Ds: nessun conto estero di dirigenti, si prepara azione legale
mercoledì, 6 giugno 2007 2.00
ROMA (Reuters) - Il comitato esecutivo dei Ds nega l'esistenza di conti bancari
esteri di proprietà di dirigenti nazionali e parla di una "campagna di
denigrazione" alla quale si intende reagire per vie legali.
"Non sono esistiti, nè esistono conti bancari esteri ascrivibili, direttamente o
indirettamente, ai Democratici di Sinistra o ai loro dirigenti nazionali", si
legge in una nota del comitato esecutivo.
Oggi un lungo articolo pubblicato da La Stampa parla di un dossier messo a punto
da un'agenzia di investigazioni private americana all'epoca dello scontro su
Brasil Telecom in cui si cita la società finanziaria brasiliana Inepar dicendo
che su questa sarebbero stati movimentati soldi per Massimo D'Alema, attuale
ministro degli Esteri e all'epoca primo ministro.
L'articolo aggiunge anche che non esiste alcuna traccia sui passaggi di denaro
"alcuna pezza di appoggio, documenti per dimostrare un'affermazione così
pesante".
"Si tratta di una calunnia contro la quale agiremo in ogni sede, a cominciare da
quella giudiziaria", dicono i Ds oggi.
"E' ormai evidente che è in atto una campagna di aggressione con l'obiettivo di
delegittimare sul piano morale e politico i Ds e i suoi dirigenti, nonché di
colpire il processo di costruzione del nuovo Partito Democratico".
"Sono anni che si ricorre ad ogni tipo di azione e strumenti, anche e spesso in
violazione di regole e leggi, pur di destabilizzare il sistema politico e le
istituzioni e ridurne la credibilità agli occhi dei cittadini".
"Non consentiremo a nessuno di infangare il nostro partito e l'onorabilità dei
suoi dirigenti e saremo fermissimi contro ogni violazione della legalità e dei
principi costituzionali", conclude la nota.
http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-06-06T120017Z_01_POL636819_RTRIDST_0_OITTP-DS-ESECUTIVO-C-C.XML
