[movimenti.bicocca] Opera Gagia (prima proiezione: mercoledì…

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Aihe: [movimenti.bicocca] Opera Gagia (prima proiezione: mercoledì 20 allo spazio Oberdan)
La Provincia di Milano
e
il Comune di Opera


sono lieti di invitarla
all’anteprima del documentario

Opera Gagia

diretto da Antonio Bocola
e prodotto dalla
Provincia di Milano/Settore cultura



foto Roberto Re

Mercoledì 20 giugno, ore 20.30 e 22.30
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Spazio Oberdan

Viale Vittorio Veneto ang. piazza Oberdan
Milano


Mercoledì 20 giugno alle ore 20.30 e alle 22.30, presso Spazio
Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2: anteprima di “Opera Gagia” (DV,
57’, Milano, gennaio/maggio 2007; produzione E-Tica Srl - divisione
Film), regia di Antonio Bocola, ricerca giornalistica e interviste
Alfredo D’Amato e Francesco Scarpelli. Documentario prodotto da
Provincia di Milano/Settore cultura.


Realizzato fra gennaio e maggio 2007, Opera Gagia racconta i fatti
seguiti allo sgombero con procedura d’urgenza, nel dicembre 2006,
della comunità di settantadue Rom rumeni da uno degli accampamenti
abusivi di Via Ripamonti a Milano, e le reazioni al loro
trasferimento nei terreni temporaneamente loro destinati da Comune e
Provincia di Milano nell’adiacente comune di Opera. Il film
ricostruisce l’intera vicenda attraverso immagini di repertorio,
interviste ai protagonisti e riprese all’interno della comunità Rom
e tra gli abitanti del paese: dal corteo spontaneo di protesta
radunatosi sotto la sede del Comune, e concluso con l’incendio delle
tende allestite dalla Protezione Civile, ai presidi permanenti
all’ingresso del campo; dall’immediato ciclone mediatico, che
divide gli abitanti di Opera e l’opinione pubblica tra chi è
“contro gli zingari” e chi invoca i nuovi “imprenditori politici
della paura”, fino alla partenza volontaria dei Rom, stanchi del
clamore e dei continui insulti, annunciato cinquantadue giorni dopo
con una lettera aperta a tutta la cittadinanza gagia, cioè non-zingara.
Opera Gagia ripercorre attraverso le voci dei protagonisti le tappe
dell’affermazione di una non-identità come soluzione di un
conflitto sociale e culturale, a Opera come a Milano, attraverso la
vittoria delle divisioni e delle solitudini.

Antonio Bocola (Napoli,1967) vive e lavora a Milano. Diplomato
all’Itsos di Milano, cresce professionalmente allo Studio
Pontaccio, dove lavora come come aiuto regia di Marco Bechis e segue
la produzione di diversi programmi TV di successo. Dal 1990 ha
lavorato come Aiuto Regista/Producer per diverse case di produzioni e
agenzie pubblicitarie.
Da molti anni lavora con Paolo Vari, con il quale ha firmato
documentari, fiction e programmi TV. Nel 2004, realizza con Vari il
lungometraggio Fame chimica (2004), selezionato al 60° Festival
Internazionale del Cinema di Venezia e vincendo, lo stesso anno, il
Festival di Annecy, in Francia. I loro i lavori precedenti sono
Potrei credere solo a un Dio che sapesse danzare (1996), Pompeo
(1998), Lavoro in corso (1998).
Di I love Italy - la prima docusoap italiana, e di Metti... Un posto
al sole, è autore e regista. Cura la regia di Chicas, un programma
con Ambra Angiolini per Fox. Ultimi lavori, per Rai Due e per Rai Sat
Arte, dei documentari sul design italiano, sull'artista Damien
Hirst, quindi un documentario sull’artista Tom Sachs per Fondazione
Prada.
Curatore del Laboratorio sperimentale cine-tv presso l'IPM Beccaria
da febbraio 2007.
Dal 2005 è amministratore delegato di E-tica srl, in comproprietà
con Studio Azzurro.

Francesco Scarpelli (Milano, 1965) giornalista, sceneggiatore e
autore televisivo, collabora con Antonio Bocola da dieci anni. Nel
1996, con Bocola e Paolo Vari, scrive il documentario sul teatro
italiano d’avanguardia Potrei credere solo a un Dio che sapesse
danzare. Nel 1997/1998, con gli stessi registi, scrive i
mediometraggi Fame chimica e Pompeo, e nel 2001, è autore e
sceneggiatore della docusoap I love Italy – Italiani d’America
(Camera GP, Tele+, TSI). Nello stesso anno è autore e coregista, con
Marco Carraro, Emiliana e Paolo Poce, di Racav Lavor / Cerco Lavoro,
documentario sugli zingari di Milano.
Nel 2004 firma con Paolo Poce, Porrajmos, una persecuzione
dimenticata, documentario sul genocidio nazifascista degli zingari
europei. Sempre con Bocola e Vari ha firmato dialoghi e
sceneggiatura del lungometraggio Fame Chimica; con Tekla Tidelli ha
firmato il lungometraggio FuoriVena (2005), selzionato al 58°
festival del Cinema di Locarno.

Alfredo D’Amato, giornalista professionista, è nato a Milano 39
anni fa.
Ha cominciato la sua attività di indagine investigativa e divulgativa
sui fenomeni criminali a Milano, alla fine degli Anni Ottanta,
lavorando con Nando dalla Chiesa per il mensile Società Civile. Sotto
la direzione di Indro Montanelli, è stato cronista di "Nera" per il
Giornale. Per dieci anni ha lavorato in Rai, prima con il regista e
autore Gilberto Squizzato, realizzando una serie di docu-movie, vere
e proprie inchieste giornalistiche, raccontate con un linguaggio
cinematografico. Poi, è stato redattore del Tg3 Regionale e dei
Servizi Speciali della Testata giornalistica regionale della Rai.
Negli ultimi due anni, ha ricoperto l’incarico di Responsabile della
Comunicazione e di Addetto Stampa della Presidenza del Consiglio
comunale di Milano.
Oggi, fa parte del pool di giornalisti che ha fondato il nuovo
quotidiano milanese Cronacaqui, dove lavora come cronista di
"Giudiziaria".


Informazioni al Pubblico:
Provincia di Milano/Settore cultura, tel. 02.7740.6371
www.provincia.milano.it/cultura