della costruzione di giustizia autentica, senza badare alle ripercussioni personali che ciò ha significato

Bruno Piazzese: un birraio, così ama definirsi. E infatti Bruno questo è stato, fino a quando la mafia non ha incendiato per ben tre volte il suo locale a Siracusa. La sua unica colpa non essersi piegato al racket e essere diventato testimone di giustizia. Oggi per fortuna l'Irish Pub Ulisse è di nuovo attivo.

Luigi Ciotti: una persona che si è messa in gioco prestissimo, cominciando a vivere le periferie di Torino ancora adolescente. Ha fondato il Gruppo Abele, più di 40 anni fa e nel tempo si è occupato di varie forme di disagio. Dopo le stragi del '92 e del '93, è tra gli ideatori di Libera. Oggi è presidente di entrambe le associazioni.

Roberto Saviano. Scrittore, giovanissimo, nato e cresciuto nei Quartieri Spagnoli di Napoli. La sua capacità di leggere il territorio l'hanno portato a scrivere un best-seller, Gomorra. Oggi vive sotto protezione.

Silvana Fucito. Titolare di un negozio di vernici a San Giovanni a Teduccio (Na), non ha voluto pagare il pizzo e ciò le è costato un gravissimo incendio e la compromissione della sua attività. E' diventata testimone di giustizia e coordinatrice di un'associazione antiracket del suo territorio.

Natalina Romanò, moglie di Attilio Romanò. giovane morto in una guerra tra clan della camorra. Attilio è stato colpito fuori dal suo negozio di telefonia, mentre abbassava la saracinesca. Erano sposati da pochi mesi, dopo un lunghissimo fidanzamento. Natalina, che è un'insegnante, oggi si impegna con percorsi di educazione alla legalità nelle scuole della sua zona.



Ogni tappa sarà occasione di incontro, ascolto e condivisione.

Conteremo sull'appoggio di un nutrito gruppo di artisti (musicisti e teatranti) con cui animare i vari momenti. Tra gli altri:

Harry Loman

Harry Loman è un gruppo pop di Torino che da alcuni mesi è diventato presidio di Libera, dedicando la sua attività a Giuseppe e Salvatore Asta, vittime della strage di Pizzolungo (TP). Nei loro concerti promuovono l'attività antimafia e sono disponibili ad animare tappe della Carovana.

A67

A67 è un gruppo napoletano che suona musica funky. Da sempre hanno legato la loro attività alla lotta alla Camorra, da alcuni mesi sostengono l'attività dello scrittore Roberto Saviano, scrittore e giornalista apertamente schierato contro la criminalità organizzata che da quasi un anno è costretto a vivere sotto protezione in una località segreta.

Tuballibre

Tuballibre è un gruppo teatrale di Roma, nato nel Maggio 2004, da giovani studenti di teatro e letteratura, spinti da una passione per la ricerca storica e letteraria che, attraverso una rielaborazione drammaturgica, audio-visiva e musicale, fosse destinata al teatro e al sociale. Il loro ultimo spettacolo "Il sole dietro le montagne" è patrocinato da Libera.

Pietra Selva Nicolicchia

Autrice e regista teatrale, siciliana, da anni impegnata nel movimento antimafia. In occasione della XI Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, svoltasi a Torino nel 2006, ha prodotto uno spettacolo sulla storia di Rita Atria e Piera Aiello, che ancora oggi è replicato in tutta Italia.



Tre tappe “verso la Carovana” si svolgeranno nei giorni precedenti la partenza. La “rampa di lancio” sarà composta da:

Trieste: 17 luglio

Cremona: 18 luglio

Aosta: 19 luglio



La Carovana partirà da Torino il 19 luglio, quindicesimo anniversario della strafe di Via D'Amelio, dalla storica e centenaria Società di Mutuo Soccorso Operaio De Amicis, fondata nel 1907 e più antica della città d'ambo i sessi, di cui ACMOS ha assunto la conduzione da due anni a questa parte.

A salutare la partenza della Carovana ci sarà l'Orchestra di Ritmi Moderni Arturo Piazza, che si esibirà sulla pista di pattinaggio, adiacente alla De Amicis.

La Carovana farà poi tappa a:

Savona: 20 luglio

Pisa: 21 luglio

Roma: 23 luglio

Valderice: 25 luglio

Palermo/Partanna: 26 luglio

Nella ricorrenza della morte di Rita Atria.

Siracusa: 27 luglio

Qui si incontrerà il campo di lavoro per la promozione dell'Ulisse Irish Pub di Bruno Piazzese.

Messina: 29 luglio

Qui si incontrerà il Consorzio Ecosmed.

Locri: 30 luglio

Qui si incontrerà il campo di lavoro al Centro don Milani di Giojosa Jonica.

Lecce: 01 agosto

Qui si incontrerà il campo di lavoro contro il caporalato organizzato da Terra del Fuoco.



I campi di volontariato come strumenti di incontro, resistenza, unificazione



Da ormai diversi anni Libera organizza a livello nazionale dei campi di lavoro sui terreni confiscati alle mafie. Sono esperienze nazionali e internazionali, realizzate in collaborazione con Legambiente, che danno sempre ottimi frutti. Anche in Piemonte dal 2005 organizziamo un campo di volontariato sul bene confiscato a Volvera, Cascina Arzilla. Quest'anno, in coerenza con il ragionamento “Verso il 2011”, abbiamo deciso di dedicarlo ai giovani provenienti da tutte le parti d'Italia.

C'è un altro bene confiscato che nelle prossime settimane tornerà tra le mani della società civile, dopo anni di occupazione abusiva: è la cascina di San Sebastiano Po, che a metà maggio speriamo di occupare pacificamente affinché diventi una comunità di vita e di accoglienza. I giovani che li andranno ad abitare hanno senz'altro bisogno di tutto il nostro aiuto per riattare i locali e insediarvi definitivamente da settembre.

Crediamo tuttavia importante valorizzare e metterci a servizio anche di altre realtà, che non sono beni confiscati: ci sono esperienze di resistenza antimafia che fanno oggi grande fatica nel nostro paese. Organizzare in alcune di queste i campi di lavoro può essere un modo per dare una boccata d'ossigeno e far tirare il fiato a chi quotidianamente vive in territori ad alta presenza mafiosa.

In particolare pensiamo: al Centro Don Milani, centro di accoglienza per bambini e ragazzi, che ha una sede estiva a Gioiosa Jonica e che rappresenta per Libera uno dei fiori all'occhiello dell'impegno quotidiano; all'Irish Pub “Ulisse” di Bruno Piazzese a Siracusa, che dopo tre incendi è tornato a risplendere e che rappresenta il coraggio, la tenacia e la forza che Bruno ha avuto nel denunciare i suoi estorsori.

Parallelamente, il percorso del “Treno della memoria” organizzato dall'associazione Terra del Fuoco alla volta di Auschwitz, ha fatto emergere la necessità di fare delle proposte concrete ai giovani che entrano in contatto con lo shock dei campi di sterminio. Si sta lavorando su due proposte: una incentrata sull'autocostruzione di un villaggio di accoglienza per i rom, nei pressi di Torino, e l'altra incentrata sul tema del caporalato nei campi di raccolta ortaggi in Puglia.



I campi partiranno in parallelo e la carovana viaggerà tra queste diverse esperienze, tessendo una narrazione corale e unitaria e facendo risaltare la luce di questo popolo di giovani che si spende per la costruzione di un'Italia unita in cui l'affermazione dei diritti sia realtà. Per far ciò useremo tutti gli strumenti multimediali di cui saremo capaci (cfr. paragrafo successivo).



La Carovana come esperienza multimediale e performativa

L'esperienza della Carovana, un po' spugna e un po' fungo, è in sé tappa di un percorso partecipativo che noi immaginiamo stendersi lungo gli anni fino al 2011. Per questo è decisivo concepire le tre settimane di viaggio come un punto di partenza narrativo di una conversazione sui temi in oggetto, che poi proseguirà in altre forme fino al 2011. Su questo diventa nuovamente importante l'esperienza acquisita da ACMOS negli ultimi anni nell'ambito dei nuovi linguaggi e del loro utilizzo sociale. La preziosa collaborazione con Carlo Infante, docente di performing media, ha portato alla creazione del Performing Media Lab, laboratorio d'eccellenza che vanta collaborazioni di primo piano e realizzazioni d'avanguardia come le più recenti insieme al Museo Diffuso della Resistenza. Al PML il compito di rendere l'esperienza della Carovana prodromo di quel social-net-working che si appoggerà a piattaforme digitali capaci di accogliere contenuti multimediali e capaci di realizzare prodotti documentali utili al restituzione del vissuto e alla prosecuzione del lavoro.



"Cuore", un format del Performing Media Lab

Il format pensato dal Performing Media Lab per questo percorso, che ha inizio con la Carovana Estiva, è composto da diversi elementi: uno spettacolo teatrale, un GeoMoBlog, un Blog, un gioco, una web-cam, una SMS-Machine e una parte di documentazione "on the road". Fulcro di questa connessione in rete tra viaggiatori e partecipanti (remoti) saranno le due piattaforme di community che quest'anno sono state al centro dell'elaborazione dello stesso PerformingMediaLab: www.liberapiemonte.it e www.acmos.net.



Spettacolo teatrale

La Tromba del Trambusto, compagnia teatrale di ACMOS, ha preparato uno spettacolo sul tema dei testimoni di giustizia che sarà rappresentato in alcune tappe e servirà come fiamma pilota per animare la discussione sui territori soprattutto in compagnia degli stessi testimoni di giustizia.



GeoMoBlog

Il cuore della parte digitale della piattaforma "Cuore" sarà un GeoMoBlog, ovvero un blog geografico, aggiornabile via cellulare.

Questo strumento appare come una normale cartina geografica, all'interno della quale è possibile segnare dei punti, cliccando sui quali si visualizza un post, dei commenti ed eventuali contributi audio/foto/video.

Qui la carovana racconterà gli eventi, le persone e gli incontri nelle varie tappe. Gli utenti potranno commentare e vivere assieme ai carovanieri le diverse esperienze.

Questo strumento inoltre permetterà di seguire il percorso stesso della carovana, man mano che il gruppo procederà nel suo giro per l'italia il sito costruirà il tracciato in tempo reale sulla mappa dell'Italia.



Blog

Un diario on-line all'interno del quale i carovanieri distilleranno delle riflessioni sui temi della carovana stessa, ispirati dagli incontri e dai contenuti delle diverse tappe, questo sarà il vero spazio di dibattito: se il GeoMoBlog rappresenterà potentemente il viaggio, il Blog sarà l'agorà all'interno della quale invitare a partecipare i ragazzi, anche oltre la durata del viaggio e fino al 2011.



Web-cam

Su uno dei mezzi della carovana sarà installata una web-cam che trasmetterà 24 ore su 24, in tempo reale, ciò che i carovanieri stanno facendo.

Specifiche, un po' più tecniche: la web-cam sarà collegata ad un sistema di trasmissione UMTS o GPRS, questo permetterà al software di scattare una foto ogni 15-30 secondi ed inviarla direttamente alle piattaforme online per avere una visione istantanea del procedere della carovana. Queste immagini saranno visibili sulla mappa stessa che seguirà l'iniziativa. Inoltre sarà possibile vedere consecutivamente tutti i fotogrammi realizzati fino a quel momento in una sequenza velocizzata in modo da formare un vero e proprio filmato riassuntivo della carovana stessa. Una sorta di urbanizzazione della tecnica della motion capture.



Gioco

Lo spazio digitale sarà animato da un gioco, sotto forma di strisce di fotoromanzo, con tema l'Unità d'Italia e che, con ironia faccia riflettere partendo da uno strumento ludico.



SMS-Machine e NewsLetter

Attraverso le piattaforme online e durante gli eventi sarà possibile iscriversi all' SMS-Machine e al servizio di mailing (newsletter), ovvero chi vorrà potrà ricevere aggiornamenti quotidiani via SMS, direttamente sul proprio cellulare, o mail, sul proprio indirizzo di posta, rispetto all'andamento della Carovana.

Questa rete di contatti potrà essere utile per organizzare eventi successivi al viaggio estivo e ad accrescere la rete verso il 2011.



Documentazione Video

Tutto il viaggio sarà ripreso da un operatore. Il materiale girato potrà servire per animare la continuazione del percorso, per "restituire" il viaggio o per realizzare un documentario.



Documentazione Foto

Con la Carovana viaggierà un fotografo, il suo lavoro potrà diventare una mostra e/o una pubblicazione sui temi del progetto.













L'APPRODO FINALE NEL 2011



In questa fase appena abbozzati e cordialmente auspicati.

1.      Conferenza nazionale sullo stato della Costituzione e della lotta alla criminalità organizzata in Italia


2.      Creazione di un Museo permanente e multimediale sulla lotta ai poteri occulti nell'Italia repubblicana (lotta contro il terrorismo, lotta contro le mafie...): vogliamo raccogliere e celebrare, per dirla in positivo, tutte quelle forme di impegno che si sono spese per l'attuazione e la tutela effettive della Costituzione del '48 (dal movimento sindacale e mani Pulite). Chi sono i custodi della Costituzione?


Il secondo punto è rafforzato maggiormente dal lavoro fatto in collaborazione con il Museo diffuso della Resistenza di Torino in cui la riflessione principale è partita proprio dall'innovazone degli strumenti della memoria, andando oltre la "mostra" per arrivare ad una memoria collettiva e partecipata attraverso l'uso dei nuovi media (non ultimo il progetto di realizzazione di un GeoBlog sui luoghi della memoria torinesi con l'ausilio di Matrix Code apposti sui luoghi stessi: http://memoria.acmos.net).