[Forumlucca] Restituiamo il patrocinio

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Auteur: massimiliano.piacentini@tin.it
Date:  
À: forumlucca
Sujet: [Forumlucca] Restituiamo il patrocinio
da www.romapride.it

14 giugno · Comunicati
Restituiamo il patrocinio


Apprendiamo da fonti di stampa che il ministro Pollastrini, titolare
del Dicastero delle Pari Opportunità, ha sentito il bisogno di
specificare che il patrocinio da lei concesso non è sulla parata, né,
cosa ancor più grave, sul documento politico.



L’unica
interpretazione che possiamo dare di questi distinguo è che il ministro
non si riconosce nelle parole d’ordine Parità, Dignità, Laicità.
Pertanto, visto che non siamo interessati a un patrocinio svuotato di
contenuto politico dallo stesso ministro, che non ha la forza di
mantenere ferma una presa di posizione chiara e inequivoca sui diritti
invece da difendere, rimandiamo il patrocinio al mittente.
Evidentemente nel centro sinistra hanno di nuovo vinto i teodem. Il
simbolo relativo sarà tolto dal sito e tutti i comunicati stampa legati
agli eventi non lo riporteranno più.



In questa fase tutte le
cittadine e i cittadini gay lesbiche bisessuali e trans hanno bisogno
di chiarezza e di supporto e non di vuote formule politiche che
rispondono solo alle esigenze di chi le pronuncia.

Coordinamento Roma
Pride 2007
I portavoce
Christian Ballarin cell 3478445732
Aurelio
Mancuso cell 335310659
Rossana Praitano cell 3487708439
_____________________________________________________________________________________
..ma IL NOSTRO TEMPO è QUI E CONTUNUA...DOMANI


14 giugno · Comunicati
Scritte omofobe in tutta Roma

"Il lavoro rende liberi". In italiano,
l'ennesima
scritta nazista trovata stamattina all'entrata del
Circolo
Mario Mieli suona forse meno sinistra di
quella in tedesco (Arbeit
macht frei) ma è proprio la
traduzione di quella posta all'ingresso del
campo di
concentramento di Auschwitz. Le vittime omosessuali
del
nazismo sono state centinaia di migliaia.

La scritta trovata
stamattina fa il paio con le
moltissime altre scritte in giro per la
città che sono
state apposte soprattutto lungo il percorso che vedrà
sfilare i manifestanti del RomaPride 2007 sabato 16
Giugno. La
segreteria del Circolo Mario Mieli sta
ricevendo in queste ore decine
di segnalazioni che
Forza Nuova sta imbrattando la città con la scritta
"No more gays". Basta froci!.

Non ci faremo certo intimidire da queste
scritte ,
afferma Rossana Praitano, Presidente del Mario Mieli e
Portavoce Nazionale del Roma Pride 2007, al corteo
sfileremo compatti e
uniti contro le discriminazioni e
l'omofobia, per una cultura del
rispetto e delle pari
dignità che pare proprio manchi.

Ci auguriamo
che le infamanti scritte comparse in
città scompaiano prima della
nostra manifestazione -
conclude Rossana Praitano - sarebbe incivile e
di
cattivo gusto per una città come Roma che deve
continuare a
dimostrare, sia nella cittadinanza sia
nelle istituzioni, una
particolare attenzione alle
politiche dell'inclusione e
dell'accoglienza di tutti.
Inoltre chiediamo al Ministro Amato e al
Prefetto
Serra di attivarsi per garantire l'incolumità dei
partecipanti
alla Manifestazione di sabato e che
indaghino sui colpevoli di tali
azioni.

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Rossana Praitano -
Presidente
Portavoce Nazionale RomaPride 2007
____________________________________________________________________________
Piattaforma politica

Chiediamo che sia data applicazione alla
Risoluzione del Parlamento europeo del 16 marzo 2000 che chiede di
garantire «alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto
alle coppie ed alle famiglie tradizionali».È una misura di civiltà cui
anche l’Italia si deve adeguare per non restare ai margini del cammino
di allargamento dei diritti civili intrapreso dall’Europa.

Il
Parlamento dovrebbe affrontare, dopo il disegno di legge proposto dal
Governo, il tema delle unioni di fatto. Consideriamo il livello della
discussione del tutto arretrato. Le esigenze e i bisogni delle coppie
lesbiche e gay, comunque escluse dall’accesso al matrimonio per un’
ingiusta discriminazione, non vengono tenuti nella dovuta
considerazione.

Chiediamo, quindi, la parità dei diritti, attraverso l’
estensione del matrimonio civile o istituto equivalente. Nel rispetto
delle differenti modalità di legami sentimentali, ed in linea con ciò
che è avvenuto in Europa chiediamo inoltre la creazione di istituti
differenti e distinti dal matrimonio che prevedano il riconoscimento
giuridico pubblico delle unioni civili.

Andrà affrontato con un’
apposita legge il tema della responsabilità genitoriale dei partner di
fatto, anche dello stesso sesso, nell’interesse delle migliaia di figli
di lesbiche e gay presenti nel paese.

LOTTA ALLE DISCRIMINAZIONI

La
Risoluzione del Parlamento europeo del gennaio 2006 ha chiesto di
«assicurare che le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender
siano protette da violenze e dichiarazioni di odio omofobico». La
sentenza della Suprema Corte Europea del 30 aprile 1996, ha esteso alle
persone “che transitano da un sesso all’altro” l’applicazione della
Direttiva Europea 76/207 sulla parità di trattamento tra gli uomini e
le donne e le leggi nazionali ad essa ispirata.
In Italia per le
persone lgbt continuano le discriminazioni sul lavoro, nella scuola,
nella società.

Chiediamo una legge contro le discriminazioni motivate
dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, che rimuova gli
ostacoli di natura sociale e normativa che limitano l’effettiva
uguaglianza delle persone omosessuali e transgender e recepisca in modo
pieno e sostanziale le Direttive Europee 207 del 1976 e 78 del 2000.

In particolare chiediamo:
· l’estensione della legge Mancino all’
orientamento sessuale e all’identità di genere;
· l’applicazione della
direttiva europea 207 del 1976 sulla parità di trattamento tra gli
uomini e le donne anche alle persone che transitano da un sesso all’
altro, secondo la sentenza della Suprema Corte Europea del 30 aprile
1996;
· la modifica del Decreto legislativo 216 del 2003 “Attuazione
della Direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di
occupazione e di condizioni di lavoro”, anche per eliminare le nuove
discriminazioni introdotte, come quelle contro gay e lesbiche in
divisa; il recepimento della direttiva europea 38 del 2000 sulla
libertà di movimento dei cittadini europei in modo rispettoso dei
diritti delle coppie di fatto o registrate gay e lesbiche;
· l’
applicazione della direttiva europea 85 del 2005 sullo status di
rifugiato anche a gay, lesbiche, bisessuali e transgender perseguitati
nei loro paesi.

Chiediamo inoltre che vengano pianificate azioni
positive contro il pregiudizio omofobico e transfobico e le
discriminazioni: interventi nelle scuole, campagne di
sensibilizzazione, buone pratiche.
L’Italia assuma un ruolo propositivo
per il rispetto dei diritti umani nel mondo, per l’abolizione della
pena di morte, per la depenalizzazione del reato di omosessualità e
transessualità presente nelle legislazione di decine di paesi.

SALUTE
E BENESSERE DELLE PERSONE LGBT

Va garantito il diritto alla salute
delle persone lgbt ponendo fine alle discriminazioni in ambito
sanitario, riattivando le campagne ministeriali di informazione sulla
prevenzione, garantendo i diritti delle persone sieropositive.

Chiediamo una modifica della legge 40 per consentire l’accesso alla
procreazione medicalmente assistita alla singola maggiore e la
revisione della legge 164 del 1982 sul cambiamento di sesso, per
consentire il cambio anagrafico di nome proprio e identificativo di
genere senza l’obbligo di intervento chirurgico genitale.
Chiediamo la
gratuità delle terapie necessarie alla transizione di genere e che si
affronti il tema dell’intersessualismo.