[Hackmeeting] OT: hackmeeting a pisa

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Szerző: bomboclat
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Címzett: hackmeeting
Tárgy: [Hackmeeting] OT: hackmeeting a pisa
ciao
scusate se sono OT, ma vorrei parlare di hackmeeting in questa mail. :P
porterei anche un'altra giustificazione per questa mail, ed e' la seguente:
ho letto un libro. OOOOH (ghghghg)
che libro? si intitola "i padroni di internet", ed e' un libro che consiglio
a tutti voi, chi e' passato per gli anni '90 avra' un rigurgito nostalgico
probabilmente, almeno io ne sono rimasto vittima.
infatti da quando ho finito il libro ho una stampa di Jon Postel (il dio di internet)
sul mio pc, sperando che mi porti saggezza.

ma veniamo al dunque. io vorrei, per un momento distrarvi dalle questioni che in questi
giorni trattiamo, per riportarvi alla mente che a settembre a pisa celebreremo
l'annuale incontro delle comunata' digitali italiane e volevo ammorbarvi un po' (direi
che gia' ci sto riuscendo benissimo) su questo.

allora, io capisco che si vogliano organizzare seminari e workshop, pero' vorrei anche che
pensassimo un poco a cosa vogliamo comunicare a chi verra' a conoscerci oltre ai specifici
temi dei suddetti.

in questi dieci anni abbiamo assistito alla crescita di internet da fenomeno per curiosi
smanettoni a fenomeno di massa. possiamo dire con certezza che oramai internet e' molto simile
al mondo reale, il cyberspazio e' stato invaso di scaffali da supermarket e con questi scaffali
e' emersa anche l'esigenza di perimetrare lo spazio internet entro confini legali regolati
dai governi. vi ricordate l'idea del cyberspazio? si pensava che internet avrebbe resistito
alle regole del mondo reale, avrebbe dimostrato che l'autogestione dei propri netcittadini sarebbe
riuscita a regolare ogni tipo di controversia, che fosse con la netiquette, che fosse con la
gestione fiduciaria dei rapporti di scambio (la prima versione di ebay prevedeva che gli scambi
fossero gestiti principalmente dal fatto che le persone che vi facevano scambi erano persone di
ci si poteva fidare senza per forza ricorrere a dei controllori esterni), che fosse la regolamentazione
del funzionamento di internet stessa. queste idee appartenevano a molti dei netcittadini, che all'epoca
erano una percentuale minima rispetto alla popolazione mondiale che oggi frequenta internet.
all'epoca c'era chi pensava di poter affermare questo elemento extraterritoriale di internet e propugnava
la difesa di questo spazio con campagne per la liberta' di espressione e innovazioni teconologiche.
si pensava che tutto questo potesse bastare (Internet Society, EFF, Free Software Foundation).
oggi sappiamo che' andata un po' diversamente, sappiamo che tutto o quasi tutto quello che e' produzione
di innovazione o di scambio di informazione e' messo in produzione e misurato in termini economici
nel suo valore e messo sempre piu' spesso nel recinto delle regole degli stati, che sia controllando
il traffico economico di internet con istituti di credito (paypal, visa, mortemale), che sia con la polizia
(perquisizioni, arresti, multe etcetc).
io vorrei provare a dire una cosa al mondo che ci circonda, "ci avete invaso, noi vi invaderemo a nostra volta".
in questi anni appena trascorsi mi sono dedicato all'idea del "reality hacking", ovvero la voglia di sfruttare
a nostro vantaggio alcuni degli ingranaggi che di solito ci tornano in culo nel mondo reale per dimostrare
quanto questi siano stupidi e potenzialmente ribaltabili a nostro favore per poter dire il contrario di quel che
di solito questi ingranaggi propongono (ovvero: "ci volete fessi, vi facciamo fessi").

tutte queste mie pippe per chiedervi se non e' forse il caso di provare a ribadire con forza in questa nostra
occasione che le modalita' con cui internet si sviluppo' negli anni 90. autogestione, libero accesso alle
informazioni, sono ancora praticabili e possono essere determinanti se la partecipazione attiva delle persone
in difesa di queste liberta' si rimette in atto.

volevo inoltre proporre, prima a voi e poi agli interessati nel caso vi piaccia, di portare una mostra di net art
che si chiama "connessioni leggendarie", (http://www.absolutearts.com/artsnews/2005/10/21/33400.html)
dove ci sono un sacco di produzioni interessanti da questo punto di vista e sono opere piu' o meno coincidenti
con gli anni in cui il nostro meeting si e' svolto. la mostra infatti raccoglie opere dal '95 al '05, noi ci
siamo incontrati dal '98 al '07, percio' direi che per un sacco di tempo siamo stati contemporanei.
proporrei anche un film, si chiama "infowars"
(http://weblogart.blogspot.com/2006_05_28_weblogart_archive.html#114899661858201012)
che tratta le stesse tematiche ed episodi di "connessioni leggendarie".

per non restare imbrigliati nella museificazione delle nostre idee e non piangerci addosso, io proporrei che queste
idee si manifestino in una volonta' di invadere a nostra volta la citta' di pisa con azioni di hacking, inteso come
creativita', saper sfruttare un meccanismo a proprio vantaggio, mettere a dura prova i meccanismi che ci vorrebbero
controllare e ingrigire nella normalita' invadendoli di colori (che so, verde su sfondo nero), bit e voglia di
liberta'.
le citta' sono piene di tecnologia per il controllo, facciamogli trasmettere in diretta la nostra invasione creativa,
gridiamogli scherzosamente "ALL YOUR BASES BELONG TO US, ANY RESISTANCE IS FUTILE, YOU WILL BE ASSIMILATED".
per questo vi chiedo se avete delle idee su come andare e prenderci la citta'. ricordate "hack a town" ?
ecco io vorrei ripartire da li, il target sara' pisa.
anziche' mettere on line un server da bucare e sfidarvi a farlo, vi sfido a promuovere P2P nelle piazze, chiamiamolo
C2C (cheeck to cheeck), ribadiamo che dentro ai cavi passa umanita' e non solo denaro e controllo, mettiamo dei
filmati di videgames nelle telecamere di videosorveglianza, proiettiamo sui muri sessioni di tcpdump, facciamo
phreaking, mettiamo virus sulle magliette (oggi indosso biennale.py, non sono originale nelle idee, sono della
generazione cut'n paste) continuate voi che io ormai ne ho dette troppe..
insomma, son passati dieci anni, ci han cambiato il cyberspazio, ma siamo ancora vivi e capaci di sbeffeggiare
l'autorita' e promuovere relazioni in rete tra le persone. no?
vabe', torno a guardare la foto di Jon Postel, sperando che mi porti saggezza, per oggi mi ha passato solo svarioni
che ovviamente vi ho versato addosso.
scusate l'OT.
CIAO
bombo