Autor: Lapo Data: Para: hackmeeting Assunto: Re: [Hackmeeting]
Perens e Stallmann all'Università La Sapienza
On Tue, 2007-06-12 at 01:17 +0200, Alessio L.R. Pennasilico wrote: > ci sono dei se e dei ma.
> Ho visto perens a roma, rsm per l'ennesima volta a padova.
>... Ero anch'io a Padova, anzi devo dire che ci sono andato apposta perche'
rsm lo volevo vedere dal vivo...
E devo dire che condivido quello che ha scritto mayhem: ammiro l'opera
tecnica e la motivazione politica e sociale del suo lavoro e del
progetto gnu. E capisco anche lo stato che si provi ad dover portare a
casa la minestra una volta venuti via da un lavoro che si e` lasciato
perche' non lo si condivide piu`.
Ma c'e` proprio bisogno di essere cosi` quando si ha a che fare con le
altre persone?
Stare in disparte prima dell'inizio dell'intervento mentre gli altri lo
fotografano; dire "ho cose piu` importanti da fare" quando gli viene
chiesto un ultimo autografo; aprire il portatile e mettersi a scrivere
da sopra il palco mentre l'altro intervenuto parla delle motivazione per
cui gli si conferisce il premio; vendere portachiavi e spille con il
piglio da mercato rionale; lasciarsi scappare (apposta?) un bel rutto
mentre parla; tutto questo e` necessario all'hacking?
Prendiamocelo cosi` per quello che ha fatto ma se scrivesse piu` codice
e facesse meno giratine ai quattro angoli del globo mi piacerebbe ancora
di piu`!