著者: massimiliano.piacentini@tin.it 日付: To: forumlucca 題目: [Forumlucca] Il catechismo del vescovo: "i gay non sono cristiani"
Da Liberazione 24/06/2007
IL CATECHISMO DEL VESCOVO: "I GAY NON SONO
CRISTIANI"
Laura Eduati
Che sia chiaro, «i gay non possono essere
considerati cristiani». Lezione di catechismo con digressione omofoba,
quella impartita il 26 maggio da mons. Giuseppe Matarrese, vescovo di
Frascati, ad un gruppo di ragazzini in preparazione per la cresima.
Il
fatto è accaduto a Montecompatri, piccolo paese in provincia di Roma,
ed è stato riportato dalla agenzia cattolica Adista che da lunedì darà
un resoconto dettagliato della vicenda.
Il vescovo stava parlando
della famiglia, della famiglia naturale eterosessuale, quando ha
sentito il dovere di spiegare il posto degli omosessuali: fuori dalla
Chiesa. Una dottrina in chiaro contrasto con il magistero cattolico,
visto che le pecorelle smarrite vanno accolte. Probabilmente mons.
Matarrese ha voluto parlare chiaramente, per farsi capire meglio dai
giovani ragazzi. Che hanno afferrato il concetto. Una ragazzina
presente al ritiro spirituale ha alzato la mano e lo ha contestato:
«Secondo me non è giusto».
Così ha detto: «Secondo me non è giusto
perché i gay invece possono amarsi come un uomo e una donna». E qui,
racconta Adista, il vescovo 73enne ha perso la pazienza, zittendo in
malomodo la ragazzina ribelle chiamandola "scema" e rivolgendo un
irritato "hai la capoccia vuota" ad una compagna che tentava di
difendere l'amica. Peggio: mons. Matarrese si è rivolto ai genitori e
al parroco pretendendo le scuse da parte dei cresimandi, minacciando di
escluderli dalla celebrazione del giorno successivo. Mamme e papà
preoccupati hanno tentato di convincere i figli, inutilmente. Le scuse
non sono arrivate. Il vescovo ha comunque deciso di impartire la
cresima ai ragazzi ribelli e agli adulti che li accompagnavano, ma si è
tolto un sassolino dalla scarpa: durante l'omelia, ha parlato
direttamente con i genitori invitandoli caldamente di tenere
sott'occhio i figli che «evidentemente si sono allontanati dalla retta
via».
"Liberazione" ha tentato di raggiungere telefonicamente mons.
Matarrese, che però si trova in ritiro spirituale e non ha potuto
fornire una spiegazione.
Ruiniano di ferro, il vescovo di Frascati è
fratello del più celebre Antonio Matarrese, presidente della Lega
Calcio, e di Vincenzo, presidente della squadra di calcio del Bari. Non
ha mai fatto mistero delle sue posizioni politiche. Alla vigilia delle
amministrative 2005 aveva organizzato un incontro con trenta preti
della sua diocesi e il candidato regionale Francesco Storace, poi
battuto da Piero Marrazzo. «Sono di destra. Che c'è di male a dire:
"Votate Storace"?».
Una famiglia, i Matarrese, schierata completamente
a destra: la sorella è sposata con un senatore di Forza Italia, mentre
Antonio faceva parte della direzione nazionale dell'Udc ed ex
segretario provinciale a Bari del partito di Casini.
L'episodio di
Montecompatri non è isolato. Poche settimane fa un sacerdote del barese
aveva negato la comunione ad un giovane. Un fatto sgradevole: il prete
ha atteso che il ragazzo si avvicinasse durante la messa per ricevere
l'ostia e lo ha allontanato dicendo apertamente e davanti ai fedeli
«No, a te no perché sei gay». Il movimento gay-lesbo-trans-bisex e
queer denuncia da tempo una recrudescenza dell'omofobia in Italia.
Scritte xenofobe dell'estrema destra a parte, gli omosessuali si
lamentano apertamente delle opinioni anti-gay espresse quotidianamente
da politici ed esponenti della Chiesa cattolica.
Pochi giorni fa
andava in onda sul Tg2, ha denunciato Franco Grillini, un appello di
Buttiglione al movimento omosessuale perché condanni apertamente la
pedofilia, «come se ci fosse una qualche continguità».
________________________________________________________________________________________________________
Dalla rubrica delle lettere de "Il Tirreno", 26/06/2007
Due domande a
don Marini
Caro Tirreno leggo le lettere e le opinioni e credo di
avere capito che poco a poco la rubrica si stia trasformando in un “don
Marini show”. Credo però che la cosa non guasti, perché sapere che ci
sia qualcuno che spazia su tantissimi argomenti e su tutto dice la sua,
può essere d’aiuto, anche al sottoscritto che ambirebbe un parere
illuminato. Ho letto due notizie che mi fanno pensare ma per le quali
mi servirebbe un’aiuto, che credo don Marini mi potrà dare.
Il primo è
che le pallottole inviate a don Bagnasco che hanno portato a mettere
una scorta al prelato per paura di attacchi terroristi sono stati
inviati da un ex carabiniere per motivi assurdi.
Pertanto desidererei
sapere da don Marini: ora la scorta che si paga anche con i miei soldi
delle tasse, si può e si deve togliere, come penso io, o no?
L’altra
notizia riguarda l’Europa e tutta la problematica che l’ha investita
sul trattato e sulla costituzione; ebbene su questo un parere
illuminato di don Marini mi farebbe piacere, anche perché riguarda la
Polonia, tanto cara al Papa Wojtyla e usata per scardinare il comunismo
e l’Urss. Ebbene leggendo Giancesare Flesca sul Tirreno, vengo a sapere
che la Polonia sta avendo una deriva autoritaria (ma come!) per via di
uno scherzo della natura (scherzo politico, naturalmente) che ha
prodotto ai massimi vertici del potere una coppia di gemelli. Ma questo
sarebbe solo folklore, politico sì ma sempre folklore, se i due non
fossero accompagnati da un tizio che si chiama padre Tadeuzs Rydzyk
(vice premier e ministro per l’educazione), che attraverso l’emittente
ultracattolica Radio Maria di fatto ha contribuito a creare “la lega
delle famiglie polacche” capeggiata da Roman Giertych, campione di
antisemitismo e di omofobia, tanto che i giovani del suo partito
gridano: eutanasia per i gay,camere a gas per le lesbiche.
Per
concludere il mio giudizio è che per combattere il comunismo i Polacchi
si sono fatti un nazismo su misura.
Cosa ne penserà don Marini di
queste cose? Attendo fiducioso.
Sergio Barsotti