9 giugno 2007. Una soggettività plurale in movimento,
un passaggio strategico nella lotta contro politiche di guerra bypartisan.
COMUNICATO DELLA RETE NAZIONALE DISARMIAMOLI!
Nonostante i tentativi di criminalizzare, sminuire, boicottare, âcircuireâ
la manifestazione nazionale contro le politiche belliciste di Bush & Prodi, il
corteo sfilato da Piazza Esedra a Piazza Navona ha evidenziato un dato oramai
incontrovertibile: in Italia esiste una soggettività plurale capace di
muoversi, sulla base di precise parole dâordine, indipendentemente dalle
mille sirene filo governative messesi in moto ben prima della risicata vittoria
elettorale del governo di centro sinistra.
Inutile ripercorrere qui le tappe attraverso le quali i partiti dellâex
sinistra radicale e le associazioni di massa collaterali ( ARCI, FIOM, Tavola
per la Pace, Un Ponte Perâ¦.. ) hanno tentato di pianificare, sin dalla prima
metà del 2004, la riduzione organizzativa e contenutistica del movimento
pacifista italiano. In questi anni le posizioni coerentemente nowar si sono
talvolta trovate in minoranza nelle assemblee nazionali dei forum pacifisti.
Lâobiettivo generale del piano, ora evidente e disvelato, era la costruzione
di un movimento addomesticato, compatibile ai diktat delle politiche âdi
lotta e di governoâ.
Dopo un anno di subalternità alle politiche del nocciolo duro del governo, il
tentativo di âcopertura a sinistraâ ha prodotto un disastro, misurabile con
il vuoto di Piazza del Popolo, che se abbinato alla debacle elettorale alle
ultime amministrative danno la dimensione di una vera catastrofe.
Un intero ceto politico si ritrova solo, abbarbicato alle proprie poltrone ed ai
propri indecenti stipendi, ma completamente isolato dalle piazze, dalle
aspettative di milioni di ex âelettoriâ.
Come abbiamo detto ripetutamente in questi mesi: il re è nudo, e tutti lo hanno
potuto vedere nella impietosa rappresentazione di quella piazza vuota.
I 150.000 scesi in piazza contro Bush e le politiche militariste del governo
Prodi esprimono - questo è il dato di novità assoluta - una soggettivitÃ
plurale indipendente da politiche estere con connotati chiaramente bypartisan.
Su questa capacità di autonomia ed indipendenza è bene che tutti riflettano,
compresi coloro i quali, sovradimensionati in questi giorni da un sistema
mediatico e politico allâaffannosa ricerca di portavoce ufficiali, hanno
parlato in nome diâ¦â¦ Il movimento contro la guerra più che di leader avrÃ
bisogno nei prossimi mesi di unità e radicamento, di contenuti in grado di
amalgamare settori sociali diversi colpiti quotidianamente dai costi bellici,
di coerenza nelle campagne contro la militarizzazione dei territori, a partire
dalla battaglia che ci aspetta a Vicenza contro la base al Dal Molin.
Le esperienze concrete delle realtà che da anni si battono contro le basi
militari, la militarizzazione e lo scempio dei territori sono punti di
riferimento imprescindibili per il rafforzamento di questo nuovo movimento
cresciuto nel paese. Su questo reticolo di comitati, forum sociali,
associazioni pacifiste, strutture antimperialiste la Rete nazionale
Disarmiamoli ha scommesso in questi mesi e continuerà a scommettere nel
prossimo futuro, proponendo già alla fine di giugno un incontro nazionale per
ârinserrare le filaâ delle tante strutture incontrate dalle carovane contro
la guerra che dal 19 al 9 giugno hanno attraversato lâItalia, per concentrarsi
nelle manifestazioni romane.
Le lotte contro la base a Vicenza, lo scudo antimissilistico, le basi USA NATO,
la presenza allâestero delle truppe coloniali italiane e la militarizzazione
dei territori e della vita sociale escono enormemente rafforzata dalla
manifestazione del 9 giugno. A noi la capacità di socializzare e radicare
questa grande energia nelle lotte dei prossimi mesi.
La Rete nazionale Disarmiamoli!
www.disarmiamoli.org info@???