Auteur: ale Date: À: hackmeeting Sujet: Re: [Hackmeeting] a bologna l'alma mater censura come la cina
asbesto wrote: > Sat, Jun 09, 2007 at 03:39:25PM +0000, gizero wrote:
>
>>> embe ? possono farlo: autistici non fa parte della rete del garr
>> ma non diciamo troiate
>> il fatto che il garr si occupi di dare connettivita' alla rete
>> universitaria, non significa che possa filtrare i contenuti e fare quel
>> cazzo che gli pare, hanno un regolamento (linkato da raistlin) e non mi
>> pare contenga riferimenti all'arbitrarieta' di eventuali scelte censoree
mi pare ci sia un pelo di confusione sul ruolo del GARR, il GARR non
filtra un cazzo (tranne magari all'innesto sui MIX) e non gestisce
direttamente le infrastrutture all'interno delle universita' - e' un
gruppo di armonizzazione: nella maggior parte dei casi la gestione in
loco e' poi delegata ai tecnici dei vari dipartimenti (o dei centri
informatici d'ateneo), che operano si' nel quadro della policy
"generale", ma hanno poi la facolta' di intervenire direttamente sulla
gestione delle reti nel modo che preferiscono.
questo per dire che la responsabilita' dell'atto di filtraggio e' da
attribuirsi (suppongo) ai tecnici di unibo: ho dei GROSSI dubbi che il
GARR ne sia stato anche solo informato. (e comunque, per dire, dalle
altre sedi da cui ho potuto verificare il sito e' perfettamente
raggiungibile).
in questo senso e' stata utilizzata la parola censura, come hanno detto
anche altri: non per denunciarli al tribunale, visto che comunque
agiscono nell'ambito delle loro prerogative, ma per rimarcare il fatto
che l'azione dei tecnici di unibo e' una risposta censoria ad un atto di
critica e di satira, e in quanto tale bieca e triste.
>
>> ho utilizzato per molto tempo la sue rete e non ricordo di non essere
>> riuscito a raggiungere un qualche sito per una sua scelta arbitraria
>> nemmeno i miei siti porno preferiti
>
> universita' diverse, gestioni diverse. vieni a catania, va' :)
>
questo invece e' un discorso piu' interessante: a un certo punto non
molti anni fa e' diventato necessario, da parte delle universita',
ottemperare alle direttive di identificazione della navigazione e di
controllo delle identita' (sara' il decreto Pisanu? non sono sicuro), e
anche qui ciascuna universita' (o ciascun dipartimento) ha fatto nel
modo che preferiva. per dirne una, dal mio ufficio ho accesso (sullo
stesso layer fisico - ARGH) a due reti differenti, entrambe servite dal
GARR - il dipartimento di fisica ha deciso di "adeguarsi" mettendo un
bel transparent proxy con un qualche cazzo di filtro tipo SmartFilter o
ste robe qui, che hanno le liste "categorizzate" di siti proibiti,
mentre l'INFN ha optato per un sistema di tracciamento forzato del dhcp
(e credo in prospettiva meditino di passare a 802.1x)...
la cosa dei filtri, per dire, mi pare quasi piu' pesante, considerando
la notoria grossolanita' e imprecisione delle categorizzazioni (l'ultima
volta che avevo controllato, autistici finiva dentro la categoria
"hacking tools/malware" (???)... stiamo lavorando per passare a
"sex/pornography"... ;)
ma anche in questo caso nessuno disse niente... (non so, "UNIPI COME
L'ARABIA SAUDITA")... sigh...