[Cm-milano] FW: [+bc] Ciclofficine europee, grande successo…

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Autor: gio
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Para: critical mass milano - crew ::: http://www.inventati.org/criticalmass/ ::: la rivoluzione non sara' motorizzata !!!
Asunto: [Cm-milano] FW: [+bc] Ciclofficine europee, grande successo all'aperitivo in stecca.

Gio

"La perfection est atteinte non quand il ne reste rien à ajouter, mais quand
il ne reste rien à enlever".



------Messaggio inoltrato
Da: andrea <andrea.ilcip@???>
Risposta: <piubici@???>
Data: Thu, 21 Jun 2007 10:55:01 +0200
A: <piubici@???>
Oggetto: [+bc] Ciclofficine europee, grande successo all'aperitivo in
stecca.


http://www.romebikeforum.org/

Un reporta dal vivo dei work-shops europei di roma, per mettere in
rete le ciclofficine milanesi, e uscire dal provincialismo che
contraddistingue l'esperienza italiana.

ieri sera si è discusso molto di reti e esperienze di ciclofficine
europee, con un particolare focus su belgio spagna e francia.

Confortante l'esperienza di tolosa che applica un sistema molto simile
a quello di +bc (associazione con tessera annuale obbligatoria di 5
euri per l'accesso a tutte le ciclofficine).

Loro però fanno anche i mercati e producono da scarti anche 200 bici
al mese, chi vuole accedere alle ciclofficine deve dare almeno 4 ore
di volontariato annuali.

In belgio invece (è stato motivo di scazzo a roma) l'esperienza è
molto più istituzionalizzata, anche se proveniente da occupazioni di
spazi temporanei. Le amministrazioni pubbliche hanno stipulato vere e
proprie convenzioni anche con le ferrovie per la gestione delle
ciclofficine da parte delle associazioni di meccanici volontari.

alla fine di 3 giorni di network europeo romano si sono trovati i
seguenti nodi sintetici:

a) partecipazione a velocity a monaco;
b) richiesta all'industira componentistica di disfarsi dei fondi di
magazzino e cederli gratuitamente alle ciclofficine (citato protocollo
di Kyoto, riduzione CO2)
c) attivazione di una mailing list europea in lingua inglese per
connettere tutte le ciclofficine

Tra i presenti ieri sera si è scatenato un dibattito molto teorico
(malattia tipica della sinistra italiana) sul VALORE D'USO DI UNA
BICICLETTA.

Questo risvolto filosofico/commerciale tipico del bottegaio brianzolo
che è sempre latente nel nostro DNA, ha sviato il discorso più
importante e politico di che cosa sia una ciclofficina (ad. es bastano
due camere d'aria due leve e una toppa e un mecanico per definirsi
ciclofficina volante?).

Il valore d'uso di una bici è stato calcolato in 50 euri annui
(manutenzione e ricambi) il valore commerciale è quello delle ciofeche
cinesi in vendita alla coop, citatissima la TOP Bike a 49 euri, dopo
10 metri sei già in panne ... e sono tutti cazzi toui se vuoi
riparare.

Il valore commerciale di una bici usata di buona fattura si aggira sul
massimo di 150 euri.

Il valore d'uso è in realtà da compararsi al risparmio in tempo e
denaro sull'abbandono dell'auto e sulla gestione inter-modale dei
mezzi pubblici.

La stazione delle biciclette di san donato lamenta la scomparsa dei
professionisti della meccanica se si incentivano troppo politiche di
"gratuità" del mezzo ciclico (bike sharing o bici usate a basso
prezzo).

D'altra parte il restauro conservativo della DEI del 1939, richiede
troppe ore / operatore, che viene ampiamente superato in quantità di
bici recuperate dal metodo Tolosano (il rapporto è una DEI al mese
contro 200 bici da cadavere).

Importante poter stringere accordi con l'AMSA per accedere alle
riciclerie, ove innestare un feed-bak positivo di riciclo di bici di
buona fattura (a Tolosa l'accordo è con i netturbini).

Si conviene che l'obiettivo unitario di tutte le ciclofficine è la
messa in strada di +bc possibili, ma anche l'attivazione di un canale
culturale di approfondimento e consapevolezza da attribuire all'uso e
alla manutenzione zen del mezzo ciclico.



------ Fine del messaggio inoltrato