[Forumlucca] Sponsor etici, Zanotelli contro Veltroni

Supprimer ce message

Répondre à ce message
Auteur: Alessio Ciacci
Date:  
À: forumlucca
Sujet: [Forumlucca] Sponsor etici, Zanotelli contro Veltroni
Sponsor etici, Zanotelli contro Veltroni
Laura Ciarmela
19 giugno 2007
"Valuteremo gli sponsor con serenità ma con severità ". Con queste parole il sindaco Veltroni il 24 maggio 2005 annunciava l'apertura dei lavori del Comitato etico nato all'interno del regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni, già approvato il 15 novembre del 2004 [il Comitato, dunque, nasceva già con quattro mesi di ritardo rispetto a quanto deciso nel regolamento stesso]. Ma il ritardo non è oggi al centro della denuncia che l'Osservatorio popolare sulle imprese Oppidum ha lanciato il 18 giugno nella sala dei gruppi consiliari del comune di Roma con la presentazione del dossier "Sponsor etici per Roma: il regolamento violato".

La denuncia riguarda infatti la totale inadempienza del Comitato etico. Come è possibile leggere sul sito del Dipartimento Cultura del Comune, dal 15 novembre ad oggi, solo 18 imprese sono state poste sotto il vaglio del Comitato. Ma la cosa più divertente [o tragica il confine è labile] è conoscere i nomi di tale imprese: Amigos, società in accomandita semplice, Cantina Cerveteri, Immobiliare Altichiero, Gentilini etc. Nessun nome noto, nessuna multinazionale. Nessuna a parte lbm di cui non si conosce però la valutazione del comitato dato che la richiesta della valutazione è giunta in ritardo.


Nel frattempo la corsa alle sponsorizzazioni per l'organizzazione di eventi culturali nella capitale è cresciuta, e di molto. Nonostante la denuncia di molti sindaci della mancanza di fondi destinata a finanziare le attività istituzionali, a Roma notti bianche e maratone e concerti per l'Africa si sono succeduti incuranti di crisi finanziarie di ogni genere; vera oasi della cultura che non si mischia con il vile denaro. O meglio: vera oasi della cultura, stop.


Già perchè il «vil denaro» c'entra eccome dato che l'Osservatorio Oppidum con i suoi collaboratori ha subito rilevato tra le sponsorizzazioni più consistenti quelle di imprese come Alcatel, Bnl, McDonal's, Microsoft, Finmeccanica, solo per citare qualche nome illustre.


In particolare Oppidum ha lavorato sul monitoraggio di venti eventi, individuando ben 22 imprese sponsor con sospette violazioni. Violazioni di ogni genere tra cui quella del principio del rispetto dell'ambiente, dei principi di salute e sicurezza, dei diritti dei lavoratori, dei diritti dei consumatori e molte altre per un totale di 404 violazioni. L'Osservatorio ha inoltre incluso nel novero anche il coinvolgimento con regimi oppressivi non previsto invece nel Regolamento. Nel dossier dell'Osservatorio non manca inoltre la classifica delle imprese più irresponsabili che assegna i primi tre posti a Nestlè con 26 violazioni, Coca cola, con 20, Capitalia- Mc Donald's e Pfizer con 16. Anche gli ultimi tre eventi organizzati dal comune di Roma come la maratona, il festival delle letterature e Race for the Cure hanno ricevuto sponsorizzazioni per così dire sospette. Ma quale è stato il meccanismo che ha permesso così tante "sviste"?


A spiegarlo è stato Riccardo Troisi responsabile dell'Osservatorio. Aggirare il controllo è stato molto semplice dato che, dai compiti del comitato è esclusa l'obbligatorietà del controllo sui patrocini. Per il patrocinio infatti, a differenza delle sponsorizzazioni dirette pure, si formano delle società ad hoc incaricate di raccogliere i soldi per le sponsorizzazioni e in questo caso i soldi raccolti non passano direttamente nelle casse del comune. Ma chi vedendo su un manifesto il logo del comune accanto a quello degli altri sponsor saprebbe distinguere una sponsorizzazione pura da un patrocinio? Ecco quindi che la campagna sponsor etici riparte con nuove richieste e nuove proposte. Fra le prime il rispetto del Regolamento vigente, l'inclusione dei patrocini nel controllo del comitato, l'istituzione dell'Osservatorio comunale sulle sponsorizzazioni previsto dal Regolamento e l'aggiunta tra i principi etici di riferimento dell'obbligo di non tenere rapporti con i regimi oppressivi. Tra le proposte, prima fra tutte, quella di assicurare al comitato etico il supporto d i una struttura di ricercatori magari finanziata dall'1 per cento dei guadagni ottenuti dalle sponsorizzazioni.


Tra i presenti alla conferenza stampa si è senza dubbio notata la mancanza di politici [e di giornalisti] eccetto per la presenza di Massimiliano Smeriglio e la consigliera comunale Adriana Spera che hanno assicurato il loro impegno nell'appoggiare la campagna. Chi non è mancato invece, è stato Alex Zanotelli tra i più impegnati sostenitori della campagna sin dal suo esordio nel 2001. "Basta con la carità, basta con l'offrire panem et circenses" ha commentato dopo la presentazione del dossier. Il missionario comboniano ha riconosciuto il valore «rivoluzionario» che avrebbe avuto l'iniziativa del comune di Roma di escludere nella scelta degli sponsor quelli eticamente discutibili se questa si fosse realmente concretizzata.


Zanotelli ha anche sottolineato la necessità di portare all'attenzione di tutti le violazioni che ci sono state rispetto alla costituzione del regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni e del relativo comitato etico. Inoltre, ha condannato l'abitudine di " buttarsi in un sacco di feste a favore di certe problematiche, se poi tra gli sponsor ci sono proprio le multinazionali che hanno contribuito a creare quei problemi" e ha continuato affermando che "iniziative come i viaggi i Mozambico insieme alle scuole da parte del sindaco Veltroni non hanno avuto nessuna attualizzazione concreta e forse sono servite solo a far dire guardate come siamo bravi noi".



Per maggiori informazioni e adesioni alla campagna: www. sponsoretici.org