[Forumlucca] Gino,l'alfetta,parità,dignità,laicità

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Chi, come me, era a Roma sabato scorso, ha potuto rendersi conto che
qualcosa era (per fortuna) cambiato, rispetto al family discrimination
day.
Tante persone allegre, hanno - come è stato detto dal palco-
"ridato dignità a questo paese", riappropiandosi anche della passione
politica, che nulla ha a che vedere con i sofismi e i tatticismi di un
governo che, rispetto alla questione dei diritti e della laicità (ma
non solo...), non vede, non sente, non parla.
E' stato un successo,
certificato da un organo non certo vicino al movimento glbtq: la
questura.
Secondo le forze dell'ordine, in piazza san Giovanni, alle
20, c'erano 400 mila persone. Il 12 maggio (giorno del family day), all
stessa ora, secondo la stessa fonte, i presenti erano 200 mila..
Con
una piccola differenza. Come ricordava ieri "Il Manifesto": "I tanti
giovani e giovanissimi, gay e lesbiche, le tante transessuali che hanno
esibito i loro corpi e tutte le altre ansiose di mostrare la loro
"normalità", le coppie omosessuali ed eterosessuali con o senza
bambini, gli anzini genitori di persone glbt, le associzioni di
volontariato i cattolici e i cristiani delle comunità di base, i
buddisti, gli immigrati, gli atei e gli agnostici, i laicisti e gli
antifascisti, gli anticlericali e i liberali, tutto il variegato popolo
che ha sfilato ieri insomma, ha raggiunto Roma con i propri mezzi.
Nessun partito, nessuna organizzazione alle loro spalle. Nessun ha
volantinato fin dentro le loro case, nessuno li ha convinti, né li ha
portati in gita. Nessuno ha pagato loro il biglietto. Non erano solo le
idee a muoverli, ma i loro corpi e il loro vissuto, le esperienze di
vita reale. E forse aveva più di una ragione Rossana Praitano, una
delle portavoce del Prdide, quando emozionata a fine giornata ha urlato
da uno dei camion che fungeva da palco: "ognuno di voi conta come
dieci, perché voi siete venuti spontaneamente. La politica ora dovrà
fare i conti con questo popolo".

Di seguito, trovate il testo della
canzone di Daniele Silvestri "Gino e l'alfetta", inno ufficilae del
Pride. Leggetelo attentamente..
In coda, alcune foto del Pride.

massimiliano


GINO E L'ALFETTA
(Daniele Silvestri)

Vado di fretta
vado di fretta
non ho più tempo
datemi retta
Gino mi aspetta
dentro
un'Alfetta
piena di muffa

Vado di corsa
vado a una festa
piena di
gente
molto entusiasta
ora non posso
vado di prescia
forse ritorno
ma
non è una promessa

Vado di fretta
vado di corsa
quello che serve è
tutto dentro alla borsa
e per adesso mi basta

Maria sei sempre mia
sei
l'unica possibile
ma di Gino io mi fido un po' di più
lui mi conquista
e mi rilassa
Gino ha i miei stessi punti di vista
e per adesso mi basta

Ehi ehi
sono gay sono gay
non sono gay, no non sono gay
sono gay sono
come vuoi
oggi sono lui
da domani poi se lo vuoi
sarò lei
sarò solo lei
mi dirai: come fai
come mai non lo sai cosa sei
sei diverso da noi
ma
che vuoi, sono gay fatti miei
che disturbo ne hai
quale enorme disagio
ne trai
sono gay sono gay
si sono gay
No non sono gay, ma vorrei
ma lo
sai quanti geni ed eroi sono gay
non lo sai?
o non vuoi ricordare
preferisci pensare
che un gay sia una sorta di errore
una cosa immorale
o nel caso migliore
un giullare, un fenomeno da baraccone
e lo
tollererai solo in quanto eccezione
e lo tollererai solo in televisione
lo chiamano gay
e tu pensi ricchione

Maria sei sempre mia
sei l'unica
possibile
ma di Gino io mi fido un po' di più
lui mi conquista
e mi
rilassa
Gino ha i miei stessi punti di vista
e per adesso mi basta


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