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*Pasolini: gli occhi [ /Dino Pedriali
/] ** 26 giugno 2007
**** **Perciò io vorrei soltanto vivere*
*pur essendo poeta
* *perchè la vita si esprime * *anche solo con se stessa.
* *Vorrei esprimermi con gli esempi.*
*Gettare il mio corpo nella lotta/./*
*/Pier Paolo Pasolini
/*
**
*amori, riflessioni, invettive ............. ** *
*
giornale per e.mail a cura di* g*ianni quilici **[
**gianniq@???* <mailto:gianniq@protocol.it>* ]*
**
*collaborano:*
* ... aldo zanchetta, anna, betty bastai, dante
albanesi, diego simini, *
*emilio michelotti, franco dinucci, letizia, loredana, marisa cecchetti,
maurizio della nave,
** maurizio micheletti, nadia davini, nicola cuciniello, peppe de
angelis, raffaella, renzia d'incà, **
tommaso panigada, ** umberto franchi, valeria giglioli ...
*
**
**
****Email spedite: n. 9 1 2
**
*Bisogna vedere quel che non si è visto,
vedere di nuovo quel che si è già visto,
vedere in primavera quel che si era visto in estate,
vedere di giorno quel che si era visto di notte,
con il sole dove la prima volta pioveva,
vedere le messi verdi,
il frutto maturo,
la pietra che ha cambiato posto,
l'ombra che non c'era.
Bisogna ritornare sui passi già dati,
per ripeterli,
e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio.
Sempre.
José Saramago
*
*1)
Si vuole far fuori il governo Prodi,
e attraverso di esso colpire i sindacati,
in particolare la CGIL,
oltre naturalmente la sinistra cosiddetta radicale.
2)
Su questa minaccia nasce
la candidatura unanime di Veltroni
come segretario del PD e futuro candidato premier.
dando come scontato forse
che questo governo non potrà reggere a lungo.
3)
Se questo è vero
(ed anche se non lo fosse)
è altrettanto vero che una coalizione guidata da un premier,
sia pure giovane, prestigioso, comunicativo come Veltroni,
può vincere se già da ora (come futuro segretario PD)
questo governo riuscirà a cambiare la rotta
(e qualche timido segnale di buona volontà c'è)
4)
E però c'è una questione di fondo
su cui si potrebbe parlare ore ed ore
e che banalizzo:
c'è un sistema di potere concentrato
e ramificato, che entra, lo si voglia o no,
in ogni spezzatino della nostra esistenza
che ci cambia antropologicamente,
che favorisce la chiusura fisica e mentale,
la paura e la richiesta di protezione.
Conseguenze che la destra conosce bene
e che alimenta in ogni occasione.
5)
C'è a Milano un'associazione culturale,
che interviene sulla città con concerti, festival , mostre, performance
di quartiere, feste che scrive:
/Siamo sicuri che una città con strade e piazze piene di gente, di
giorno come di notte,
una città aperta agli straneri, con servizi e strutture che facilitino
la socializzazione, lo scambio e la partecipazione,
una città che promuove un design pubblico,
siamo sicuri che una città che non separa bambini e anziani,
che non nasconde i propri poveri,
che non pensa solo al proprio bilancio:
siamo sicuri che questa città sarebbe una città 'sicura'.
Siamo sicuri che non è fomentando la paura o installando telecamere,
istituendo ronde o organizzando fiaccolate che si gestisce l'insicurezza.
/
Ciò che sarebbe forse nuovo
sarebbe capire una zona nella sua molteplicità di elementi:
architettonici, stradali, naturali,
storici, umani, culturali
e ripensarla, ridisegnarla
facendola vivere attraverso sperimenti,
usando un'immaginazione
che ti dica: così potrebbe essere
6)
Interrogativi:
è possibile il recupero oggi
di una dimensione collettiva?
Quali sarebbero gli ostacoli oggettivi?
C'è infine una possibilità di alternativa
oppure oggi ci sono poteri oggettivamente
così forti che l'unica alternativa
è la possibilità di evitare
la catastrofe?
Gi. ***
****
**
*
*
*La sinistra non ha le palle
e senza le palle non si prolifica
Caro Gianni, mi è piaciuto l'intervento di Luca Baccelli.
Ma nello stesso tempo mi ha demoralizzato.
Parlando di Tagliasacchi che conosco e stimo, ha messo in risalto la
sua signorilità, la sua dignità, la sua compostezza.
Tutte doti che non vanno bene per un leader politico.
Doveva dimenticarsi di tutto e buttarsi nella tenzone, come si usa dire,
senza pietà
e bordare di brutto contro chi aveva governato per tanti anni Lucca
trent'anni fa,
combinando ben poco,
e con chi lo appoggiava forte delle cause andate in prescrizione.
La politica è lotta senza esclusione di colpi, come ha fatto il
centrodestra anche in campo nazionale.
Vince solo chi dimostra di essere sicuro di quello che dice e sicuro di
quanto accusa.
Questo non è avvenuto purtroppo e continua a non avvenire in tutta Italia.
La sinistra non ha le palle, come si usa dire,
e senza palle non si prolifica.
Ciao
Mario Rocchi
/Aggiungo, caro Mario, che in fin dei conti non occorre avere le palle
per avere le palle,
ci vuole di capire quale risultato si propone l'avversario
e di rispondere con chiarezza e determinazione,
parlando non a se stessi o a chi ti intervista,
ma direttamente a chi ti può ascoltare.
La destra l'ha capito da tempo:
dicono sempre le stesse cose tutti,
con una violenza che è diretta
e che quindi entra nelle orecchie
e, Berlusconi insegna,
non demordono mai.
Sembra una questione di metodo
non lo è:
è un problema di comunicazione
ed ha un grande spessore politico.
/Se i leader politici
potessero vedere da centomila miglia..
**/Caro Gianni,
sono Peppe! fa tanto caldo nelle terre di CortperScelta.. un caldo da
cicale!! anche a Lucca? Ma nonostante l'afa diamo comunque spazio alla
riflessione.... E' molto tempo che non ci sentiamo e appunto dopo molto
ho voluto inviarti una cosa speciale.
Il breve passo che segue è fantastico...
Dante me l'ha spedito, facendo ovviamente riferimento al cortometraggio
che abbiamo realizzato insieme. L'ho letto e subito ho pensato a te, a
"Gettare...", ai suoi dibattiti... Che ci sia un po' di spazio per
questo povero trafiletto nel prossimo numero?;D
Ciao Gianni a presto
buona lettura
[Peppe De Angelis]
/**/
/Davvero credo che se i leader politici del mondo potessero vedere il
loro pianeta da una distanza, diciamo, di centomila miglia, la loro
prospettiva potrebbe radicalmente mutare. Tutti quegli importantissimi
confini sarebbero invisibili, quelle chiassose dispute all'improvviso
non si sentirebbero più.
Vedrebbero il nostro minuscolo globo continuare a girare, serenamente
ignaro delle sue suddivisioni, presentando un volto unitario che reclama
una coscienza unitaria, un trattamento omogeneo.
La Terra deve diventare come appare:
azzurra e bianca, non capitalista o comunista;
azzurra e bianca, non ricca o povera;
azzurra e bianca, non invidiosa o invidiata.
/
(Michael Collins, 1969 in orbita attorno la Terra
tratto da: 1968: l'anno che ha fatto saltare il Mondo - di Mark Kurlansky)
/Diario Flash:
da Parigi alla Sardegna
/
/*
> *M**useo di Orsay ( Matisse )*
*Una donna con in braccio un bimbo di pochi mesi
**si ferma davanti ai quadri
**gli legge il nome dell'artista e gli spiega cosa rappresenta quella pittura
il bimbo sembra ascoltare
e lei continua, con la voce dolce, rassicurante
Barbagia
la nostra guida era giovane, ma conosceva ogni cosa della sua terra, la storia, le leggende,
ci ha spiegato ogni tipo di pianta che incontravamo e il loro utilizzo, si fermava di continuo per farci
sentire il loro odore
con una grande passione
Le Sacre Coeur
E' molto turistica,
si può entrare sbracciati, minigonne, nessuno ordina di fare silenzio (stile Vaticano)
però quando sono entrata ho sentito un'atmosfera di grande rispetto,tantissima gente ma un ordine spontaneo (no stile Vaticano)
La minicrociera
Alla fine di una giornata passata fra spiagge bianche, sole, acqua limpida, azzurra, verde...
Il comandante ha fermato la barca davanti la "Madonnina del mare" ed ha recitato una preghiera
in cui si chiedeva che fossero preservate le bellezze naturali che si trovano su quell'isola e in tutto il resto del mondo. E di far cessare tutte le guerre.
Sarà roba per turisti..... ma mi è piaciuto che l'abbia fatto!
*
*
[Carla Gaddini]
*
*Poesie in movimento
*
/*ciao Gianni, è da un po' di tempo che trascuro il tuo giornale,
ti invio qualche verso recente.
marisa
*/
*/Eppure piove/
L'hanno legata a un paletto di ferro
non si lamenta e piange lei,
eppure piove.*
*L'hanno legata con un doppio giro
di catena di ferro
che soffoca la strozza.
Sta giorno e notte sola
non la cerca bambino,
né donna né operaio.
*
*Ascolti lo starnuto di mattina
quando la guazza se la porta il sole
e lo sbadiglio a sera,
pensi
che s'inchiodi d'artrite,
che cada a terra sfatta.
*
*La ruggine ne mangia a poco a poco
il giallo vecchio, si snuda
ad acqua e sole la bicicletta
schiava.
*
*/Loro lo sanno/
*
*L'aeroporto più vasto
che levava un canto
di trine bianche ronzanti d'api
al cielo, che tremava piano
del respiro dal mare
e impallidiva il boato del decollo
al suo confronto,
*
*la voce muta che stordiva
era la prateria di gelsomini
sulla facciata
da oriente a mare
sempre ad aspettare
storie di fiori
da tutto il mondo,
dove non manda odore il gelsomino
ma crescono corolle
rosse di fuoco.
*
*Loro lo sanno - i gelsomini - e stanno
sotto la torre
e attendono i ritorni.
Marisa Cecchetti
*
/*questa è Emily Dickinson*/
*
bona
*
* *
*al chiodo è appeso *
*il saio*
*la veste che avevo sempre usato*
*ma dov'è il mio momento di broccato*
*la mia goccia *
*d' India?*
* Emily Dickinson*
*
*IL GRAFICO
*Mi rigiro tra cena e progetti, lavori da fare e stanchezza solare;*
*mancano i soldi e sembra tardi, ma dovrei lavorare;*
*una storia gia' vista, conosciuta e (forse) prevista.*
*Ma devo tentare, dato che il fato (forse) mi vuol testare:*
*non so che vuole ma anche se duole, il dormir s'allontana*
*e lo schermo mi guarda come una campana*
*che rintocca al ritmo della sorte sovrana...*
*Ma che dico, scherzo, mi faccio ribrezzo!*
*mi abbandono cosi' seguendo una traccia*
*che poco consola, anzi logora e perde!*
*Non sorte o dovere son le fiamme che ardono*
*nel cuore d'un vivo terrestre!*
*Vento e sorriso, cultura e sapere, oltre all'amore,*
*cosi' vorrebbe vita vedere il dovere...*
*Sui tasti le lettere compongono righe*
*e lo schermo sorride, sapendo:*
*la fuga difficile appare, il sogno scompare,*
*la luce disegna le forme d'un lavoro infinito...*
*
[ Maurizio]
*
*
* *
*
*Segnalazioni veloci*
*
1. Le relazioni pericolose*
*di Laclos*
*Romanzo del 700 sulla base di sole lettere,*
*che si legge con un piacere, con una volluttà...*
*Perché Laclos è riuscito a creare molte psicologie,*
*chesono anche filosofie di vita,*
*a farle interagire in una storia concatenata,*
*che diventa una sorta di grande teatro dialettico*
*(di strategie e di scontri) della seduzione,*
*di cui noi siamo via via spettatori non solo dei fatti,*
*ma di ciò che, con straordinaria finezza psicologica*
*i due protagonisti-complici architettano,*
*ossia le strategie messe in atto per sedurre.*
*Laclos riesce a rilanciare continuamente la tensione narrativa*
*grazie allo spessore intellettuale con cui i due conducono il gioco*
*sintesi perfetta di intelligenza pratica-intellettuale e di diabolico
cinismo. *
* *
**
*2.
Il sipario di Milan Kundera
Adelphi**
Per chi vuole capire (o confrontarsi)
come il romanzo si sia evoluto nel tempo,
e chi e in che modo lo ha cambiato.
Kundera è come altri scrittori
un narratore anche nella critica:
limpido e acuto.
I suoi punti di inesauribile confronto:
Cervantes e Rabelais, Diderot e Flaubert,
Kafka e Joyce, Gombrowicz e Herman Broch ....
*
*3.
In mezz'ora
programma condotto da **Lucia Annunziata (Rai 3)*
*Lucia Annunziata una cosa sa fare molto bene:*
*intervistare i potenti.*
*Per diverse ragioni:*
*è molto informata ed ha un suo punto di vista;*
*non concede tregua all'intervistato,*
*riprende le sue risposte,*
*pone obiezioni,*
*non lascia la presa*
*e se l'interlocutore non si difende*
*l'incontro-scontro diventa molto interessante,*
*in tutti i sensi.*
*Il suo modo di porsi è corretto,*
* quando la risposta sembra chiara*
* interrompe, a volte fastidiosamente, con un'altra domanda,*
*senza fare sconti a nessuno,*
*destra o sinistra che sia.*
*L'unico che non ha accettato di confrontarsi*
*è stato lui: il cavaliere.*
*Ma lui si sa*
* non può non avere ragione*
*quandi preferisce parlare da solo*
*o con Vespa.*
*
Ai vecchi amici
Mi sto preparando ad affascinare lo sento!
Non c'è sensazione di altri e per altri che non mi si scopra
in questa primavera di chiarezze sensuali da controllarsi
ora che non servo più incanti da dividersi con altri.
Bruno Lugano
***
immaginare
provocare
sperimentare
prefigurare
are are are
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/ /
*/ /*
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*/ /**Invio **/queste email anche a chi conosco poco o pochissimo,/*
*/o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente/*
*/ è entrato nella (mia) posta
ettronica.
/*
*/Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi/*
*/e lo faccia, e scusatemi, sapere: gianniq@???
<mailto:gianniq@protocol.it> /*
*/Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,/**/ aggiunga,
proponga, faccia le sue critiche, e magari faccia circolare ..../*
*/ Chi vuole
essere inserito
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