Auteur: fernanda Date: À: Carlo Schenone, Mailing list del Forum sociale di Genova Sujet: Re: [NuovoLab] Fincantieri e l'indifferenza di Rifondazione
Comunista...
Caro Carlo,
sono daccordo con te. Mi piglierò anch'io degli insulti?
Ciao.
fernanda
At 13.13 04/07/2007, you wrote: >Qualcosa mi sfugge. Fincantieri è tra le
>maggiori aziende di produzione di armi e siamo stati ogni
>poco aggiornati dal Giappone che il governo
>nefasto continua a fare utili vendendo armi di
>Fincantieri. Dopo di che quando il governo si
>libera della sua maggiore fabbrica d'armi è nefasto
>perché i lavoratori non vogliono. Per altro non
>ho sentito i sindacati urlare a gran voce che
>vogliono la riconversione bellica anche perché
>gli stessi lavoratori probabilmente non sarebbero
>così unanimi nel seguirli rischiando di non
>poter più beneficiare dei privilegi che assicurano le
>commesse militari anche da un punto di vista retributivo.
>Detto sinceramente non penso che per uno stato
>sia strategico costruire navi, al limite mi pare più
>strategico assicurare i voli aerei ma non ho
>sentito altrettante proteste per la cessione di
>Alitalia (forse perché gli assistenti di volo
>sono tutti leghisti). Se scoprissi che i soldi di
>Fincantieri venissero utilizzati per costruire
>centri di ricerca dove i cervelli in fuga (anche
>quelli in Giappone) possano trovare una
>occupazione lo riterrei una sorta di riconversione
>dell'industria bellica, anche se non delle migliori.
>
>Forse a fare ricerca in Giappone si ha una
>prospettiva migliore per tranciare giudizi sulla realtà
>italiana, dando bacchettate a tutti. Ma uno
>delle basi della scienza dovrebbe essere la coerenza del
>sistema. Noi del popolino un tempo che non si
>può avere la botte piena e la moglie ubriaca ma forse
>è un detto maschilista che non va più bene.
>
>Questo governo ha mille inadempienze, mille
>contraddizioni ma governa, fa pagare le tasse a quasi
>tutti, ripristina servizi che erano stati
>tagliati, rende più serio in molte cose un paese che stava
>per diventare solo un terreno di caccia per una
>mafia di amichetti del quartierino.
>
>Se serve fare un elenco delle inadempienze posso cominciare io:
>- aumento delle spese militari (in parte per
>coprire buchi di bilancio nella difesa lasciati dal
>precedente governo)
>- partecipazione ad un intervento militare di
>attacco in Afganistan (con flebili e poco credibili
>tentativi di segnare le differenze)
>- non opposizione agli accordi per la base Dal Molin di Vicenza
>- convocazione del G8 alla Maddalena
>- non aumento dei fondi per la ricerca
>- intenzione di procedere alla costruzione di una linea ad AV Torino Lione
>
>Per ora mi fermo qui, ma lascio a chi ci scruta da lontano di finire la lista.
>
>Per fare in modo che queste cose siano
>realizzate proporrei di prendere il potere, mandando a
>Palazzo Chigi un governo di sinistra (ma di
>quella vera, a sinistra di Bertinotti e forse anche
>oltre). Al momento non so come fare ma
>siguramente Edoardo può darci dei buoni suggerimenti. Così
>potremo cominciare noi a dare giudizi taglienti.
>
>Su un muro di Pisa c'era scritto "Sempre e
>comunque contro chiunque". Anche questo potrebbe essere
>un programma di governo.
>
>P.S: spero che gli insulti che riceverò non coinvolgano altri oltre a me. :-)
>
>Cordialmente
>Carlo Schenone
>vico del fieno 5/7
>16123 Genova
>tel. 0102476295
>cel. 3472294722
>schenone(@)email.it
>www.schenone.net >
>----- Original Message -----
>From: "Edoardo Magnone" <magnone@???>
>To: <forumgenova@???>
>Sent: Wednesday, July 04, 2007 7:31 AM
>Subject: [NuovoLab] Fincantieri e l'indifferenza di Rifondazione Comunista...
>
>
>Il presidente della Camera, in una recente lettera inviata a
>Beppe Grillo, scrive:
>
>"C'è - secondo Bertinotti - una crisi profonda
>della politica e una separatezza
>delle istituzioni dal paese reale".
>
>Questa semplice constatazione dei fatti da parte
>del presidente della Camera non
>fa una grinza...complimenti per l'acume dimostrato!
>
>Pero', leggendo l'articolo uscito sul Manifesto sulla privatizzazione della
>Fincantieri, viene la curiosità di sapere se si son mai chiesti da dove nasce
>la "separatezza" tra le promesse elettorali "di
>sinistra" e l'agire "da destra"
>contro l'interesse (e volontà!) dei lavoratori.
>
>Viene in mente la vecchia canzone di Giorgio Gaber...
>
>Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
>Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.
>
>La risposta delle masse è di sinistra
>col destino di spostarsi a destra,
>son sicuro che il bastardo è di sinistra
>mentre il figlio di puttana è a destra.
>
>Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra
>Ma cos'è la destra di Berluska, cos'è la sinistra di Rifonda.
>
>
>Cordialmente ed ancora complimenti per il palazzo.
>Edoardo Magnone
>
>-----------------------------------------------------------------
>
>
>Il governo quota Fincantieri. Lavoratori ignorati anche dal Prc.
>
>La crisi per finta Giordano minacciò addirittura
>la crisi, ma poi Fiom e operai
>sono rimasti soli. Tutto deciso nel Dpef
>
>di Antonio Sciotto
>
>E così il Dpef della «redistribuzione», redistribuì anche Fincantieri: tra le
>poste del Documento di programmazione economica e finanziaria, votato
>all'unanimità dal consiglio dei ministri, c'è infatti anche la quotazione di
>uno degli ultimi «gioielli di Stato», Fincantieri.
>
>Alla faccia dei lavoratori, che avevano votato al 70% il no alla quotazione -
>con una petizione della Fiom che è andata ben
>oltre i suoi tesserati (il 35%) -
>e alla faccia degli scioperi e delle manifestazioni - fino alla bella
>trasmissione di Riccardo Iacona di qualche giorno fa - che avevano cercato di
>spiegare come fosse insensato consegnare ai mercati un'azienda pubblica che
>lavora bene e fa utili.
>
>Un vero «nonsenso» per chi si professa di sinistra.
>
>Eppure, il tutto è passato con la pesante indifferenza di Rifondazione
>comunista, che negli ultimi mesi aveva più volte gridato il suo no alla
>privatizzazione, scendendo in piazza accanto ai lavoratori, e che con il
>segretario Franco Giordano aveva addirittura minacciato la crisi.
>
>Basta recuperare l'intervista del 30 maggio su Finanza e mercati (disponibile
>nella rassegna stampa sul sito della Fiom), dove il leader del Prc pone un
>«ultimatum»: «No all'uscita del Tesoro da Alitalia e no alla quotazione di
>Fincantieri. Si usi il metodo collegiale: se non sappiamo decidere vuol dire
>che non sappiamo neanche votare in Parlamento».
>
>Poi, come si sa, di acqua ne è passata sotto i ponti, e le pensioni hanno
>fagocitato tutto: fino a che Fincantieri è del tutto scomparsa dall'agenda di
>Rifonda.
>
>Il governo ha comunque aggiunto il danno alla beffa: l'ultimo incontro con i
>sindacati era previsto proprio per il 28 giugno,
>giorno del varo del Dpef, e si
>è deciso di rimandarlo al 18 luglio. Come si dice: «a babbo morto». «Ci
>avrebbero almeno potuto incontrare per dirci che erano intenzionati ad andare
>avanti con la quotazione, per una forma di rispetto - nota amaro Sandro
>Bianchi, Fiom nazionale - Adesso il 18 luglio cosa ci vogliono dire?». La Fiom
>comunque non si arrende: «La mobilitazione continua, anche con forme di
>protesta originali». Già la raccolta delle firme, portate dagli operai a Roma
>in scatoloni bianchi, direttamente a Palazzo Chigi, o l'idea di stilare un
>Libro bianco da divulgare su Internet (sempre
>sul sito Fiom: www.fiom.cgil.it),
>sono idee molto ben congegnate dal punto di
>vista mediatico. Ma spesso non basta
>che si parli molto della tua vicenda, se certi nodi della politica non si
>vogliono sciogliere.
>
>Il governo dell'Unione ad esempio continua ad affermare che la quotazione dei
>cantieri navali che tutto il mondo ci invidia - e che dovremmo farci un vanto
>del fatto che sono pubblici, cioè di tutti noi - sarebbe necessaria per fare
>gli investimenti previsti nel nuovo piano, pari a 800 milioni di euro. Ma la
>Fiom ha calcolato che questi soldi Fincantieri ce li ha già: «Con
>l'autofinanziamento, la liquidità netta, i fondi europei, si arriva
>tranquillamente a 600 milioni - spiega Bianchi, che rimanda al conteggio
>dettagliato nel Libro Bianco - Cifra che secondo noi è già sufficiente, dato
>che alcuni progetti sono saltati di recente per vari motivi. Ma d'altra parte,
>all'audizione alla Camera del 7 giugno scorso, il sottosegretario Tononi, che
>ha la delega alla questione, ha detto che con l'autofinanziamento ci sono già
>600 milioni, e che ne servono altri 500-600. Dunque Fincantieri è un pozzo
>senza fondo? Ora il fabbisogno è di 1 miliardo e 200 milioni? La verità è che
>la vogliono quotare comunque - conclude il sindacalista - E io avevo già una
>battuta pronta per l'incontro con il governo: se venisse una principessa araba
>che vi porta 800 milioni, voi trovereste un altro pretesto per privatizzare».
>
>Il Manifesto (30-06-2007)
>
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