[NuovoLab] FW: Comunicato per Davide

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Autor: Elisabetta Filippi
Data:  
Para: forumgenova
Assunto: [NuovoLab] FW: Comunicato per Davide
Ricevo ed inoltro.

Elisabetta
>
>>From: "alice >Subject: Comunicato per Davide
>>Date: Fri, 15 Jun 2007 05:55:00 +0200
>>
>>
>>Sabato 9 giugno 2007, nel cortile del C.P.G. (Centro per il Protagonismo
>>Giovanile) di Melzo, spazio comunale di aggregazione giovanile, durante lo
>>svolgimento di un festival musicale sono sopraggiunti undici giovani
>>skinheads.
>>
>>Per tutta la serata i componenti del gruppo hanno continuato ad avere
>>comportamenti aggressivi nei confronti dei presenti con atteggiamenti e
>>slogan che ne hanno svelato l'appartenenza ad una sottocultura di matrice
>>neofascista. Le provocazioni sono state contenute dagli operatori del
>>centro fino al termine del concerto quando un ragazzo del gruppo ha
>>strappato i manifesti dell'iniziativa attaccati all'esterno del C.P.G..
>>Quando Davide, volontario del Servizio Civile che lavora al Centro, l'ha
>>invitato a smettere, il giovane neo-fascista l'ha ripetutamente
>>accoltellato colpendolo al volto ed all'addome mentre il resto del gruppo
>>lo sosteneva.
>>
>>Gli aggressori sono fuggiti mentre Davide è stato ricoverato d'urgenza
>>all'ospedale. Per diverse ore amici e genitori sono stati in apprensione
>>per la vita del ragazzo messa a repentaglio dalle gravi ferite riportate.
>>
>>La prognosi riservata è stata sciolta solamente in prima mattinata, quando
>>i medici hanno comunicato che Davide, fortunatamente, non aveva riportato
>>lesioni a organi interni.
>>
>>I responsabili dell'atto sono stati individuati e fermati dai carabinieri.
>>
>>
>>
>>A vent'anni Davide ha rischiato di morire per un gesto assurdo.
>>
>>Episodi di questo tipo, che vedono come protagonisti giovani e
>>giovanissimi attratti dall'ideologia neo-fascista, stanno prendendo piede
>>in modo preoccupante.
>>
>>Vogliamo denunciare con forza l'ennesimo episodio di violenza frutto di
>>idee che spingono all'odio e all'intolleranza.
>>
>>A Davide e ai suoi familiari va la nostra solidarietà.
>>
>>Invitiamo le realtà presenti sul territorio e la società civile a
>>costruire insieme un percorso comune di riflessione e azione perché
>>episodi di questo tipo non si ripetano più.
>>
>>
>>
>>
>>
>>CSA Baraonda
>>
>>
>>--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
>>
>>
>>Davide è volontario del Servizio Civile e sta lavorando presso il
>>Centro per il Protagonismo Giovanile di Melzo dove è in corso un festival
>>musicale rivolto ai giovani del territorio.
>>Si presentano in una dozzina. Divisa d’ordinanza da Skinheads: teste
>>rasate, anfibi, bretelle. Ragazzi sui venti, venticinque anni. Si fanno
>>notare presto. Esagerano nel bere, esagerano nel pogare tra loro, tanto
>>che a metà serata uno di loro finisce al pronto soccorso con uno zigomo
>>gonfio. Insultano i gruppi che suonano e lanciano tra i piedi del
>>giovanissimo pubblico provocazioni che nessuno raccoglie. Si rivelano per
>>quello che sembrano: fascisti, fascistoidi, fascistelli di provincia come
>>ce ne sono tanti. Probabilmente non eccessivamente organizzati o
>>politicizzati, ma aggressivi e ben piazzati. Gli operatori del Centro li
>>marcano stretti. Pensando di riuscire a gestire la situazione, cercano di
>>contenerne le intemperanze mentre invitano gli altri presenti a tenersi
>>alla larga, a non accettare la sfida. Fino a fine concerto va tutto
>>bene. Ma basta che Davide osi riprenderne uno che sta strappando i
>>manifesti dell’iniziativa per ottenere il pretesto cercato. Un brevissimo
>>diverbio e poi lo skin estrae un coltello e colpisce ripetutamente, al
>>viso
>>e al corpo, mentre i suoi compari se la ridono. Accade tutto in un
>>attimo. Nel parapiglia che si scatena il gruppo si dilegua. Nel corso
>>della
>>notte molti dei suoi accoliti, aggressore compreso, verranno
>>individuati, identificati e fermati.
>>Davide resta in piedi, attonito, mentre va ricoprendosi del sangue che
>>zampilla dalla profonda e lunghissima ferita al volto. Sarà solo uno
>>dei carabinieri intervenuti di lì a poco, al seguito dell’ambulanza, che
>>si accorgerà del taglio sull’addome.
>>Al pronto soccorso sono ore di angoscia per i familiari e gli amici
>>intervenuti.
>>Davide è operato d’urgenza e la prognosi riservata è sciolta solo nelle
>>prime ore di domenica: fortunatamente le ferite non hanno leso organi
>>interni.
>>La prima cosa che fa Davide quando si sveglia dall’anestesia è
>>sorridere.
>>
>>Solo quando sappiamo che è fuori pericolo ci rendiamo conto della la
>>gravità dell’accaduto.
>>Prima eravamo tutti troppo impegnati a sperare, a trattenere il fiato.
>>È quando siamo sicuri che rimarrà con noi che riusciamo a comprendere
>>che solo per qualche millimetro non ce l’hanno portato via. È quando
>>tiriamo il fiato che ci accorgiamo che poteva diventare solo un altro nome
>>ad allungare un macabro elenco insensato.
>>
>>È allora che ci chiediamo il senso di tutto questo. Ci domandiamo com’è
>>possibile che, mentre un ragazzo sceglie di fare il servizio civile, di
>>studiare scienze politiche, di essere attivo in un centro sociale, un
>>suo coetaneo si candida a diventare un assassino.
>>Com’è che uno arriva ad arruolarsi in un gruppo di delinquenti, a bersi
>>idiozie condannate una volta per tutte dalla storia sessant’anni fa, a
>>presentarsi ad una festa con il coltello in tasca. Ad annegare quel
>>barlume di coscienza che forse ha nell’alcool, a galvanizzarsi, forse, con
>>qualche altra sostanza. E ad usare quel coltello.
>>Niente da fare, non ce lo sappiamo spiegare. Abbiamo solo delle
>>emozioni, delle impressioni, delle intuizioni a riguardo. Siamo spaventati
>>dall’innalzamento del livello di violenza nella società, colpiti dal
>>reiterarsi di atti di questo genere, schifati da questi conati e rigurgiti
>>fascisti.
>>Siamo arrabbiati, furiosi, anche. Ma quell’odio continuiamo a non
>>capirlo, a non potere provarlo.
>>
>>Cosa vi hanno fatto i vostri genitori per ridurvi così? Cosa vi hanno
>>fatto mancare? L’affetto, i giocattoli o quell’educazione severa di cui
>>cianciate? Cosa vi hanno fatto gli ebrei, i negri, i froci, le zecche
>>rosse che disprezzate? Che razza di bestia rabbiosa vi ha trasmesso
>>quest’infezione?
>>Da quale putrida cloaca della storia avete riesumato tanta miseria
>>morale, tanto orrore?
>>Da dove nasce tale incosciente determinazione, tanta sconfinata
>>stupidità?
>>
>>
>>Dal desiderio di mettere in pratica quell’audace vigliaccheria che in
>>tanti, da tante parti, minacciano. Da un senso di impunità, forse. O
>>dall’assuefazione a tutta quella violenza, finta o vera, vista in TV.
>>Dalla considerazione che, in fondo, tante brave persone, in giacca e
>>cravatta, ce l’hanno pure loro il busto del duce in casa. O viene dallo
>>stadio, dalla sensazione di essere qualcuno solo quando si è in un branco
>>di
>>sciacalli, in un gregge si iene a sghignazzare, ad ululare contro un
>>giocatore di colore. Oppure dalla volontà di entrare a far parte di un
>>gruppo di canaglie fasciste, di quelle vere, organizzate, squadrate,
>>inquadrate in squadracce.
>>“Vogliamo uno stato ordinato”, pare abbia detto una delle teste bacate
>>ai carabinieri.
>>Forse è dalla paura del disordine, dal terrore di un mondo confuso che
>>muta e sfugge alle vostre classificazioni che può nascere tanta
>>violenza. O è solo il vuoto che c’è intorno che vi entra dentro e vi
>>gonfia
>>come palloni. Ma non è a persone come Davide che potete fare scontare la
>>vostra vacuità, la vostra idiozia, il male della vostra banalità. È la
>>vita che vi fa paura ed invidia. È la vita che spregiate, sfregiate con
>>le vostre lame, perché siete morti viventi, vampiri che spillano il
>>sangue di chi lavora, pensa, ama, produce. Di chi, a vent’anni, ha la
>>voglia ed il coraggio di costruire qualcosa di bello, un pezzetto di
>>futuro
>>per sé e per gli altri. Un concerto per esempio.
>>Tornate alla miseria da cui venite, alla vostra razza pura, alla vostra
>>amata morte, ma andate a
>>incontrarla lontano da chi vuol vivere. Tenetevi il cuore nero, marcio,
>>che rivendicate, e lasciate vivere i vivi che hanno un cuore rosso
>>traboccante di sangue, passioni, desideri e amori.
>>..
>>Un amico di Davide
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