G8, indagato De Gennaro "Istigò falsa testimonianza"
By: MARCO PREVE e MASSIMO CALANDRI - Inviata il 21/6/2007 - Ore: 07:21
Il capo della Polizia iscritto dopo una testimonianza dellex questore
Colucci
Lipotesi di reato è quella di istigazione alla falsa testimonianza
Gianni De Gennaro indagato nellinchiesta sul G8 di Genova
Il capo della Polizia avrebbe suggerito una sua versione dei fatti della
Diaz
Un piano preparato a tavolino per scagionare alcuni dirigenti
di MARCO PREVE e MASSIMO CALANDRI
GENOVA - Induzione e istigazione alla falsa testimonianza. La recente
iscrizione nel registro degli indagati del prefetto Gianni De Gennaro
sarebbe legata ad unindagine aperta nel corso del processo per lo
sciagurato blitz nella scuola Diaz, durante il G8 di Genova. Unindagine
tesa a dimostrare che i vertici della Polizia di Stato si sarebbero messi
daccordo per raccontare in tribunale unaltra "verità", molto più comoda,
sulla sanguinaria irruzione del 21 luglio 2001.
Un piano a tavolino per scagionare alcuni e scaricare le colpe sui
rimanenti. Le accuse della locale Procura a De Gennaro sono conseguenza del
fascicolo per la "falsa testimonianza" di Francesco Colucci, che sei anni fa
era questore nel capoluogo ligure.
Lo scorso 3 maggio Colucci era stato interrogato in aula, e di fronte alle
domande dei pm era caduto in unimbarazzante serie di contraddizioni, "non
ricordo" e silenzi. Cambiando versione rispetto a quanto dichiarato subito
dopo il G8 aveva indirettamente alleggerito la posizione del prefetto, che
da Roma sembrava non aver avuto alcun ruolo nelloperazione.
Alcuni giorni più tardi il questore ha ricevuto un avviso di garanzia per le
presunte bugie raccontate. Bugie che gli sarebbero state suggerite dallo
stesso De Gennaro. Il mese passato i pubblici ministeri avevano in programma
di ascoltare anche il capo della polizia sul blitz alla Diaz, ma
allimprovviso lappuntamento in tribunale era saltato. Con il senno di poi,
è facile ritenere che non abbiano voluto convocare in pubblico il prefetto
perché sarebbero stato costretti a rivelargli che era ufficialmente indagato
in un altro procedimento. Lavviso di garanzia gli è comunque arrivato -
lundici giugno - perché gli inquirenti hanno deciso di sentirlo nei loro
uffici, assistito da un avvocato: De Gennaro ha chiesto e ottenuto di
differire lincontro a data ancora da destinarsi.
Tutto ruoterebbe intorno alla presenza alla scuola Diaz, quella notte da
dimenticare, delluomo che allora era laddetto stampa del capo della
polizia: Roberto Sgalla. Interrogato dai pm Francesco Cardona Albini ed
Enrico Zucca, nellottobre del 2001 Francesco Colucci raccontò che subito
dopo aver deciso la perquisizione dellistituto - e prima ancora di farvi
irruzione - ricevette una telefonata da De Gennaro, che durante il vertice
non si era mosso da Roma: "Mi disse di avvertire Sgalla". Era mezzanotte,
laddetto stampa a sua volta chiamò giornali e televisioni: cera aria di
arresti, di riscatto. Dopo due giorni di guerriglia urbana le forze
dellordine volevano dimostrare di avere ripreso in pugno la situazione. E
il prefetto coordinava loperazione.
Interrogato nel dicembre 2002 dalla Procura di Genova, De Gennaro smentisce
la versione del questore: "Prendo atto che il dottor Colucci ha riferito che
avrei dato disposizioni di avvisare il dottor Sgalla. Credo che ricordi
male. Ricordo bene invece che raccomandai il giorno dopo misura, prudenza e
sobrietà nel dare notizia sullevento". Sei anni più tardi, nel corso del
processo che vede imputati 25 tra agenti e superpoliziotti, Colucci ci
ripensa: "Fui io a chiamare Sgalla: lo giuro davanti a Dio e allo Stato
italiano".
Scatta liscrizione nel registro degli indagati per falsa testimonianza.
Poco dopo lapertura del nuovo fascicolo, ecco il secondo indagato: Gianni
De Gennaro, accusato di aver istigato e indotto un suo subalterno a
raccontare l"altra" verità sulla Diaz.
(20 giugno 2007)
_________________________________________________________________
Push the button! Crea il tuo blog e fatti vedere...
http://pushthebutton2006.spaces.live.com/