[NuovoLab] Inoltra: urgente richiesta di solidarietà

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Aihe: [NuovoLab] Inoltra: urgente richiesta di solidarietà















-------Messaggio originale-------

 

Da: paola.gasparoli@???
Data: 08/06/2007 21.55.28
A: workgroup@???
 

 
URGENTE RICHIESTA DI SOLIDARIETA’
 
La IFOU – Federazione Irachena Sindacati del Petrolio – e il suo Presidente Hassan Juma Awad sono sotto minaccia del Governo Iracheno di al- Maliki che ha emesso un ordine di arresto nei confronti di alcuni leader sindacali e del suo Presidente.
 
I lavoratori degli oleodotti sono scesi in sciopero il 4 giugno, la reazione del governo e del Primo Ministro è stato durissima: ‘reagiremo con il pugno di ferro’. L’ordine di arrestare i leader e di caricare gli operai in sciopero a Bassora è stato rifiutato dal comandante delle forze militari irachene presenti in forza. E’ così ripresa la trattativa e lo sciopero è stato sospeso. La IFOU ha dichiarato che riprenderà e allargherà lo sciopero se le trattative non andranno a buon fine,  ma l’ordine di arresto NON E’ STATO RITIRATO
 
CHIEDIAMO A SINGOLI, ASSOCIAZIONI, GRUPPI, PARTITI, DI INVIARE ALL’AMBASCIATA IRACHENA FAX E MAIL DI SOLIDARIETA’ ALLA IFOU CHE STA CORRENDO IL RISCHIO DI UNA BRUTALE REPRESSIONE. Su questa sfida si gioca l’agibilità politica futura del sindacato e della società civile irachena in prima fila nella battaglia per la difesa delle risorse energetiche e dei diritti dei lavoratori.
 
FAX SIMILE (scaricabile da www.unponteper.it)
 
da inviare a:  Ambasciata Repubblica dell’Iraq in Italia  
Ambasciatore:  Mohammed Mahamoud Al-AmiliVia della Camilluccia, 355, 00135 Roma (RM) Tel. 063014508Fax. 06 3014445iraqembroma@???
 
 
Sua Eccellenza 
Ambasciatore della Repubblica dell’Iraq
Mohammed Mahmoud Al-Amili  
 
Ambasciata della Repubblica dell’ Iraq in Italia
Via della Camiluccia, 355
00135 - Roma
 
 
Gentile Sig. Ambasciatore,
 
Siamo rappresentanti delle maggiori organizzazioni sindacali e della società civile italiana, le scriviamo per esprimerle la nostra grave preoccupazione per le misure di repressione della libertà sindacale che il Suo Governo sembra aver preso.
 
Da quanto ci risulta, a seguito della decisione della IFOU (Iraqi Federation of Oil Unions) di proclamare lo sciopero dei lavoratori degli oleodotti in appoggio alla vertenza sindacale in corso con il Suo Governo, sono stati inviati reparti dell’esercito sui luoghi dello sciopero ed è stato emesso un ordine di arresto nei confronti di dirigenti sindacali della IFOU ed in particolare  del suo Presidente Hassan Juma Awad, che abbiamo avuto modo di conoscere durante una sua recente visita in Italia nella quale ha incontrato sindacati e partiti italiani.
 
Siamo stati informati, inoltre, della ripresa dei negoziati e della sospensione temporanea dello sciopero, non del ritiro degli ordini di arresto.
 
Ricordiamo che la IFOU sta esercitando un diritto internazionalmente riconosciuto, garantito da convenzioni internazionali e da tutte le costituzioni democratiche, compresa la Vostra costituzione (art. 22) e che l’eventuale arresto di dirigenti sindacali o l’uso di forze armate o di polizia contro manifestazioni sindacali non potrebbe che essere considerato un ritorno ai metodi del precedente regime.
Le chiediamo formalmente di trasmettere al Suo Governo della nostra protesta per quanto sta avvenendo e il nostro auspicio che gli ordini di arresto vengano revocati, le forze armate ritirate dai campi petroliferi e riprenda la trattativa sindacale con metodi democratici.
 
Fabio Alberti - Un Ponte per - Raffaella Bolini - ARCI - Giulio Marcon – Lunaria - Edo Dominici - A Sud - Maurizio Gubbiotti – Legambiente - Margherita Paolini - associazione di cultura internazionale OltreilLimes - Antonio Tricarico - Campagna per la Riforma della Banca Mondiale - Riccardo Troisi - Rete Lilliput - Rosita Viola – ICS - Ettore Acocella – Assopace - Alessandra Mecozzi - Ufficio Internazionale FIOM-CGIL - Claudio Avvisati  - Delegato RSU FILCEM CGIL Eni Roma - Michele Paolini Giornalista economico - Luigia Pasi - SdL Intercategoriale -
 










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