Re: [Cm-milano] Forse al via il ticket antismog

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Aihe: Re: [Cm-milano] Forse al via il ticket antismog
Si fosse degnato di nominare almeno una volta la bicicletta...

Il 12/07/07, xx x <ronzina_bianca@???> ha scritto:
>
>
>
>
> Si continua a discutere sul tema della pollution charge.
> Alcune decisioni sembrano finalmente, dopo mesi, profilarsi e di questo
> possiamo essere solo lieti. Ma non mancano fondati timori per alcune
> resistenze che tuttora si affacciano, nel mondo politico e in quello delle
> rappresentanze di alcune importanti categorie produttive, creando aree di
> incertezza nient'affatto marginali, nonostante la gravità della situazione
> imponga a tutti di operare con grande senso di responsabilità.
>
> Diciamo a coloro che ancora dubitano che è impossibile uscire dall'attuale
> situazione di emergenza derivante dall'effetto combinato di traffico e
> inquinamento se non attraverso un complessivo ripensamento delle scelte di
> mobilità, agevolando innanzitutto quelle a minore impatto. E non c'è più
> tempo per ulteriori rinvii o per la ricerca di soluzioni diluite nell'arco
> di altri anni e decenni. O per dire che "il problema è altrove". Il
> problema
> è qui e ora. E riguarda tutti.
>
> Speriamo quindi di arrivare al più presto ad indicazioni certe sia con
> riferimento alla data di partenza della sperimentazione, sia alle deroghe
> che verranno previste (auspicabilmente limitate a quelle strettamente
> necessarie e ragionevoli) e ai periodi di sospensione (qualcuno già avanza
> riserve sul periodo dello shopping natalizio, ma altri, per allontanare
> l'amaro calice, sicuramente seguiranno a ricordarci che anche i saldi
> invernali di gennaio, senza auto, sarebbero una vera sciagura...).
>
> Condivisibile poi l'esigenza di destinare maggiori risorse al
> rafforzamento
> dei trasporti pubblici, che devono essere in ogni modo favoriti, anche per
> rispondere alla crescita della domanda.
>
> Ma alcuni interventi, oltre ad essere sostenibili sul piano dei costi,
> senza
> ulteriori attese ben potrebbero essere realizzati nel breve periodo, anche
> per dare contenuto concreto alla frequente obiezione secondo cui appare
> necessario "prima favorire il trasporto pubblico" evitando che essa appaia
> il dito, l'alibi dietro cui si può celare una volontà di non fare, di non
> cambiare nulla.
> Ne ricordiamo alcuni su cui non abbiamo ancora avuto, dopo mesi, risposte
> pubbliche e ufficiali:
> a. Semafori asserviti ai mezzi pubblici: prima di disporsi al rosso danno
> la
> precedenza al mezzo pubblico che sopraggiunge, permettendogli così di
> proseguire la corsa. Gli impianti a Milano esistono già ma, per
> incomprensibili ragioni, non sono mai entrati in servizio. E' intenzione
> del
> Comune renderli funzionanti? Entro quando?
> b. Corsie preferenziali: per rendere competitivo il trasporto pubblico
> migliorandone la velocità commerciale occorre non solo incrementare
> l'estensione delle corsie esistenti, ma anche sorvegliare che esse non
> vengano utilizzate e occupate in modo abusivo da altri veicoli. Tale
> sorveglianza compete al Comune di Milano (Polizia Locale) e appare spesso
> disattesa.
> c. Integrazione tariffaria: la vigente normativa regionale già prevede che
> debba essere adottato un biglietto unico per i mezzi pubblici di Milano e
> hinterland. Regione Lombardia e Comune di Milano, principali responsabili
> dell'attuazione di tale normativa, dicano quali sono i tempi previsti per
> l'attuazione, assumendo precisi impegni in proposito.
> d. Mezzi di superficie di nuova generazione: molti dei bus (e dei tram)
> entrati recentemente in funzione in città su alcune linee sono
> particolarmente lunghi (Eurotram e bus articolati). Bisogna fare in modo
> che
> questi mezzi ad alta capienza trasportistica, che si incagliano facilmente
> nel traffico, siano favoriti attraverso opportuni provvedimenti che ne
> agevolino la circolazione protetta, fermo restando che servono anche mezzi
> snelli, numerosi e frequenti, ben distribuiti nell'arco della giornata, in
> grado di soddisfare al meglio la domanda di mobilità.
> e. Combustibili dei mezzi pubblici: è possibile essere rassicurati in
> merito
> al fatto che, su tutti i mezzi pubblici a motore circolanti in ambito sia
> urbano sia extraurbano, in tutta la Regione Lombardia, siano già in opera
> le
> tecnologie idonee a ridurre l'impatto inquinante (motori e combustibili
> ecologici, filtri antiparticolato)? Su questi temi c'è anche una
> competenza
> del Settore Trasporti della Provincia di Milano: come si sta regolando la
> Provincia nella indizione delle gare d'appalto?
> f. Prolungamento orari apertura della metropolitana: l'estensione del
> servizio andrebbe resa operativa al più presto e in modo stabile,
> possibilmente non solo nei fine settimana. Negli orari di chiusura,
> occorre
> migliorare ed ampliare l'offerta del servizio Radiobus.
>
> Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha ricordato qualche
> giorno
> fa che "le merci non viaggiano in metropolitana". Vero. Per questo occorre
> intervenire sulla logistica delle merci, favorendo il più possibile
> l'utilizzo di modalità di trasporto a basso impatto, regolamentando gli
> orari, ad esempio per il carico e scarico delle merci, la raccolta dei
> rifiuti, e assicurandone l'osservanza, e soprattutto introducendo
> progressivamente un sistema di distribuzione delle merci fondato su
> piattaforme logistiche locali, utilizzo della ferrovia e di mezzi di
> distribuzione finale elettrici. Occorre comunque far rispettare le
> ordinanze
> già attualmente in vigore concernenti i limiti di circolazione dei veicoli
> pesanti all'interno della città.
>
> Anche la politica dei parcheggi entra necessariamente in questo dibattito.
> La realizzazione di nuovi parcheggi "a rotazione" deve essere funzionale a
> localizzazioni di interscambio, meglio se di cintura, con i mezzi di
> trasporto pubblico e non invece di destinazione finale, soprattutto se
> all'interno del centro storico (Mura spagnole). Ciò in quanto la creazione
> di nuove strutture di parcheggio nel cuore della città, lungi dallo
> scoraggiare, costituisce un fattore di incentivazione alla penetrazione di
> ulteriore traffico veicolare. Questa criticità si aggiunge alle obiezioni
> che in numerosi casi sono già state fondatamente sollevate in relazione
> alla
> scelta delle localizzazioni in aree di pregio ambientale, storico e
> monumentale.
>
> Due ultime considerazioni sul ticket antismog.
> Primo. Anche se avremmo preferito l'adozione di una misura combinata di
> congestion charge e park pricing, resta per noi fermo il concetto che i
> proventi del sistema di tariffazione (siano essi derivanti da pollution
> charge, congestion charge, park pricing) devono essere finalizzati
> esclusivamente alla mobilità.
> Tale finalizzazione deve essere il più possibile trasparente, chiara e
> fortemente visibile perché solo attraverso una verifica, un riscontro
> permanente della concreta utilità dell'onere sostenuto si può dimostrare
> alla cittadinanza che "la posta vale la candela" ed è possibile
> convincere,
> attraverso la visibilità dei benefici, oltre a quella dei costi, anche
> coloro che sono oggi più esitanti e scettici, o addirittura contrari. La
> partita qui va ben oltre la questione degli schieramenti politici di
> maggioranza e opposizione e non può essere abbandonata a meri calcoli
> opportunistici o tatticismi. Su questo aspetto di credibilità si gioca
> anzi
> una grossa parte della sfida e delle ragioni di successo o insuccesso
> della
> misura in discussione. La dimensione degli introiti previsti è tale da
> consentire interventi strutturali molto consistenti ed è dunque
> fondamentale
> che essi siano conosciuti con precisione e condivisi in anticipo.
>
> Secondo. Qualcuno ancora si ostina a ritenere che i cittadini milanesi
> debbano essere esentati dal ticket, che quindi dovrebbe avere come unica
> platea di destinatari quella dei pendolari provenienti dall'hinterland,
> non
> pochi dei quali sono milanesi espulsi dalla città anche a causa della sua
> insostenibilità, spesso costretti a utilizzare l'auto privata per le note
> e
> antiche inefficienze del trasporto pubblico o comunque per la mancanza di
> alternative praticabili.
> Ci sembra una posizione sbagliata e controproducente. Anche i residenti a
> Milano devono essere soggetti alle misure destinate a creare un deterrente
> all'uso massiccio, spesso abuso, dell'auto privata. Tenendo conto che
> queste
> misure, se pure non determineranno per sé stesse l'uscita dalla emergenza
> che grava sull'intera Pianura padana, nella quale annaspiamo da molto
> tempo,
> avranno sicuramente l'effetto di modificare le modalità di spostamento a
> favore di nuove abitudini, così contribuendo a spostare il bilancio della
> mobilità in una direzione maggiormente sostenibile. Con l'impegno e la
> partecipazione di tutti.
>
> Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY onlus)
>
>
> ---
> La bici non consuma e non produce emissioni, non ingombra e non fa
> rumore: è un mezzo ecologico per definizione e ad alta efficienza
> energetica. La bicicletta migliora il traffico, l'ambiente, la salute e
> l'umore.
>
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