Finmeccanica-Pentagono, leggi violate
Luciano Bertozzi
Il Pentagono nei giorni scorsi ha assegnato la commessa a Finmeccanica, per
l'acquisto di 147 aerei da trasporto C 27 J, del valore di 6 miliardi di
dollari. L'azienda italiana - azionista di riferimento il ministero
dell'economia - è in cordata con la statunitense L3 Communications. Gli aerei
saranno prodotti in parte in America e in parte nel Mezzogiorno.
La notizia è stata accolta favorevolmente sia da esponenti della maggioranza che
dell'opposizione. Tuttavia i politici non ricordano che tale vendita comporta
una plateale violazione della legge 185 del 1990 che disciplina il commercio
delle armi italiane. La legge vieta la vendita ai paesi belligeranti o i cui
governi siano responsabili di accertate violazioni delle convenzioni sui
diritti umani anche da parte del Consiglio d'Europa.
In base alla legge citata non appare possibile esportare armi agli Stati Uniti,
che, in base alla relazione del Consiglio d'Europa dei giorni scorsi si sono
macchiati delle extraordinary rendition, ivi compreso il rapimento di Abu Omar
e di numerose violazioni dei diritti umani che hanno reso il mondo meno sicuro.
In particolare il lager di Guantanamo, le torture nel carcere di Abu Ghraib in
Iraq e a Bagram in Afghanistan. Oltre ad essere responsabile di guerre di
aggressione verso Iraq e Afghanistan, nonché dei bombardamenti in Somalia.
Va sottolineato, inoltre, che nel programma elettorale dell'Unione è scritta a
chiare lettere la scelta di rafforzare i vincoli sulle esportazioni militari.
Allo stesso modo la decisione di autorizzare le vendite di aerei sarebbe anche
incoerente con la scelta dell'Italia, in sede Onu, di aderire a un Trattato
internazionale che assicuri un maggior controllo sul commercio delle armi.
Alla luce di queste considerazioni appare inevitabile negare l' autorizzazione
all'eventuale vendita. Altrimenti sarebbe evidente che il governo ha fatto
prevalere gli interessi delle lobby delle armi anziché le ragioni del diritto.
Bisogna impedire, in altre parole, quanto successo durante il governo Berlusconi
che autorizzò la vendita degli elicotteri Agusta a Washington.
L'industria militare non è un settore produttivo come tanti altri e quindi per
ridimensionarlo va attuata con urgenza la riconversione produttiva dal militare
al civile, come prevede una norma inattuata della stessa legge 185.
Il Manifesto - 17 Giugno 2007 - pagina 10
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Approfondimenti in:
http://www.dedalonews.it/it/index.php/06/2007/c-27j-e-jca-una-vittoria-strategica-per-alenia/
http://www.aeronautica.difesa.it/Sitoam/default.asp?idente=1398&idNot=18592