[Cm-milano] da MILANO verso ROMA : 9.06 :: Push BUSH out! ::

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Bush Out! Prodi-Berti-Not-In-My-Name! Contro la guerra globale
permanente di Bush Contro l'interventismo militare del governo Prodi

Sabato 9 Giugno tutte e tutti a Roma No Bush-No War Day Da Milano Strike War
Express Sab 9 Giugno 0re 6.30 Staz. Centrale

a Roma Sabato 9 Giugno corteo nazionale di movimento ore 15 Piazza Esedra
(MM Repubblica)

Riparte lo Strike War Express, dopo la mobilitazione NoDalMolin, questa
volta in movimento verso Roma in occasione della visita di G.W. Bush. Un
treno di movimento a sottoscrizione su cui saliranno in tantissimi non solo
da Milano. Un treno diretto verso un corteo senza se e senza ma ovvero verso
Piazza Esedra (MM Repubblica), la piazza da cui partirà il corteo che vedrà
protagonisti anzitutto i comitati di Vicenza e tutti i comitati in mutuo
soccorso contro la guerra. Ma anche studenti universitari, studenti medi,
migranti, precari, centri sociali ed in generale quanti non vogliono
accettare come benvenuta la presenza di Bush ma anche non dimenticare, senza
alcuna ambiguità, che non ci sono governi amici, sopratutto non sono amici
dei movimenti i governi che continuano a finanziare missioni di guerra, a
subire l'imposizione di basi militari come quella di Vicenza, complici della
politica multilaterale di guerra globale permanente a cui è necessario dire
basta, senza se e senza ma.
Questo speciale è in continuo aggiornamento, 'ricordati di rigenerare la
pagina!'
Contro la Guerra Permanente di Bush e Multilaterale del Governo Prodi
Prodi-Berti-NotInMyName
Push Bush Out!

Sei una realtà, un collettivo, un singol@ di Milano o di un'altra città ?
Sarai anche tu un@ dei tantissimi protagonisti dello Strike War Express ?
Andrai a Roma per una mobilitazione 'No War senza Se e senza Ma'?
Segnala il meet-point del treno, diffondi questo speciale
Comunica attraverso questa feature la tua partecipazione!
invia eventuali pre-appuntamenti, comunicati
a milano@???

'Strike War Express' Treno da Milano :
Riparte da Milano lo Strike War Express!
Sabato 9 Giugno 2007 Staz. Centrale/Milano: meet-point ore 6.30
Treno di movimento a sottoscrizione verso la No War Parade del 9 Giugno a
Roma
Sabato 9 Giugno a Roma ore 15 da Piazza Esedra (MM Repubblica)
info/adesioni/partecipazioni Strike War Express da Milano :
cantiere milano 0236511380 + cantiere@???
ya basta milano 0287396844 - casaloca@???

Bush Push Out! spezzone nel Corteo del 9 Giugno
No War Parade ore 15 Piazza Esedra (MM Repubblica)
Prodi-Berti-Not-In-My-Name!

Appello Nazionale del Corteo del 9 Giugno, 0re 15 Piazza Esedra (MM
Repubblica) :
9 Giugno tutti a Roma No Bush-No War Day
Contro la guerra globale permanente di Bush, contro l'interventismo militare
del governo Prodi
Il presidente Usa, George Bush verrà in Italia il 9 giugno, su invito del
governo Prodi per ribadire in questo modo la convinta alleanza militare e
politica dell'Italia con gli Stati Uniti. Oggi il presidente Bush ha contro
la maggioranza del popolo degli Stati Uniti ma mantiene l'appoggio delle
lobbies militari, petrolifere e dell'industria delle armi. Bush è l'estremo
interprete della volontà di egemonia mondiale delle classi dominanti
statunitensi, volontà che porta da decenni gli USA, indipendentemente
dall'alternanza
dei governi, ad intervenire militarmente ovunque, con truppe, colpi di
stato, stragi e attentati ... [ continua ]

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approfondimenti locali :
25 Aprile '07 a Milano : Per una LiberAzione dalla guerra e dal Razzismo
lo speciale sullo spezzone precario, meticcio, metropolitano, no war
No Dal Molin : da Milano 2 treni speciali, oltre 1000 persone verso
Vicenza
la feature milanese del corteo nazionale No Dal Molin del 17 Febbraio 07
No-F35 : Novara contro gli F35, contro la guerra globale permanente
la feature del corteo a Novara del 19 Maggio 07

STOP THIS FUCKIN' WAR


:: Push BUSH out! ::


9 giugno
07 :: No War & No Bush Day

Contro Bush e contro la guerra multilaterale del governo Prodi!

"Avete paura, avete un mare di paura, avrete paura, morirete di paura!"


Un ascoltatore attento delle parole del criminale texano,
meglio noto come georgdabbliù Bush, riesce a cogliere questo sottotesto,
sempre silenzioso, sempre taciuto, ma sempre parlato nello stesso tempo. Lo
psicopatico texano ha una serie di soci che parlano la stessa lingua. Sarko,
ad esempio, non smette mai di ricordare ai francesi quanto c'è da aver paura,
paura della banlieue, paura della racaille. Anche i "compagni" del Pd
hanno imparato la lezione: "Siamo tutti spaventatissimi dagli zingari, dalle
prostitute, dagli immigrati", pare che ci sia un unico lamento degno di
essere conosciuto. Alcuni addirittura, «più uguali degli altri», hanno deciso di
iniziarla a scuola la guerra, con i Nas.

Chiudiamo le porte, chiudiamo le sbarre, chiudiamo le
frontiere.

Guerra, faremo la guerra, abbiamo così paura che non smetteremo
di fare paura! Questo è il destino che ci è stato consegnato, il destino
della paura che cura la paura.

Il G8 di Heiligendamm (5-8 giugno) dovrà discutere di questo. Dovrà
discutere di come la sovranità non torna e di come la guerra è l'unica
cosa che rende possibile la politica globale. Bisognerà parlare molto
di come disarmare l'Iran senza bisogno di troppe parole, di come Cina
e Russia devono smetterla di essere recalcitranti, di come Bush –
perso in una crisi senza fondo – eviti un nuovo Vietnam in Iraq e le
suoni senza pietà ad Ahmadinejad. Si parlerà di scudi stellari e di
Afghanistan, del debito che non finisce mai perchè non deve finire, di Kyoto
che si può buttare nel cestino.


Ma il tema più delicato sarà un altro: cosa ne è della guerra dopo la
guerra unilaterale?

E questa domanda rimbalzerà a Roma, il 9 giugno, quando il
texano verrà a passeggiare per le strade della città eterna.

Heiligendamm. I movimenti saranno pieni di rabbia,
non accetteranno divieti, non se ne staranno a casa, nonostante 26.000
uomini schierati. Gli uomini della guerra a bassa intensità, di quella guerra di
polizia che abbiamo conosciuto a Genova nel luglio del 2001. Le reti
nord-europee hanno ripreso la parola, dopo Ungdomshuset, dopo gli arresti e
le perquisizioni. La paura non ha prodotto paura.

Alla paura è seguita la rabbia, la voglia di lottare, la voglia di
violare in migliaia le "zone rosse" e i divieti. Invece della paura,
il desiderio e l'indignazione, la creatività di chi continua a dire "voi 8
noi 6 miliardi".

Roma 9 giungo. A poche ore dalle azioni dirette di
Heilingendamm, Bush, la sorridente carogna texana, volerà con 200 dei suoi
verso Prodi e il suo governo. D'Alema ha messo le mani avanti: "in Italia
decide il parlamento". Un salda risposta democratica: "Stai calmo texano, in
Italia abbiamo la democrazia!". La democrazia di cui parla D'Alema è quella
che sostiene la guerra in Afghanistan, anzi invia altre truppe; quella che
promuove o impone (ma è lo stesso, no?) la costruzione della nuova
base Usa, il Dal Molin, a Vicenza; quella che sostiene lo scudo
stellare; quella che taglia le spese sociali e aumenta le spese di
guerra.

Una BEEELLISSSSSIMA democrazia di guerra!

Una guerra educata, peacekeeping ci hanno insegnato in questi ultimi
anni. Una guerra umanitaria, una guerra che uccide a fin di bene.
Incredibile, una straordinaria guerra etica! Per il bene dell'umanità
dobbiamo uccidere l'umanità con garbo, con delicatezza. Meglio
dobbiamo contenere il danno. Come in Kosovo, ricordate? Qualcuno
ricorda il Kosovo? Ricordate quanto odiosa era per tutti quella guerra
giusta! Oggi le cose sono cambiate. Molti dei più acerrimi nemici
della guerra in Kosovo pensano che il problema di oggi sia solo Bush
(W i Democratici, W Hillary Klinton, W Mao Tse Tung!), per il resto
D'Alema è il miglior politico del mondo, un uomo di pace, perchè con
sana democrazia riduce il danno.

Che sciocchi che siamo stati! Dovevamo capirlo che la guerra a volte è
cattiva, a volte è buona!

Roma 9 giugno. Il movimento non ha paura, non pensa che ci siano
guerre giuste, non pensa che la guerra globale finirà con Bush, non
pensa che la guerra multilaterale sia meglio di quella unilaterale.

Il movimento no-War torna in piazza, per il centro della città, perchè
la città non è di Bush. Il movimento no-War non ha paura e non
accetterà divieti perchè vuole dare vita ad una grande manifestazione
moltitudinaria.

E nel movimento, come parte in movimento, con il ritmo della collera,
gli studenti e i precari, i Centri sociali, con Ungdomshuset negli
occhi! Da nord a sud, da tutta Italia rivendicheremo il nostro diritto
a manifestare, dalle stazioni fino al centro di Roma. In tanti e
diversi, al fianco dei comitati che rivendicano diritto a decidere sui
propri territori, contro la guerra e contro la devastazione
ambientale.

Una moltitudine che sa da che parte stare, che odia la guerra perchè
costruisce la vita, con amore e con indignazione. Nessuno di noi sarà
solo, perchè saremo in molti. Ad essere soli saranno Bush e Prodi.
Tutto attorno la nostra gioia e la nostra rabbia!

Roma 9 giugno 07,
h 15 Piazza Esedra
Segui l'onda, segui il sound, segui la rabbia
Push BUSH out


Global Meeting Network (Esc, atelier occupato – Roma,
Astra19 – Roma, cso Pedro – Padova, CopyRiot Café – Padova, cso Rivolta –
Marghera, cso Morion – Venezia, capannone sociale – Vicenza, s.o.a.
Arcadia – Schio, cantieri di montecioRock – Vicenza, ubik lab –
Treviso, cso Bruno – Trento,
rete studenti – Trento, cso Crocevia Alessandria, csoa Gabrio - Torino, cso
Terra di nessuno – Genova, cso Cantiere – Milano, Casa loca – Milano, cs tpo –
Bologna, lab.occ. paz – Rimini, cs Fuoricontrollo – Monselice,
s.p.a.m. – parma, lab.
aq16 – reggio emilia, rete degli spazi sociali – Venezia giulia, Lab.
Insurgencia – Napoli, Lab. Diana – Salerno, Movimento antagonista toscano,
Ass. Difesa lavoratori, tutte le sedi di YaBasta, Metropolis café – Verona),
Rete per l'autoformazione – Roma La Sapienza e Roma 3, AION
– Napoli Federico II, Orientale agitata – Napoli, C.an.na (Collettivo
antiproibizionista Napoli) Collettivo C38 – Bologna, Collettivo
universitario autonomo – Torino

+ http://liste.rekombinant.org/wws/subrequest/rekombinant
+ http://www.rekombinant.org